CAPITOLO 13

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Heilaaaa!! Non mi sono dimenticata di questa fan fiction, lo giuro! Sono solo stata presa da altro. Comunque ecco il tredicesimo capitolo! Enjoy! <3

 CAPITOLO 13

Le settimane della nostra luna di miele sono volate ed ora stiamo rientrando a Londra. Siamo sul taxi e Louis dorme appoggiato alla mia spalla. È super abbronzato ed è più bello e sexy che mai. I suoi capelli schiariti dal sole gli fanno risaltare gli occhi che ora sono socchiusi delicatamente ma che io conosco a memoria. Lo stringo di più a me e mi beo del suo profumo dolce e frizzante allo stesso tempo e della sua bellezza mozzafiato.

Dopo mezz'ora siamo davanti casa. Chiamo piano Louis che si sveglia immediatamente e si strofina una mano sul viso per risvegliarsi del tutto. Passo una banconota al tassista e scendiamo. Lui ci aiuta con i bagagli e poi ci saluta e ci lascia davanti casa nostra. Estraggo le chiavi dalla tasca dei jeans e apro il cancello. Entriamo e ci dirigiamo stanchi verso il portone di casa.

Louis ed io entriamo e mi sembra una vita che non metto piede dentro casa nostra. La nostra bellissima casetta. Dopo aver messo tutti i vestiti in lavatrice, ci dirigiamo in bagno ed entriamo nel box doccia. Louis è esausto così prendo un po' di shampoo ed inizio a massaggiarlo sulla sua testa. Queste cure e attenzioni fanno molto piacere a Louis che sorride beato sotto il tocco delle mie mani grandi. Dopodiché passo ad insaponarlo sul corpo con il bagnoschiuma. Prima le spalle, poi le braccia, poi il petto, poi la schiena, i glutei, le cosce e poi mi dedico al suo pene e infine i testicoli. Lui sembra apprezzare il massaggio e gli scappa un gemito dalle labbra. Io faccio un ghigno divertito e poi lo finisco di insaponare. Poi lui apre gli occhi ed inizia a guardarmi adorante, e così mi restituisce il favore ed inizia ad insaponarmi prima i capelli e poi il corpo. Tutti insaponati, iniziamo a baciarci dolcemente e con amore, senza malizia. È la sensazione più bella del mondo essere stretto tra le sue braccia ed essere baciato da quelle labbra sottili. Ci sciacquiamo e usciamo la doccia. Ci asciughiamo con due asciugamani appoggiati al mobile del bagno e poi ci infiliamo gli accappatoi e ci dirigiamo in camera da letto. Quando arriviamo io rimango in piedi davanti al letto e Louis ci si siede sopra. Mi guarda malizioso e all'improvviso la stanchezza pare essere passata in secondo piano perché Louis mi ha appena slacciato la cintura dell'accappatoio celeste e ora sono nudo davanti a lui. Passa lo sguardo su tutto il mio corpo e si sofferma sul mio membro leggermente eretto. Si passa una lingua sulle labbra e poi mi si avvicina e lentamente inizia a leccarmi lì e io mi sento quasi svenire per il piacere acuto. Tra una leccata e l'altra riesco a privarlo dell'accappatoio blu notte e ora anche lui è nudo. Arretra sul letto e io gli salgo sopra a cavalcioni e lui continua a leccarmi mentre mi massaggia i testicoli con una mano. Anche il suo pene però desidera attenzioni così decido di staccarmi e girarmi finendo con la testa su di quest'ultimo che lo inglobo quasi completamente mentre anche io con una mano gli massaggio i testicoli. Lui capisce le mie intenzioni e continua a leccarmi e succhiarmi. Dopo pochi minuti veniamo entrambi nella bocca dell'altro. Appena terminato l'incredibile orgasmo mi sollevo e gli scivolo vicino, ci infiliamo sotto le coperte e ci addormentiamo esausti entrambi.

La mattina dopo mi sveglio per primo e, dopo aver svuotato la vescica, mi metto un paio di boxer e scendo a preparare la colazione. Preparo il tè per entrambi e dei pancake. Proprio quando è tutto pronto arriva Louis in cucina con una faccia ancora assonnata, i capelli tutti sparati in aria e la mano nella parte posteriore dei boxer che si gratta una chiappa. Ah delle volte mio marito è davvero comico. Mi scappa una risatina e lui mi fa una linguaccia e poi mi da un bacio a stampo, meglio non darci un vero e proprio bacio appena svegli senza prima aver lavato i denti!!

“Buongiorno amore” dico a Louis sedendomi.

“'giorno maritino caro” mi risponde Louis sedendosi di fronte a me. Prende un sorso di tè e mangia un po' di pancake e mastica prima di parlare.

“Mmm sei proprio bravo a cucinare, menomale! Io non so fare nemmeno un piatto di pasta senza bruciare la cucina” esclama lui ridendo.

“oooh amore sei bravo in altro, fidati!” gli rispondo malizioso e gli faccio l'occhiolino.

“siamo maliziosi stamani eh!” dice sbuffando. “senti” continua esitando appena “so che magari è presto e siamo sposati da meno di un mese ma che ne dici di andare ad informarci per l'adozione, oggi?” mi chiede sorridendo timidamente. Il mio cuore si scioglie.

“Non è mai presto per dei marmocchietti, amore. Si va bene. Aspetta che sistemo le cose della colazione e poi mi vado a vestire, tu intanto vai” lui si alza, mette la sua tazza e il suo piatto nel lavello e poi si china a darmi un bacio, stavolta più approfondito e poi sale su per le scale. Io mi alzo e metto velocemente le tazze e i piatti e tutto il resto nella lavastoviglie e poi salgo anche io.

Quando arrivo su Louis è già vestito per metà. Indossa dei jeans scuri abbastanza stretti, ma non troppo e ha messo delle scarpe “serie”, diciamo delle scarpe adatte per andare a chiedere un bambino in affidamento, non delle vans o converse. Poi mette una camicia bianca che gli dona moltissimo e sopra mette una giacca blu sportiva.

Io anche opto per un abbigliamento sobrio, niente di esagerato come al mio solito. Il che vuol dire niente camicie dalle stampe strampalate aperte fino a sotto il petto e niente jeans che urlano “guarda quanto ce l'ho grosso”! Dobbiamo dare l'impressione di due che sono in grado di accudire un bambino!

Una volta arrivati abbiamo chiesto come funziona e abbiamo scoperto che le pratiche per l'affidamento sono più semplici di quanto pensassimo e ci hanno detto che c'è un orfanotrofio qui a Londra che ha molti bambini pronti per essere adottati e in poco tempo dovremmo poter avere un bambino. Noi abbiamo espresso la preferenza per una bambina e ci hanno detto che a giorni ci faranno sapere.

Infatti meno di una settimana dopo ci chiama una donna dal centro per le adozioni e ci comunica che c'è una bambina disponibile. Arriviamo emozionati all'ufficio e la donna ci sorride gentilmente quando arriviamo.

“Buongiorno Harry e Louis. Ecco qui ho la foto della bambina. Ha tre anni e mezzo e ha perso i genitori in un incidente d'auto quando aveva meno di un anno. Non ricorda niente dei suoi genitori praticamente. Si chiama Emily, ecco la foto...” ci dice la signora e ci mostra la foto... che mi prendesse un colpo...

Allora?? Siete curiosi di sapere cosa succede? Stellinate e lo scoprirete! ;) Ciaooo! Un bacio! :* <3

We don't wanna be like them - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora