non so se è la cosa giusta

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Il giorno dopo mi sono svegliata come sempre in ritardo e quindi ho preso di corsa il borsone,mi sono messa una maglia larga per stare più comoda e sono andata a lezione. Quando mi sono alzata non ho visto praticamente nessuno a parte i ballerini che mi stavano aspettando, i cantanti o erano già a lezione oppure stavano dormendo compreso Sangiovanni.
Le lezioni stranamente sono passate più veloci del solito forse perché le coreografie mi stavano piacendo molto di più e mi sentivo anche un po' di più confident con me stessa. Finita l'ultima sono entrata in sala relax per riprendere le cose che avevo portato questa mattina e appena aperta la porta vidi sangiovanni che anche lui stava sistemando le sue cose.
<ehi anche tu stai andando a casa?> era come se già conoscesse tutto quello che facevo o stavo per fare, mi osservava e questo me lo dicevano sempre tutti.
<si sono venuta a prendere le cose che avevo lasciato qua, tu?> sapevo già la risposta ma volevo portare avanti quella conversazione visto che non ci eravamo ancora visti.
<si anche io se ti va facciamo il tragitto insieme già che ci siamo>
<oh certo almeno non sono sola> in realtà non mi sentivo mai sola perché avevo sempre con me le mie cuffiette con su le canzoni.
<bene allora ti aspetto qua fuori> si avvicinò a me e mi diede un leggero bacio, così naturale e così semplice che mi fece venire le bollicine che orami mi facevano compagnia ogni volta che stavo con lui.
<va bene prendo le ultime cose e arrivo> pochi minuti dopo ero uscita e ci eravamo già incamminati per andare a mangiare a casa ma tra di noi c'era un silenzio tombale, quasi imbarazzante ma nessuno dei due sembrava voler iniziare un dialogo.
Mi fermai un secondo per sistemare la borsa e dopo aver steso il braccio sentì la sua mano incrociarsi con la mia, non mi aspettavo niente di tutto ciò anche perchè ero negata in questo, non avendo mai avuto una relazione non sapevo come comportarmi a volte mi sembravo anche goffa in quello che facevo.
<sentì, non c'è la faccio più; ti prego parliamo un po' questo silenzio mi sta distruggendo> scoppiamo a ridere, entrambi erano esausti e volevano assolutamente stare insieme o almeno parlarsi.
<come stanno andando le lezioni?> presi la palla al balzo per iniziare la conversazione.
<bene, ho preparato una nuova cover che canterò in puntata...si chiama "Ti amo"> sembrava fiero di come stesse andando ed ero anche molto curiosa di ascoltarla.
<a proposito di amore, ieri ti ho visto scrivere una cosa con leonardo e volevo chiederti di leggerla>
<mi dispiace ma è una cosa personale, neanche leo l'ha letta> non avendolo mai provato sono andata un po' a sensazioni quindi non so se come me lo immaginavo era giusto.
<una volta pensavo di essermi innamorata...ma era impegnato e non mi avrebbe mai calcolato quindi ho lasciato perdere anche perchè sarebbe stato l'eccezione dei miei amori impossibili> avevo continuato la frase e sembrava più tosto interessato come se volesse indagare su qualcosa; infondo tra di noi non era stato ufficializzato niente.
<mmm sarà..> questa risposta mi ha un po' spazzolata, ovvio provavo dei forti sentimenti nei suoi confronti ma erano così forti da arrivare a pensare di essermi innamorata.
Nel frattempo eravamo arrivati a casa e ci eravamo divisi per riporre le cose che ci stavamo portando dietro. Mi sono fatta una doccia perché era sudatissima e poi sono andata a mangiare con tutti gli altri.
Sangio si era messo seduto accanto a me e mise la sua mano sopra la mia coscia come se volesse che stessi ancora più vicino a lui. Gli feci uno di quei miei soliti sorrisini che facevo quando ero un po' in imbarazzo e lui ricambió.
Finito di mangiare tra una risata e l'altra ci siamo un po' tutti divisi come facciamo ogni sera, chi si mette a giocare a carte nel tavolo, chi nei divanetti, chi in giardino e chi in camera a riposare. Io come sempre mi diressi verso il giardino posteriore e sentivo qualcuno seguirmi con passo veloce.
<ehi possiamo stare insieme?>
<certo orami questo posto è diventato nostro> non mi ero resa conto di quello che avevo appena detto ma feci finta di niente.
Parlammo del più e del meno come sempre mentre la mia testa era poggiata sul suo petto e il suo braccio mi copriva. Sentivo un po' di tensione ed ogni tanto dubitavo del rapporto che si stava creando non perchè i miei sentimenti per lui stavano svanendo ma perché ricevevo poche conferme da parte sua; due gironi mi stava sempre vicino il giorno dopo magari non mi calcolava, o mi riempiva di coccole e baci o teneva il broncio e mi evitava, insomma non c'era una via di mezzo.
Così decisi di parlarne con lui, mi feci coraggio e pensai "perchè non farlo ora".
<sentì ti devo parlare. Sono stata sempre diretta e sincera con te. Ci sono dei giorni in cui credo che tu ci faccia apposta ad evitarmi, altri stiamo sempre insieme e magari due minuti dopo non mi rivolgi più la parola. Devo avere più conferme, provo e continuo a provare dei sentimenti forti ma devo essere certa che anche tu sia nella mia stessa posizione.> ero così straniata per quello che avevo detto. Ero stata così diretta senza pensare a niente.
<anche io provo dei sentimenti forti per te ma non riconosco più la spensieratezza che trovavo, non so se è la cosa giusta per noi...>
Presi,mi alzai e me ne andai lasciandolo li.
Credo che quel noi si era spezzato.

~Spazio autore ~
Ciao ragazzi, scusate l'assenza ma ho avuto un sacco da fare e questo non è uno dei migliori capitoli anche perchè non avevo molta ispirazione.
Più che altro questo era un capitolo di transizione per poter andare avanti ed essere un po' più coerenti con la loro storia.

spero vi piaccia :)

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