tommy, è il momento di chiamare tuo zio

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Nel mentre, al castello, Pete stava indossando la tenuta da battaglia, sopra alla felpa teneva una armatura nera come la morte molto resistente, ma abbastanza flessibile da permettergli di combattere agilmente. Pete aveva forza, ma il motivo del suo dominio indiscusso nei combattimenti era la sua straordinaria furbizia, che combinata ala sua agilità lo rendevano un guerriero micidiale. Una volta indossata l'armatura e preparato per la battaglia disse:

"Tommy, è il momento di chiamare tuo zio"

Allora usci dal castello chiudendosi dietro la porta. Guardò la valle, era una vista spettacolare, quasi mistica, le mura incastrate perfettamente tra le montagne circostanti, il fiume, che attraversava la città e conduceva al municipio, e nella penombra del crepuscolo, la torre, ormai totalmente avvolta dalle fiamme. 

Pete sellò il cavallo e si diresse a tutta velocità verso la città infastidito dalla stupidità dell'uomo che gli aveva portato la notizia dopo ore dall'inizio dell'incendio. 

Era ormai notte quando entrò nella città e con la tranquillità che solo una persona come lui avrebbe potuto dimostrare in una situazione del genere si mise a dare ordini alla popolazione dirigendo cosi le squadre per estinguere le fiamme: 

"voglio tutti fuori dalle case! cappucci abbassati cosi da potervi vedere in viso. Nessuno escluso." 

"cosi potrò trovare quel bastardo!" pensò
"e per dio portate più secchi d'acqua possibile, dobbiamo spegnerla!"

prese una torcia ancora spenta e avvolto dai suoi pensieri si avvicinò alla torre.
"se non uscirà con gli altri perquisirò le case nel mentre che saranno impegnati a spegnere il fuoco."

Will era lì ed aveva sentito ciò che aveva detto Pete, ma non poteva fare nulla di diverso da ciò che avesse detto, aveva notato subito il fatto che non fosse lì per estinguere l'incendio, non ci si veste cosi per questo, diresse il suo sguardo verso casa sua sperando di non vedere Mark uscire come un idiota, Pete aveva vinto non c'era più via di scampo per Mark. Mark non uscì e Will si diresse controvoglia verso il lago con il suo secchio.

Pete allora iniziò a guardare in faccia chiunque passasse verso il lago, solo uno sembrava triste gli altri invece facevano tutto più in fretta possibile, si avvicinò a lui e gli disse di alzare il volto:

"chi sei?" disse Pete
"sono Will Evergreen" disse cercando di mantenere un espressione più tranquilla possibile
"dimmi Evergreen, c'è qualcosa che non va?"

Will pensò

"avevo ragione, non è qui per l'incendio vuole trovare Mark, cosa gli rispondo, non ho un motivo plausibile per cui essere triste, e se non gli rispondo in fretta si insospettirà."

"no nulla di che" disse mettendosi la mano destra dietro la testa e sorridendo, allora rimise il cappuccio e si diresse correndo verso il lago. 
Appena si allontanò Pete stese il braccio e prese uno dei passanti per il collo del vestito
"conosci quell'uomo?"
"certo è il barista, il suo bar si trova infondo alla strada" rispose con il fiato soffocato il passante.
"grazie dell'informazione" lascio andare il passante e corse verso la strada 
"no questo non è, questo nemmeno, eccolo, il bar Evergreen." 

Aprì la porta con un calcio e si mise a cercare ovunque, ogni possibile luogo dove potesse nascondersi una persona.

"qui non c'è nessuno" disse ad alta voce. 
"ora non mi resta che cercare nelle altre case, so che sei qui da qualche parte Mark"

Pete continuò a cercare in tutte le case senza risultati per tutta la notte e quando fini tornò al castello. 

"Sono arrivato" urlò a gran voce prima di aprire la porta, e una volta dentro lui era li, 
"eccomi qui, fratello"

continua nella prossima parte...

Francesco Serangeli

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