III

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Distolse lo sguardo e riprese a seguire la lezione, che noia....
Sbuffai e chiusi gli occhi con la vaga idea di addormentarmi che presto si fece spazio tra i miei pensieri.
.....
Una piccola luce spaziava la mia visuale "forza svegliati" sentii dire "George..?" provai, ma ricevetti solo una leggero schiaffetto sul viso.
"stai parlando a vanvera, sono Nick e se non ti muovi l'ufficiale si arrabbierà" non capivo, fino a pochi secondi fa mi trovavo insieme a George a scuola, mentre ora sono ricoperto di terra in una trincea.
Tutto ciò era fin troppo familiare, ed il mio corpo prese a muoversi cercando uno appoggio tra tutta quella terra. Alzandomi inspirai profondamente, ma non feci nemmeno in tempo a corpirmi il naso che inziai a tossire. "lo so, quando c'erano i francesi in questa  trincea hanno usato i cadaveri dei soldati per rafforzare le mura. Che cosa ripugnante" mi informò Nick fino all'arrivo del generale.

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La cena era pane inzuppato in un bicchiere d'acqua, il whisky era solo per i generali. Appoggiai la schiena al muro e chiusi gli occhi cercando un pò di conforto nella sera, stupenda quanto mortale.

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"Clay, c'è la mensa devi svegliarti" sentii sussurrare ed alzandomi velocemente mi ritrovai a pochi centimetri da George. Lui si spostò subito mentre una sfumatura rossastra si manifestava sulle sue guance, mi ricordò nuovamente della mensa ed andammo a mangiare, mi sedetti con Nick, George e Karl un amico di Nick. Ero ancora molto stordito da quello che era successo, perché ero in trincea? E c'era anche Nick... Perché non c'era George?... Troppe domande e nessuna risposta.
"Si è imbambolato di nuovo" sentii "succede spesso?" "si, ma c'è un metodo efficace. Osserva ed impara".
Un bagno. "NICK" urlai tutti fradicio "semplice, veloce, trivagao" disse Nick con una faccia da genio. Mi alzai ed andai in bagno per asciugarmi.
"Hai bisogno di aiuto?" chiese George sulla porta "no tranquillo, Nick è sempre così" ridacchiai "ma a te non sembra piaciuto, siete proprio degli stupidi" disse sbattendo la mano sulla faccia mentre mi aiutava ad asciugare la felpa.
Le sue mani fredde sul mio petto caldo, una sensazione contrastante che cresceva in mezzo a quel contatto. Si avvicinò ancora di più cercando di asciugare l'ultima macchia, ma proprio lì...

"CLAY" sentii urlare. Ero di nuovo in trincea "STIAMO SUBENDO UN ATTACCO NEMICO MUOVITI" mi urlò Nick addosso. Presi il fucile e corsi verso il lato destro del tunnel, alzai la testa e mi accucciai sotto a del filo spinato che premeva sulla mia pelle. Il flashback di George e delle sua mani sul mio betto, ma i miei pensieri furono distrutti dal mio sparo verso un soldato avversario. Ero il cecchino di turno e dovevo crivellare ogni soldato fin troppo vicino alla nostra base. Finito l'attacco mi stesi stanco sulla parete strisciando fino ad accucciarmi "vedi di non addormentarti"

Scusate ma non volevo lasciarvi senza nulla.
Poi continuo :)

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟᴏᴠᴇ... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora