Capitolo 1

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Pov. Alexander
"Capo ne abbiamo trovata un'altra" mi informa Samael, il mio braccio destro insieme a suo fratello gemello Droko, entrando insieme nel mio ufficio, sono praticamente identici, alti quasi due metri, sono grandi come degli armadi a quattro ante, hanno i capelli neri, ricci e gli occhi color della pece, e sono ricoperti di tatuaggi. Sono i miei migliori uomini, sia per le loro capacità, sia perché con una sola occhiata metterebbero in soggezione chiunque

"Spero che almeno questa volta non abbiate fatto casini" l'ultima volta avevano preso la ragazza che mi doveva dare un sacco di soldi per la droga che le avevo dato, solo che non voleva collaborare, e Droko ha stretto la mano troppo forte intorno al suo collo fino ad ucciderla, così i miei soldi non li ho più rivisti

"Nessun intoppo, abbiamo preso la ragazza che ti doveva i soldi e in più anche una sua amica, non mi sembra una drogata, nemmeno una battona, mi sembra più una ragazza casa e chiesa, ma tranquillo prima di prenderla ci ha detto espressamente che non ha familiari che potessero cercarla, quindi abbiamo preso anche lei"

"Va bene, prima fate entrare la ragazza che mi deve dei soldi"

Samael esce dalla stanza, sento che parla in corridoio, poi lo vedo rientrare con la mano stretta intorno al braccio di una ragazza che mi sembra più addormentata che sveglia, è abbastanza alta, capelli biondi e occhi azzurri, però malnutrita e sporca

"Ciao bellezza, non so se ti ricordi di me ma mi devi un bel po' di soldi per la coca che ti ho dato..." la vedo sbiancare e annuire così continuo "...bene, insomma, io non credo tu sia riuscita a racimolare in così poco tempo tutto i soldi che mi devi, quindi faremo un patto, io ti fornirò giornalmente della droga, in cambio tu dovrai stare in questo hotel e offrire dei servizi ai clienti, ovviamente se starai qua non ti farò pagare nulla, avrai cibo e un tetto sopra la testa, in cambio hai capito cosa devi fare?"

"Altrimenti?" sogghigno per quella domanda perché me la fanno praticamente tutte le ragazze che prelevo e porto nel mio hotel, ho iniziato a possedere vari hotel all'età di sedici anni quando morì mio padre, poi ho deciso di espandermi, ne avrò circa un centinaio e in più sono ricco sfondato, riuscirei a mantenere almeno altre cinque generazioni dopo la mia senza che nessuno lavorasse

I miei hotel in sostanza sono posti per le prostitute ma molto più belli, al primo piano, dopo la reception c'è il bar dove si svolgono gli spettacoli, come lap dance o robe simili e tutti i tavoli da gioco, poi ci sono i privè, per chi vuole farsi fare un servizietto veloce, al momento, senza fermarsi per giorni o per la notte, poi ai piani superiori ci sono le stanze, ci sono quelle padronali, per i clienti, e collegate a ognuna stanza padronale c'è un'altra stanza per ogni ragazza, ognuna di loro ha una camera, con il braccialetto con il proprio numero, così quando un cliente adocchia una ragazza guarda il numero della stanza, ovviamente sempre se quella stanza non è già stata presa, in quel caso la ragazza sarà senza braccialetto, poi se vogliono passare più giorni nell'hotel ma senza averle troppo addosso tipo a dormire insieme, la ragazza in questione attraverso la porta comunicante torna nella sua stanza che è fornita di bagno, in modo tale che non ci siano ragazze che girano sempre per l'hotel

"Se non vorrai lavorare per me qui all'hotel allora ti lascerò in mano a Droko e Samael e fidati è cento volte peggio che fare la battona e assecondare le cazzate dei clienti" lei si gira verso i gemelli e vedendo il loro ghigno e le occhiate malefiche che le lanciano si volta fulminea verso di me e annuisce freneticamente

"Bene, portatela nella stanza 114, quella sarà la tua e questo è il tuo braccialetto, loro ti spiegheranno tutte le regole, e fate entrare l'altra ragazza"

Intanto che aspetto la ragazza calcolo quante stanze sono ancora libere per eventuali ragazze e chi non voglio più avere nel mio hotel, che può essere perché non sono richieste o perché non si comportano bene con i clienti, quindi più che portarmi soldi me li fanno perdere

Non pensavo fossi te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora