Chapter 1

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                               ❧Semper Amemus ❧

I tuoi occhi sono cisterne che dissetano i miei tormenti.

I tuoi occhi sono cisterne che dissetano i miei tormenti

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<Ei..riesci ad alzarti..?>
Di chi è questa voce?
Non riesco ad aprire gli occhi,ho le gambe completamente paralizzate e il mio cervello non riesce ancora a connettere del tutto,mi sento frastornata,i miei occhi non riescono ad aprirsi ed è  come se fossero bloccati da due enormi macigni.

<Merda> un'altra voce,questa volta di una ragazza.
<Non riesci a portarla fin dentro casa?>chiede la ragazza con tono preoccupato,ho la testa in frantumi e la paura mi sta assalendo.

Dove sono finita?Sono percaso in ospedale?Sono uscita di notte per colpa del sonnambulismo e non me ne sono accorta?

<Potrei riuscirci>
<Cos..>riesco a malapena a balbettare,muovo leggermente le dita della mano destra riprovando ad aprire gli occhi.

<Ei..riesci a sentirmi?>la voce del ragazzo si fa sempre più lontana mentre sembra di star sprofondando in un baratro senza fine.
Ora vedo solo il buio più totale.
***

<Chri?Chri ci sei?> in un colpo mi alzo con la testa dal letto con la sensazione di star per cadere,fortunatamente noto di trovarmi in camera mia.

Era..tutto un sogno?
<Cosa..Violet?>mi giro verso mia sorella di 7 anni la quale si era sdraiata vicino a me la notte precedente per paura di dormire da sola.

<Tutto okey?Hai iniziato ad urlare..>
Ho urlato?
Non me ne ero nemmeno resa conto,ricordo solo il mal di testa forte,la paralisi lunga tutto il corpo che non mi faceva muovere e la luce bianca accecante davanti ai miei occhi come se stessi per andare in paradiso.
Poi le due voci..

<Che ore sono?>chiedo girandomi verso mia sorella che aveva affianco a se la sveglia.
<Le 06:30> mi dice l'orario sottovoce,probabilmente l'avrò svegliata e starà anche lei mezza addormentata.

Mi alzo dal letto lasciando Violet sola facendola riposare un'altro po',con un terribile mal di testa mi reco in cucina cercando di prepararmi qualcosa per far calmare il dolore.

Giro la polverina in un bicchiere d'acqua creando una miscela e la bevo tutto d'un sorso.

Mi giro verso l'orologio,segna le 23:45,si è dinuovo bloccato.
Tiro un forte sospiro,l'avrei aggiustato al mio rientro,me ne vado in bagno cercando di presentarmi come si deve a scuola.

***
<Sta' zitta stupida quattrocchi!> urla Brian.
<Non riesci a formulare neanche una frase che abbia un senso e vorresti zittirmi?> urla questa volta Anne.

A volte non riesco proprio a sopportarli,ma sono così divertenti quando litigano tra di loro e spesso sembrano una coppia ultra 50enne,sposati da trent'anni e con sei figli.

<State zitti o vi infilzo la forchetta nel->
fermo subito Ashley dal dire qualcosa fuori luogo mentre passava un'insegnante vicino a noi.
<Che fate stasera?>chiedo subito e il prof di chimica si gira verso di noi guardandoci male.

Take me homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora