Fineee

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Quella notte mi addormentai così, sul suo petto.
L'indomani quando mi risvegliai, lui non c'era, così scesi nella sala più grande, ma non lo trovai, lo chiamai più e più volte ma niente.

Non sapendo cosa fare, decisi di andare un po' in giardino, camminando e ammirando i diversi fiori colorati, trovai una pianta simile alla Verbena, ma pensai che non poteva essere lei, dato che per Kol era velenosa, così la raccolsi lo stesso, e insieme ad altri fiori mi preparai un te e lo bevvi.

Il pomeriggio tardi, Kol fece ritorno al castello, era ricoperto di sangue.
Io."Kol! Cosa hai fatto?!"
Mi guardò soddisfatto, nei suoi occhi la scintilla di umanità era sparita.
K."Sono andato a caccia! Tesoro mio!"
Io."Ma avevi me, come fonte di sangue."
Kol rise.
K."Avevo infatti, perché ti ucciderò!"
Si avvicinò e mi allontani, lui mi afferró e mi morse il collo ma si staccò subito.
K."VERBENA! IL TUO CORPO L'AVEVA ESPULSA!"
Mi guardò con rabbia.
Io."Kol, sono andata in giardino, ho raccolto diversi fiori, e ce n'era uno che assomigliava alla Verbena ma io non pensavo fosse lei, e l'ho presa..."
Il suo sguardo si riempì d'odio, mi afferró e mi sbattè contro il muro, ma l'impatto fu così forte, che sentii qualcosa rompersi, il dolore fu così forte che persi i sensi.

Quando mi risvegliai mi trovavo sdraiata nel letto e Kol accanto a me, con gli occhi lucidi.
K."Mary..."
Si avvicinò a me.
Io."Cos'è successo?" Non avevo più dolore..
K."Mi sono arrabbiato e ti ho fatto male."
Lo guardai, era dispiaciuto e singhiozzava, la sua umanità era finalmente tornata.
K."Sono un mostro...ti ho fatto del male..."
Io."Non preoccuparti sto bene.."
K."No..non stai bene..ti ho dato il mio sangue per curarti ma sei morta."
Io."Cosa?!"Chiesi stupita.
K."Sei un vampiro come me ora. Ma puoi decidere se vivere o morire, se non ti nutri entro questa sera, morirai."
Lo guardai.
Se mi fossi nutrita, sarei diventata un mostro, ma avrei potuto vivere per sempre con lui, ma lui non mi amava come lo amavo io, e se non mi fossi nutrita sarei morta, e avrei visto mia madre, però lei avrebbe voluto che io mi facessi la mia vita, che fossi felice a qualunque costo.
Lo guardai.
Io."Mi nutriró, e andrò via, così non ti darò più disturbo."
K."Non voglio che tu vada via, io ti amo. Non te l'ho detto prima perché la mia umanità era spenta, ma tu sei stata l'unica in grado di riaccenderla.
Voglio vivere una vita eterna con te, questo è il mio ultimo desiderio."
Lo guardai e ci baciammo.
Quella sera, mi nutrii e diventai come lui.

Dopo la trasformazione pensai a mia madre, e sperai che da dovunque si trovasse non mi odiasse e che capisse la mia scelta di vita, un giorno incontrai una strega che poteva parlare con i morti e mi disse che mia madre era felice per me, e il mio cuore riprese vita.

Le cose cambiarono: Kol non si nutriva più ogni mese di una ragazza diversa, avevamo fatto un patto con il capo della città: ogni mese, ci venivano offerti delle persone che avevano commesso dei crimini, noi guardavamo nella loro mente per vedere cosa avessero fatto e ci nutrivamo di loro.

Tutt'oggi, io e mio marito il Conte Kol Mikaelson abitiamo nel nostro castello, solo che non tutti sanno che è nostro, infatti molti visitatori ignari della nostra presenza entrano ma non escono più, quindi attenzione in quale castello entrate, perché potreste trovare noi e siamo sempre molto affamati.

Questa è la storia del mio grande amore, spero vi sia piaciuta, a me intanto è piaciuto un sacco viverla.

-Fine.

~Conte Kol~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora