ᴍᴀʀᴋ

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Lui: Mark Lenders
Lei: ValentinaBertolani
Genere: romantico
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-Il più lontano possibile da mio fratello e dalla sua fama- dissi.
Fu difficile, per me, cambiare scuola... ma ne avevo bisogno.
Alla Saint Francis non ero nessuno, "solo la gemella del nostro Super Portiere, Benjamin Price..." dicevano, e poi iniziavano a parlare di lui e di tutti i suoi campionati eccetera.
Volevo bene a mio fratello, lo amavo più di qualsiasi cosa al mondo, era la mia metà e ci eravamo sostenuti sempre a vicenda.
Ma quest'anno ho bisogno di area nuova, ho bisogno di essere riconosciuta con il mio nome e non come la "sorella di Price".
Io sono Valentine Price, e questa è la mia nuova scuola: Muppet School.
Le proteste di mio fratello sono state fin troppo esagerate. Non ho mica cambiato famiglia!
Al mio primo giorno di scuola, mi sentivo spaesata.
La Saint Francis è una scuola privata, nessun dimentica mai la divisa scolastica e all'ingresso siamo sempre tutti composti... niente a che vedere con quello che vedo qui!
Nessuno possiede una divisa, è facile riconoscere i giocatori di alcune squadre perchè indossando almeno un elemento della loro divisa.
I corridoi sono affollati, il giardino è poco curato e le siepi sono bucate, come se fossero state colpite da diverse pallonate.
Non sono abituata a tutto questo, ed è proprio quello che mi serviva.
Mi sentivo un po' persa all'interno del corridoio principale, non riuscivo a capire dove divessi andare, anche se avevo tutte le indicazioni scritte su un foglio.
-Spostatevi!- disse una voce.
Era una voce dura, bassa... sicuramente non appartenuta ad un ragazzo.
Mi voltai, e fu proprio un ragazzo quello che vidi.
Lanciò la palla, che aveva ai piedi, e mi avrebbe preso in pieno se non fossi riuscita a pararmi il viso, facendo, però, cadere in terra la mia cartella.
-Ti sei fatta male?- chiese una ragazza lì vicino.
-No, è tutto okay... mi sono coperta prima che potesse colpirmi- dissi.
-Posso riavere il pallone?- disse il ragazzo, raccogliendolo da terra.
-Potresti anche scusarti- dissi io.
-Per cosa? Non ti sei fatta male-
-Se non mi fossi coperta, il tuo pallone mi avrebbe colpito-
-Ma non è successo, perciò adesso vado-
-Non vai da nessuna parte, se non vuoi chiedermi scusa... devi almeno farmi un favore!-
-Pff!- fece per andarsene.
-Sto dicendo sul serio! È il mio primo giorno qui, non vorrei dovermi lamentare della vostra inospitalità!- lo afferrai per un braccio e lo girai verso di me.
-Cosa vuoi?- mi disse in modo, molto molto scortese.
-Sto cercando la presidenza, la conoscerai molto bene-
-Vieni- mi afferra per un braccio e mi trascina lungo tutto il corridoio e poi su per le scale.
-Sei un calciatore?-
-Non sono obbligato a parlarti, non è nel patto-
-Si chiama educazione, non ti è stata insegnata?-
-No-
Rude.
-Sei arrivata- mi lascia il polso.
-Grazie-
Si allontana.
Tutto altro genere di ragazzo, rispetto a quelli del Saint Francis.
Sicuramente meno gentile, ma allo stesso tempo più intrigante.

Dopo aver risolto tutto in Presidenza, ed aver ricevuto l'elenco delle mie lezioni, con il foglio con le indicazioni in mano, mi ributto nella confusione del corridoio cercando di trovare la mia classe.
-Ti sei persa?- mi chiede una voce.
-Più o meno-
-Hai bisogno di aiuto?-
-Non riesco a trovar la mia classe-
-Fammi vedere...- prende il foglio.
-Oh! Che coincidenza, è la stessa mia... vieni, ti accompagno-
-Grazie- sorrido.
Sono abbastanza confusa, forse ho sbagliato di far tutta l'erba un fascio... era solo il ragazzo di prima scortese.
-Qual è il tuo nome?- mi chiede.
-Valentina Price- dico.
-Price? L'ho già sentito... hai qualche parente che gioca a calcio?-
-Il mio gemello, Benjamin...- eccolo qui, ed io che pensavo di essere riconosciuta per come sono io.
-Ho sentito parlare di lui. Gioco anch'io il suo stesso ruolo, ma non ci siamo mai affrontati... ancora-
-Sei un portiere?-
-Portiere- Karateka mi chiamano, per via delle mie mosse-
-Ehi, ma non mi hai ancora detto il tuo nome!-
-Warner, Ed Warner-
Sorrido.
-Arrivati-
-Non entri?-
-Non è quella la mia classe...-
-Ma, avevi detto che...-
-Volevo solo scambiare due chiacchiere, la mia classe è al piano di sotto. Ora corro, altrimenti arrivo in ritardo-
Che bizzarro.
Entro in classe, e chi ritrovo?
Il ragazzo del pallone.
E la cosa peggiore, qual è?
Che l'unico posto libero è proprio vicino a lui.

-Ci rincontriamo- dico.
Non risponde.
-Non è un piacere, nemmeno per me- dico, di nuovo.
Non risponde, di nuovo.
Ci perdo le speranze.
-È arrivato il momento delle presentazioni, iniziamo dall'ultima fila... alzatevi in piedi e parlate- l'insegnante indica me.
-Mi chiamo Valentina Price, ho 11 anni e questo è il mio primo anno alla Muppet. Mi piace molto la danza e la musica, ed anche se non sembra ho guardato molte partite di calcio... perciò ne capisco qualcosa- seria, concisa e composta.
-Adesso vai tu- dice l'insegnante.
-Il mio nome è Mark Lenders, e sono il capitano della squadra di calcio della scuola- dice svogliatamente.
Si risiede.
-Sei imparentata con Price, il portiere?- mi chiede.
-È mio fratello, gemello per la precisione-
-Questo cambia tutto- disse.
-No, non cambia nulla. Non sono mio fratello, io sono Valentina, non Benjamin-

La scuola mi piaceva, meno rigida, e le persone che si trovavano lì erano molto più interessanti dei principini e delle principessine del Saint Francis.
Il tempo passò velocemente e l'inizio del Campionato Nazionale era vicino.
Mio fratello si era rotto la caviglia e non avrebbe potuto partecipare, cosa che mi distruggeva dentro, profondamente. Non so se tra gemelli c'è veramente un legame particolare, ma quando lui stava male, stavo male anch'io. Anche per questo per me non fu piace andare a vedere la prima partita di quel famigerato campionato, la squadra di mio fratello, la New Team, sfidava la squadra della mia nuova scuola, la Muppet.
Non poteva esserci partita peggiore.
Ma in fondo lo sapevo bene per chi tifavo. Nel mio cuore, sapevo che ero andata alla partita per tifare i miei amici Ed e Danny, anzi, i miei migliori amici. E in fondo, anche con Mark si era costruito un bel rapporto... e io avevo preso una cotta per lui, come una stupida, come l'80% delle ragazze della nostra scuola. E mi sentivo stupida per questo.
Le due squadre si rincontrarono in finale, e stavolta in porta c'era Benji.
Mi sentivo ancora più combattuta.
Volevo tifare per Benji e onorare il nostro rapporto di gemelli, dandogli tutto il mio supporto e la mia concentrazione... ma non ce la facevo.
Segretamente, quando urlavo "Forza New Team!" intendevo "Forza Muppet!". 
Il mio cuore esplose quando la mia squadra perse.
Corsi giù dagli spalti per posizionarmi davanti agli spogliatoi, dove sapevo che Mark e gli altri sarebbero arrivati a breve.
-Siete stati grandi!- dissi dando una pacca a Danny sulla spalla.
-Abbia perso Valentina, non cercare di vedere il buono in questo- disse Ed.
Ero delusa anche io, ma cercavo di consolarli invece di buttarli giù.
-Posso parlarti?- mi chiese Mark
-Certo-
Ci allontanammo.
-Ho già avuto una delusione oggi, non darmene un'altra-
Lo guardai senza capire.
Afferrò il mio viso e le sue labbra sfiorarono le mie.
Ricambiai il bacio.

||•𝐇𝐨𝐥𝐥𝐲 𝐞 𝐁𝐞𝐧𝐣𝐢 × 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora