Capitolo 2: Convalescentia

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La terra tremava, il bracciale di Aurene diventava sempre più luminoso, le nuvole si stavano separando. D'un tratto, si aprì uno squarcio nel suolo, grosse e aguzze stalagmiti spuntarono dalle aperture infilzando alcuni dei banditi, altri vennero schiacciati dagli enormi massi che erano saltati in aria dalla scossa, un polverone nero si alzava dal suolo, l'aura rosa attorno Sena diventava sempre più intensa e continuava a gridare, stava soffrendo, gli occhi scarlatti, i nervi a fior di pelle, le sue stesse radici che la strattonavano e la ferivano, il sangue che tremolante usciva dalle delicate narici, cadde sulle ginocchia esausta, l'aura si ritirava in una specie di cicatrice sulla sua spalla, anche Tykeros, che stava sulla sua spalla era stremato e sanguinante, soffriva insieme alla padrona.

Aurene era sbalordita, non per la determinazione della compagna, ma per il grande potere che era riuscita a sprigionare, e per aver sbaragliato molti nemici in pochi secondi. Le se avvicinò con molta discrezione e cautela, Sena si alzò di scatto e corse verso la casa in fiamme buttandocisi dentro, Aurene le urlava "dove stra-cazzo stai andando?! " poi pensò "non posso lasciarla andare, potrebbe morire, devo portarli tutti sani e salvi dalla regina, non avesse avuto quel potere poteva anche schiattare per me... ARGH, dannazione!!" e si affrettò ad inseguirla. Con i suoi poteri, Sena riuscì ad annientare l'incendio sbaragliando le assi infuocate con l'utilizzo di macigni che uscivano fuori dal terreno, non erano abbastanza ovviamente, e si servì di tutta la forza che aveva in corpo per salvare la sua famiglia, era al limite dello svenimento. Vide, come un angelo che discende dal cielo, l'ombra dell'altra ragazza che era venuta in suo soccorso, era sempre più debole ma con l'aiuto della sua compagna riuscì a mettere in salvo la famiglia portando sulle spalle la madre e il fratello, il fuoco sembrava temerle. Adagiarono i corpi a terra , i genitori ripresero coscienza, ma il piccolo non sembrava reagire. Panico. Gli occhi Sena si riempirono di lacrime, scuoteva il corpo inerme del bambino, nessuna risposta, non respirava, il tepore che aveva era dovuto dal calore delle fiamme, si faceva sempre più freddo. La madre abbracciò il corpo del figlio piangendo e urlando, il padre guardava impietrito la scena, la ragazza invece se la prese con Aurene, si scaraventò verso di lei, urlandole contro:

"È colpa tua! Tu li hai portati qui, mio fratello è morto per colpa tua! Per colpa della tua freddezza e del tuo menefreghismo lui è morto! È morto, non potrò più riaverlo in dietro, mi fai schifo!" poi cercò di sferrarle un pugno sul viso, con decisione Aurene fermò il colpo, con lo sguardo insanguinato dai precedenti colpi e con voce glaciale le rispose "Non è morto. Farsi prendere dalle emozioni è da stolti, caccia fuori il coraggio, non essere codarda, tu sarai una mia guerriera e ti farò diventale tale. Guarda i suoi capelli."

Sena si girò per osservare il fratello, un timidissimo respiro muoveva i capelli del bambino, si buttò sulle ginocchia vicino al corpicino, le lacrime cadevano su di lui, la mano sul cuore, chiuse gli occhi, un forte bagliore illuminava i volti degli assistenti, era una luce piacevole, riscaldava l'animo, paradisiaca.

Il piccolo Ernesh riapriva gli occhi, il suo sguardo dolce e sincero si posava su di loro, Sena non poteva contenere la gioia e il pianto di amarezza diventò un pianto di felicità, la voce inerme le disse "sorellona, sei la mia eroina..", Sena non ebbe la forza per rispondergli e svenne, Aurene la sostenne per non farle battere la testa. La madre e il padre erano sconcertati e chiesero informazioni ad Aurene, lei con discrezione raccontava ciò che era accaduto poc'anzi e ciò che accadrà nel futuro.

Il sole stava sorgendo, come l'animo di una nuova salvatrice.

Sena si stava risvegliando, era circondata dalla famiglia preoccupata, sdraiata su un letto, con lo sguardo cercava gli occhi Aurene:

-"Piccola mia, ti sei destata finalmente, temevamo il peggio.. da quando in qua hai questi poteri così particolari? Terra, natura.. cura e salute, sapevamo che eri speciale.." disse la madre;

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