Al cessare delle ore buie
tra gli abissi sofferti
di una giovinezza custodita e ibernata,si ripresentano
stagnanti mancanze diurne.
Lucciole corazzate,
da annichilite ali di latta
arrugginite,si ritrovano affrante
di frontea reviviscenti, ipofrenici sentori.
Prosperano passive, atrofizzate
con dormiente distacco,fissando inebetite
esterne pareti assolate
tra il pulviscolo
di uno spastico giudizio affollatoche si accalca tra mura discordanti,
divise dall' apatia di vetri interni ricolmi di immotivata ma costante,
mai sporadica T r i s t e z z a.
Pensose e disagiate
si spezzano ai turbamenti.Si incanalano
in vicoli ciechi di frustrante,intima umiliazione,
sopravvivendo una stagione sola
ogni giorno
che tramontando
si conclude.
Sfocia la rabbia repressa
in ebefreniche risate svuotate,
logorroiche e logoranti
camuffate
dal tempo incanito, per nulla galantuomo e clemente.Creature che retrocedono
senza lottare,
degenerando in una beffarda, aggressiva
psicosi incompresa, autolesionista
abbracciata
dal suo stesso patologico torpore
pietrificato, anaffettivo, ovattato,insonorizzato;
come un baco che si rifiuta
di aprirsi alla vita...Categoriche e disincantate
rifiutanola finta,
bugiarda anabiosi
che le ha ingannate, condannate in eterno
alla loro stessa condizione
e le vuole schiave,
VITTIME
DEL LORO PERPETUO STATO VEGETATIVO.
*(Pre-introduzione all' I N T R O di apertura già pubblicato nella pagina successiva). ------------------------------------------>>>>
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INFLUSSI DECADENTI
PoetryRaccolta di frammenti poetanti intrisi di verità e schegge di versi profondamente inquieti e esistenzialisti di una Bohemien-Maledettista contemporanea, in bilico tra passato, presente e sconcertante futuro dove la spietata realtà visibile si camuff...