(tëřzö)

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~un volta arrivato a casa~
spensi il motore, chiusi la macchina ed entrai in casa,accesi la luci e buttai lo zaino per terra per poi togliermi le scarpe e andare in camera mia, sentivo di aver dimenticato qualcosa ma non mi ricordavo cosa.
GLI ALLENAMENTI!..
mi ero completamente scordato,mi alzai velocemente dal letto presi una maglietta,  mi tolsi la felpa e misi la maglia appena presa,corsi verso la porta la chiusi e mi incamminai verso la macchina.
Gli allenamenti iniziavano alle 3 e 20 , erano le 3 e 10 non sarei mai riuscito ad arrivare in tempo,ma ci volevo provare, mi ricordai della scorciatoia che mi aveva insegnato Nick,percorsi tutta la strada con l'ansia , l'ansia di arrivare in ritardo,l'ansia di far arrabbiare l'allenatore, l'ansia di essere sostituito,  ma fortunatamente alle 3 e 19 ero davanti a scuola,  ci ero riuscito, ero arrivato in tempo.
Clay, come hai passato queste vacanze estive?-mi disse il coach toccandomi la spalla
Bene,non ho fatto nulla di particolare, le solite feste e i soliti pomeriggi al mare-gli risposi- e lei?
Neanch'io ho fatto nulla di particolare, solite gite con i miei figli, e comunque dammi del tu ormai sono 4 anni che ci conosciamo, dovresti sapere che preferisco che voi ragazzi mi diate del tu -mi disse con un sorrisetto
scusa, mi ero completamente scordato - gli dissi ridendo
tranquillo Clay, ora però è ora di iniziare gli allenamenti, chiama la squadra-mi disse
si coach-risposi
DAI RAGAZZI È ORA DELL'ALLENAMENTO VENITE-urlai ai miei compagni
Iniziò l'allenamento,  era da tanto che non correvo e il mio corpo non era più abituato a tanto sforzo,  ma comunque riuscì a sopportare l'allenamento.
bisognava fare 6 giri del campo e una trentina di flessioni e addominali, ero sempre stato un ragazzo in salute, già all'età di 9-10 anni avevo addominali e muscoli, mi piaceva e mi piace attualmente allenarmi perché mi fa scaricare la tensione e mi fa calmare.
Ero al terzo giro quando una voce mi chiamó
VAI CLAY CORRI!!-urlò una ragazza
ovviamente era mia sorella, non so perché si trovava lì, doveva essere a casa di George, non doveva essere in giro e soprattutto non da sola
cosa ci fai qui?-le domandai
sono uscita a prendere un gelato-mi rispose sorridendo
DA SOLA?! DOV'È GEORGE?!-le chiesi con aria arrabbiata
tranquillo, è qui anche lui, è in gelateria a comprarmi il gelato-mi rispose indicando la gelateria dietro l'angolo
non feci in tempo a risponderle, il coach mi richiamò all'attenzione
CLAY?, COSA ASPETTI CORRI SU!-mi disse con sguardo incoraggiante
scusi- scusa coach mi rimetto subito in corsa-gli risposi
che sbadato, stavo per dargli del lei anche sapendo che lo odia per fortuna mi sono fermato prima,mentre correvo continuavo a pensare a George, come faceva a conoscere mia sorella? o perlomeno quando l'aveva conosciuta?, non sicuramente a lezione,  mia sorella è in terza e lui in quinta, quindi non sarebbe possibile, poi la confidenza che c'è tra loro, sembra che si conoscano da molto, come due amici d'infanzia che si incontrano dopo tanto tempo.
I miei pensieri svanirono insieme al mio respiro, stavo facendo le flessioni,  ma i miei muscoli non riuscivano più a reggere,non potevo arrendermi dovevo sforzarmi, ero il capitano e davanti ai miei compagni mi ero giurato di essere sempre un esempio.
Non sentivo più le braccia, il cuore mi batteva all'impazzata le gambe mi tremavano, ma dovevo reggere, mancava poco.
FINE!-gridò il coach
caddì a terra dolorante, ma comunque felice di ave concluso gli allenamenti, mi alzai e andai verso la panchina, presi il telefono erano le 4 e 20, salutai il coach e la squadra poi corsi verso la macchina, avevo ancora la gambe tese così pensai di fare una corseetta per ammorbidirle.
~dopo essere arrivato a casa~
spensi la macchina, erano le 4 e 30, aprì la porta e mi trovai davanti uno scenario orribile, forse era il momento in cui ero entrato o la pozione da cui lo stavo vedendo ma ero incredulo.
No no Clay non è come sembra- mi disse Geroge
oh, fratellone non stavamo facendo nulla in realtà,  stavamo sol-tentò di dirmi Drista
COSA CAXXO CI FAI SOPRA MIA SORELLA?!-urlai a George
scusa, non stavamo facendo nulla veramente-mi rispose lui con una voce tremolante, si vedeva , aveva paura
Clay, non essere così scortese,  è solo scivolato e mi è caduto addosso- mi disse mia sorella mentre aiutava George ad alzarsi
i-io- disse George
mi fido di mia sorella, e non mi sembri un tipo che salta addosso a una ragazza, ma ricorda che ti tengo d'occhio-gli disse fissandolo negl'occhi per incutergli paura
s-si-rispose lui
bhe, George penso che sia giunto il momento di andare:(-disse Drista un po' triste
già,-rispose lui raccogliendo lo zaino sul quale probabilmente era inciampato precedentemente visto le sue condizioni
Drista lo accompagnò alla porta e poi tornò da me.
arrivi sempre nei momenti meno appropriati è-mi disse ridacchiando
è il mio lavoro-le risposi prendendola in braccio e buttandola sul divano.
CLAY! SAI CHE NON SOPPORTO IL SOLLETICO SMETTILA!-mi urlò lei,
non avrei voluto smettere , mi piaceva quel sorrisetto che faceva quando era arrabbiata ma allo stesso tempo divertita,  però dovevo farmi una doccia e preparami per la festa.
la smetto solo perché devo andare- le dissi con la mia faccia fiera
dove?- mi rispose lei
a una festa, e no non puoi venire-le dissi
uffa:(,posso almeno aiutarti a vestirti?-mi chiese facendo gli occhi dolci
uff, va bene ora devo fare la doccia però - le risposi
SISISI, io intanto guardo nel tuo armadio!- mi disse mentre correva in camera mia.
sapevo che nel mio armadio c'erano cose che una ragazzina di 15 anni non avrebbe dovuto vedere, ma sapevo anche che le aveva già viste quindi non me ne preoccupavo.
Entrai in bagno, accesi la doccia iniziai a togliermi i vestiti mano a mano, prima la maglietta poi i pantaloni e via dicendo, avevo i muscoli scolpiti su tutto l'addome che pulsavano forse ancora per lo sforzo di prima, misi una mano sotto l'acqua,  la doccia era calda non persi tempo e ci entrai l'acqua calda mi faceva stare bene, mi ricordava le estati passate in famiglia quando avevo 9-10 anni, mi tranquillizzava e tutto ciò che avevo in mente spariva,  mentre mi godevo quel piccolo momento di pausa sentì mia sorella urlare, chiusi l'acqua presi un'accappatoio e corsi in camera mia, non capivo perché mia sorella stesse urlando poi mi avvcinai a lei e lo vidi, ecco perché aveva urlato.

Eii si sono viva :), avevo preparato questo capitolo 1 settimana fa e mi ero dimenticata di postarlo , poi ho aggiunto alcune modifiche mentre guardavo la live di Karl ed ecco il risultato spero vi piaccia e nulla addio, si vi lascierò con l'ansia fino a quando non pubblicherò il nuovo capitolo mwah<3

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