Tornando a casa ...
"Dove sono?" Mi chiedo con un dolore alla schiena fino al collo, noto che non sono a casa mia e che sono in ospedale. Ho visto le puntate della fiction "Braccialetti Rossi" e mi viene da ridere perché adesso sono io in questa situazione? Non ne ho idea e qui non c'è un cazzo di dottore o infermiera che possa spiegarmi cosa diavolo mi è successo.
Ricordo solo che stavo camminando in una strada che a malapena conoscevo e che all'improvviso mi sono svegliata e mi sono ritrovata qui, in questo ospedale. Non come nella fiction, con un campo da basket sul tetto o con gli ulivi fuori ma in una città molto trafficata con tanto smog e da sola. Sottolineo la parola sola perché ci siamo io, i miei vestiti su una sedia, ... I miei vestiti su una sedia? Cosa ho addosso? Oddio, un pigiama dell'ospedale. Non ci posso credere, cosa mi sarà successo? Mi sto preoccupando sul serio, voglio qualcuno, Michele forse o anche mia madre o mio padre. Il mio telefono. Dov'è? Sto andando in panico, aiuto!Urlo e finalmente si vede un'infermiera che mi chiede come sto, e io abbasso la testa. Non avevo mai parlato con un'infermiera e mi sembrava strano, non so perché ma forse era che aveva quel solito camice che mettevano gli infermieri e le solite pantofole con i buchi che odiavo tanto ma la cosa più strana è che avevo notato ora era la puzza che si sente qui. Un misto di medicinali, pigiami e assenza di infermieri. Finalmente apro bocca e le chiedo cosa mi è successo con tono molto dolce e lei mi risponde con dolcezza "Ti dico la verità, sei caduta e hai perso i sensi poi un uomo ti ha guardato e ti ha ... come dire ehm ... ha fatto quella cosa ... " all'improvviso sento le forti lacrime che scendono e vado nel bagno dell'ospedale. "Come mai non me ne sono accorta? Ero senza sensi, e allora? Mi sarei svegliata comunque. Ecco perché i miei vestiti erano sulla sedia." Un vuoto mi cade dentro, peggio di una pugnalata al petto. La cosa peggiore è pensare che adesso dovrò stare qui, e non tornare più a scuola. Mi vedranno come "la violentata, non toccatela e non guardatela". Solo questo ci mancava questa giornata, era già meravigliosa.
Esco dal bagno e mi dirigo dall'infermiera che mi dice "Abbiamo chiamato i tuoi genitori con il tuo telefono e adesso stanno venendo. Stai tranquilla che ci siamo noi. Adesso vado e ti porto qualcosa da mangiare, ti piacciono le fragole?" Non ho la forza di parlare, allora annuisco e va. Non ci credo ancora... Chissà come la prenderà Michele, non so se glielo dirò perché lo conosco da poco e credo possa offendersi.Tocca qui per iniziare a scrivere
SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA PERCHÉ HO CITATO "BRACCIALETTI ROSSI" CHE È UNA FICTION CHE AMO DA MORIRE E CHE SEGUO DALLA PRIMA PUNTATA. SE VOLETE VEDERE LE PUNTATE DELLA PRIMA STAGIONE, ANDATE SU WWW.GUARDASERIE.NET
VI GIURO CHE ALCUNI NE PARLANO MALE MA A ME PIACE. LASCIATE DEI COMMENTI SULLA VOSTRA OPINIONE DI QUESTA FICTION SE L'AVETE GUARDATA.FATE AUMENTARE QUELLE STELLINE E QUEGLI OCCHI EH ;)
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Tra Pisa e Brescia
Teen Fiction01 Gennaio 2015 È iniziato un nuovo anno e io sono qui, da sola e con poche amiche che neanche mi considerano. Sono Greta, una fangirl e ho quasi 14 anni. La mia passione è il canto. Mentre guardo i post nel gruppo su Facebook di fangirl/fanboy, not...