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Prendevo sempre l'autobus per tornare a casa anche se potevo benissimo andare a piedi. Mi ripromettevo ogni settimana che avrei cominciato a camminare di più ma la pigrizia prendeva sempre il sopravvento, il che ovviamente influiva sul mio sentirmi un ciccione, che non ero, quindi forse influiva solo sul mio essere complessato.
Circa 15 minuti ed ero a casa, per fortuna mia madre non c'era. Preparai il pranzo e cominciai a fare quello che aspettavo di fare da circa tutto il giorno: stalkerare gee/Gerard sui social.
Non trovai granché il che mi incuriosì ancora di più. Trovai soprattutto foto del fratello, Mikey, che al contrario era un vero influencer! No vabbè scherzo, ma pubblicava decisamente di più di Gerard, del quale trovai solo qualche foto mezza artistica mezza da intellettuale accompagnata da citazioni varie. Di norma mi avrebbe dato molto fastidio e avrei perso interesse, ma con Gerard no, e non avrei neanche saputo spiegare il perché. In tutto ciò il più grande dubbio (frivolo, ma pur sempre un dubbio): lo seguo o non lo seguo? Tutto ovviamente accompagnato da tutti i ragionamenti annessi e connessi del caso tipo "magari non usa abbastanza i social" "magari li usa troppo e la mia richiesta andrà persa" "vedrà il mio profilo da nerdino/musicista fallito e perderà interesse per me" "se vede che lo seguo subito penserà sono un po' una puttanella e che voglio attenzione" e chi più ne ha più ne metta.
Vi giuro, di solito non sarebbe successo questo. Il Frank Iero che credevo di essere non era così, per niente.
No, non lo seguo.
Decisione per niente convinta su cui tra l'altro rimuginai tutto il giorno, però resistetti alla fine.

Ero ancora inebriato dalla sensazione nuova che tutta la situazione mi stava portando, per quanto cercavo con tutte le forze di rimanere con i piedi per terra. Alla fine tutte le domande di poche ore prima erano ancora senza risposta. Sarà vera questa storia? A questo punto la mia razionalità, che si fa vedere giusto una volta ogni tanto, mi permise di non fasciarmi troppo la testa.

Il pomeriggio stava passando tranquillo, non combinavo nulla come al solito, non avevo voglia di fare nulla. Ogni tanto prendevo in mano la chitarra e suonicchiavo qualcosa ma la rimettevo via dopo poco.
La musica mi aveva davvero salvato. Cominciai a suonare nel periodo della mia vita in cui mi sentivo più solo al mondo, anche se non avevo aspettative. Entrai in una scuola di musica in cui conobbi il primo amico che abbia avuto dopo tanto tempo. Un uomo decisamente affascinante sulla trentina, con una passione per la musica che mi trasmise profondamente. Lui credette in me sin dall'inizio, e non ha mai smesso.
Io pero continuo a sentirmi una pippa micidiale, ma come dicevo prima, sono un complessato.

Sentii la porta sbattere e una voce salutarmi. Mamma. Evviva.
La salutai a mia volta urlando dalla mia camera e pregai di non dover intraprendere una conversazione con lei.
Non fraintendetemi amo mia madre dal profondo del cuore, è sicuramente una donna forte e indipendente, ma siamo tanto diversi. Litighiamo in continuazione e lei non è mai stata principesca nei modi. Ha un carattere molto aggressivo (d'altronde è dell'Ariete) e ci scontriamo anche sulle più piccole sciocchezze.
Sembrava tutto tranquillo.
"Frank!"
La porta della mia camera venne spalancata con molta poca grazia.
"Ti arrangi con quello che c'è per la cena va bene?"
Mi limitai a fare sì con la testa, la sentivo agitata nel tono della voce e non volevo rischiare di cominciare una lite.
A quel punto rimasi chiuso in camera tutto il resto della sera, uscendo solo per farmi un panino che mangiai a letto.

La nostra vita era così, molto indipendenti l'uno dall'altro. Uniti, ma avevamo davvero bisogno di spazio separati.
Mamma mi ha cresciuto praticamente da sola, cercando di non farmi mancare nulla, ma per farcela si è dovuta ammazzare di lavoro e questo l'ha sfinita. Non è cattiva, è stanca. Per questo perdono sempre i suoi sfoghi su di me anche quando non ho colpe di nessun tipo, non si merita anche il mio rancore.

Comunque il pensare a mia madre non mi distolse dal chiodo fisso del giorno (piccolo spoiler: Gerard).
Andai a dormire dopo aver guardato un altro po' il suo profilo Instagram e servì solo a convincermi ancora di più del fatto che fosse davvero carino.
Bono.
Non carino, bono.




Ciao guyz!
Ovviamente non ho mantenuto la promessa di aggiornare regolarmente e vi chiedo scusa! L'università si prende davvero tutto il mio tempo. Però sapete com'è... basta ripensare ai frerard per un secondo che puff mi torna la voglia di continuare questa storia.
Spero che vi piaccia e vi prometto che la aggiornerò. Grazie della pazienza. Vvb❤️
Helena

Until I Hurt Myself Again || FrerardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora