Stelo che s'accascia
- piegato dal volere
dei suoi tormentati eventi -s'interfaccia con la sconfitta
della sua sottomessa, miserrima condizione,ADDENTANDO L'ULTIMO BRANDELLO SCARNO DI INTIMO TEPORE;
a malapena
riesce a rialzarsi e a assaporareLA CICLICA, OBBLIGATORIA
MUTEVOLEZZA DELLA VITA.Arranca di fronte al domani oramai giunto e GIÀ SOCCOMBENTE.
Sdegnato s'affligge
poiché non v'è più traccia
o strascico alcunoche determini la sua forza
e s'abbandona a sé,
come un arbusto longevo, gracile,
segnato dal dolore del tempo e dei ricordi, Fa' con l'arrivo delle prime gelate
che irrompono
sulla mite quiete autunnale
con invadente, improvvisa prepotenza,ATTENDENDO A CAPO CHINO,
IL SUO DIVENIRE MORENTESPEZZATO DA UN IMPLACABILE INVERNO
- MIETITORE ASSOLUTO
DI QUELLE CALDE EMOZIONIOGGI,
RASE AL SUOLO
COME SALME INTIRIZZITE,IMMOBILI - .
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INFLUSSI DECADENTI
PoesieRaccolta di frammenti poetanti intrisi di verità e schegge di versi profondamente inquieti e esistenzialisti di una Bohemien-Maledettista contemporanea, in bilico tra passato, presente e sconcertante futuro dove la spietata realtà visibile si camuff...