Capitolo 3: Spes

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Le due ragazze erano arrivate all'entrata della Foresta Silva, di fronte si ritrovavano giganteschi alberi molto anziani, molto scuri, che facevano contrasto all'erba brillante e ancora bagnata di rugiada della valle Clivus. Si potevano sentire gli uccellini cinguettare dall'interno e il delicato ruscello che l'attraversava come vene in un corpo. Il bosco e la natura erano molto più giocondi, attendevano la loro protettrice con fremito. Le fatine accoglievano le giovani e il coniglietto.

"Benvenute care Advanae! Dove siete dirette?" diceva una fatina

"Oh! Piacere, sono Sena! Tu chi sei? Stiamo andando a Tha-" venne interrotta da Aurene

"Non sono affari tuoi, che cosa vuoi?";

"Ah! Thalassa è molto lontana da qui! Ma io ho una scorciatoia per arrivarci eheh, bisogna andare sempre a dritto e siamo arrivati!" ammiccava la piccoletta;

"Davvero?! Non ti dispiace se ci fai da guida? Non vorrei che tu ti stancassi.." rispondeva Sena;

"Sena, non credo non sia una grande idea, non la conosciamo" bisbigliava Tykeros all'orecchio della padroncina;

"Dai Tykeros! È così carina, non potrebbe mai farci del male!" rispondeva;

"Incredibile, ha più cervello il coniglio che te. Ti funzionano le rotelle? È una fata, sono specializzate negli inganni. Piccole quanto una cacchetta di Tykeros, stronze come quella di un elefante. Vero Lya?" diceva Aurene;

"Per Diana, Aurene, che raffinatezza! Per caso te l'hanno insegnata a corte?" la ragazza dai lunghi capelli rosa era sbalordita;

"HEY NON INSULTARE SENA! CATTIVA!" strillava Tykeros

"Come fai a sapere il mio nome?! Aspetta, ma tu sei quella gran maleducata dell'altro giorno!!" urlava Lya;

"Sì, con permesso, levati dalle palle, grazie" poi sforzò un falso sorriso e spronò il cavallo a proseguire per dritto;

"Questa volta non mi scappi brutta mascalzona!!" imprecava la follettina;

Aurene sospirò e bisbigliò "Datemi agio.." . Lya lanciò un incantesimo sulla giovane dai capelli argentei:

-"Natura avversa!" gridava la piccoletta;

-"Ancora? Ma avete solo quella?" sbuffava il cavaliere;

Piccoli rampicanti le attorcigliavano il corpo solleticandola e facendola cadere da cavallo. Aurene tratteneva a stento le risate ma non le imprecazioni, tentò di liberarsi strappando i rami, ma appena ne rompeva uno, ne nascevano il quadruplo!

Sena non riuscì a trattenersi e si arrabbiò contro la fatina dicendo " Aurene potrà pur avere un caratteraccio, ma non ti ha fatto nulla di male! Lasciala andare!", Lya rispose "Invece sì! Ci ha trattate malissimo, ha persino picchiato a sangue la nostra amica capretta!", "Ehhh, adesso persino a sangu-AHAHA, falla finita con 'sti affari, appena mi libero te la vedrai con me-AHAHA".

Sentito il chiasso, le amiche della fata arrivarono in suo soccorso e cominciarono ad attaccare Sena e Tykeros, maltrattando Aurene, ma la ragazza rosa pastello non reagiva.

"Quanto ci mette quella rimbambita a contrattaccare? Se fosse stata una vera battaglia era già morta. Che imbarazzo, mi tocca pure fare la parte dell'indifesa.." pensava tra sé la guerriera.

"AHAHAHA dai! Mi fate il solletico, smettetela per favore!" rideva Sena;

Poi i rampicanti si facevano sempre più invadenti, entrando nelle cavità orali e nasali, rompendone i capillari.

"Non posso aspettare dell'altro.. REAGISCI SENA, REAGISCI CAZZO!!" gridava Aurene mentre si rialzava spezzando i rami che la soffocavano, e si avvicinava alle fatine con aria minacciosa.

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