Tradimenti e molto altro

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<<BEN TI GIURO CHE SE NON MI LASCI ANDARE TI FACCIO STERILE>> strattono qui strattono la ma niente <<CAZZO WINCHESTER>> e si sente un tonfo enorme Ben mi molla e io ne approfitto per correre dentro casa <<REBECCA ASPETTA CAZZO>> non le do più ascolto corro dentro casa e vedo Nick steso a terra che si tiene la pancia <<piccola va via>> Dean è davvero infuriato <<Dean che cazzo le hai fatto>> cerco di fare un passo verso Nick ma un braccio mi tira all'indietro <<STO FIGLIO DI PUTTANA CI HA TRADITI CAZZO>> mi urla in faccia e io spalanco gli occhi terrorizzata <<è sempre stato lui fin dall'inizio>> i miei occhi si riempiono di lacrime e le gambe mi cedono di colpo e mi ritrovo inginocchiata a terra vedendo tutto sfocato a causa delle lacrime.

Guardo il mio ormai ex migliore amico, fa male sapere che la persona con cui dormivo la notte in realtà ci stava tradendo tutto il tempo mi si spezza il cuore <<Rebecca m-mi dispiace>> vengo sollevata e mi aggrappo a quelle braccia forti che mi danno sicurezza, le braccia di Dean, e mi ci rifugio nascondendo il viso nel suo petto e piango tutte le mie lacrime <<andiamo in camera>> mi prende per le cosce sollevandomi e io le avvolgo attorno alla sua vita.

Mi sveglio di soprassalto e guardandomi attorno noto che c'è solo buio, tasto il materasso e subito tocco un altro corpo <<che cazzo fai?>> la voce assonnata di Dean mi riempie le orecchie <<scusa mi sono svegliata di colpo>> mi prende e mi fa appoggiare la testa nel suo petto e inizia a passare la mano tra i miei capelli, chiudo gli occhi riaddormentandomi.

Scendo piano le scale, la casa è molto silenziosa stamattina, non so perché ma non mi ha svegliato nessuno per andare a scuola oggi. Appena entro in cucina trovo la colazione sul tavolo con accanto un foglietto:

Siamo andati a scuola. Prenderò io appunti per te, o almeno ci proverò, non ti ho svegliata perché stanotte ti sei agitata nel sonno e volevo lasciarti dormire.

Ps: mangia tutto quello che c'è nel piatto, in questi giorni non stai mangiando un cazzo.

Il tuo figo preferito D.W

Ridacchio per la parte degli appunti, Dean non prende mai appunti durante le lezioni ma sbuffo per il ps, guardo le uova col bacon e al solo pensiero di metterle in bocca mi sale il vomito, ma provo lo stesso a mettere qualcosa sotto ai denti. È vero nell'ultimo periodo non riesco a mangiare molto, e quello che mangio vomito. Finisco di buttare il resto della mia colazione che è praticamente più della metà quando all'improvviso, mi sale un conato di vomito così corro su per le scale ma neanche ci arrivò al gabinetto e vomito all'entrata della camera di Dean.

Mi appoggio al muro scossa dai brividi e cerco di fare respiri profondi come mi ha insegnato la psicologa ma niente sembra calmarmi, il rumore della porta di casa che viene chiusa e le voci dei ragazzi mi distrae <<piccola? Dove sei? Rebe?>> mi guardo attorno è vicino all'entrata trovo il pallone da basket di Dean così lo prendo e lo "lancio" giù per le scale <<ODDIO LA CASA È INFESTATA>> ridacchio all'urlo di Brandon ma subito inizio a tossire <<Rebe?!>> nell'arco di un secondo Dean è in cima alle scale <<che cazzo hai combinato>> s'inginocchia davanti a me prendendomi il viso tra le mani ma arriccia il naso appena vede il vomito a pochi passi da noi.

<<dovremmo parlarne con Maria>> giro l'angolo e senza farmi vedere origlio la conversazione dei ragazzi <<si e così la imbottiranno di nuovo di farmaci?! Col cazzo, c'eravamo io e Dean quando lei prendeva medicine e non capiva più un cazzo non voi quindi se non sapete state zitti>> sobbalzo quando mi appoggiano una mano sulla spalla e mi giro vedendo la mia migliore amica <<anche tu stai origliando?>> scoppio a ridere con lei facendo fermare bruscamente la litigata dei ragazzi che subito vengono verso di noi <<che è successo di così divertente?!>> sbottano all'unisono Dean e Ben, io e Chiara ci guardiamo negli occhi per poi scoppiare a ridere di nuovo tenendoci la pancia.

Finisco di sparecchiare il tavolo e quando arrivo al mio posto noto che il piatto è ancora pieno, sospiro e appena sento dei passi alle mie spalle mi volto vedendo Dean che si toglie la felpa più maglia che ha indosso <<puzzo di vomito>> mi mordicchio il labbro guardando il mio piatto ancora pieno e mi dirigo verso il bidone della spazzatura per poi svuotare gli spaghetti al pesto <<scusa avrei dovuto pulire io>> viene verso di me togliendomi il piatto dalle mani, che tra l'altro non è ancora vuoto poi mi afferra la mano, e dopo aver poggiato il piatto sul tavolo mi afferra per le cosce e mi ci fa sedere sopra.

Si siede nella sedia di fronte a me dopo che ha preso una forchetta pulita <<ti ricordi due anni fa vero?>> annuisco guardandomi le mani <<guardami in faccia>> la voce è dura e ferma e non ammette repliche, così alzo lo sguardo incrociando il suo che è severo <<non vogliamo tornare a due anni fa vero? Vuoi essere di nuovo imbottita di farmaci?>> faccio segno di no con la testa, prende il piatto accanto alle mie gambe e ne prende una piccola forchettata <<andiamo a piccoli passi, ricordi? E se ci viene voglia di vomitare facciamo respiri profondi>> guardo la forchetta e poi gli occhi di Dean e riguardo la forchetta.

Appoggia la forchetta sul piatto e con un solo movimento mi prende per le cosce e mi fa sedere a cavalcioni su di lui <<mangia>> mi mette davanti alla bocca la forchetta <<vuoi che ti faccia l'aereoplanino come per i bambini per caso?>> apro la bocca e inizio a masticare gli spaghetti che per fortuna sono ancora caldi <<beh visto, non è così male vero?>> ingoio e chiudo gli occhi combattendo contro la nausea <<piccola so che puoi farcela>> dopo due minuti passa e riapro gli occhi sorridendo a Dean <<c'è lo fatta>> le circondo il collo con le braccia e lui la vita con le sue <<sei stata bravissima piccola>> mi bacia la fronte e mi sorride in modo triste.

LeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora