E t' invoco sovente
a calar Beata,Peregrina,
adulandoti
nel lividore
d' un meriggio cinereo;Incorporeo Domani
tra cicatriziali miasmiche avvolgono rovi bigi
animati e infittiti
dall' appello del tempo;non più apriche
le cascanti vestiora replete
di brina ghiaccia e armigera.Non v'è certezza
che avviluppa le solive giornatesopite
da vaghe assenze
di decadi alate
verso erti clivi.Nefasta ventura
d' una mesta fiaccola algidaqual son io,
senz' armatura...
T' attende immota
O Sfinge Platonicanella sua disadorna radura.
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INFLUSSI DECADENTI
PoesíaRaccolta di frammenti poetanti intrisi di verità e schegge di versi profondamente inquieti e esistenzialisti di una Bohemien-Maledettista contemporanea, in bilico tra passato, presente e sconcertante futuro dove la spietata realtà visibile si camuff...