ricordava il giorno in cui aveva sentito quel profumo per la prima volta.
aveva tredici anni, taehyung era appena arrivato a casa sua. si erano seduti sul pavimento della sua camera da letto e taehyung aveva aperto il suo zainetto blu, estraendo con cura una boccetta di profumo dall'aspetto costoso.
«mia madre l'ha comprato ieri, è stra buono, senti» aveva sussurrato colto dall'eccitazione, vaporizzando il profumo sul polso. «credo che lo metterò sempre, d'ora in poi. mi piace un sacco. un goccino al giorno, mamma non se ne accorgerà».
e lo aveva fatto. jungkook ricordava il profumo fresco, floreale, che gli invadeva le narici quando nascondeva il viso nell'incavo del collo di taehyung, quel suo sentore caldo che aveva sempre fatto impazzire gli ormoni fagocitati del suo corpo da ragazzino.
sapeva d'estate, di quel sogno che era l'america ai suoi occhi da appassionato di film d'epoca, con i loro colori bruciati e quel sentore inspiegabile di sabbia. li guardava, la fotografia, le riprese sfocate, i colori spenti da una patina gialla e granulosa, e sentiva la spiaggia, il sole della california e quella libertà che attribuiva all'america.
sapeva di taehyung. taehyung che era cresciuto e il cui profumo era cambiato. prima l'odore di borotalco e sudore, poi troppo deodorante e gomma da masticare alla menta, infine eau de calofornie. ma non era più taehyung a profumare di eau de calofornie, era eau de calofornie a profumare di taehyung.
taehyung era eau de californie.
quando taehyung aveva lasciato le sue braccia per precipitarsi in quelle di yoongi, un universitario che aveva rovinato la storia d'amore che aveva accompagnato jungkook sin dalle medie, aveva cercato quel profumo ovunque. lo aveva comprato, ne aveva impregnato i vestiti, la pelle, i libri. il cuscino e le lenzuola improfumate, si nascondeva sotto le coperte e inspirava profondamente, lasciandosi cullare da ricordi e lacrime.
aveva cercato quel profumo ovunque, si era crogiolato in esso fino a divenirne nauseato. lo sentiva e il volto di taehyung prendeva forma dietro le sue palpebre, e il cuore si stringeva in petto. e i ricordi della sua bellissima adolescenza si appesantivano, assumevano un retrogusto amaro. e vedeva taehyung con yoongi, in quello che era il loro bar preferito quando avevano undici anni, nel tavolino che era sempre stato il loro, fino ai diciassette.
lo sentiva e voleva piangere, perché jimin era così bello, ma sapeva così tanto di taehyung.
lili's
céline eau de californie è un profumo buonissimo.
mai come eau de merveilles bleue di hermes, ma sa di mare, sabbia, caldo e frutta fresca sotto il sole dopo un bagno.
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𝐂𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄 . jikook
Fanfictionl'ex fidanzato di jungkook usava unicamente céline, eau de californie. come jimin.