L'adolescenza è il periodo di vita di un individuo che si interpone tra l'infanzia e la vita adulta. Cronologicamente, l'adolescenza potrebbe essere collocata in un'età compresa tra i dodici e i ventidue anni, anche se è piuttosto difficile darne un'indicazione anagrafica precisa per via delle differenze individuali e delle caratteristiche della nostra società. Ironicamente, si potrebbe dire che l'adolescenza si sa quando inizia ma non quando abbia fine, dato che sono in aumento i giovani che, per motivi economici o di studio, prolungano la permanenza in casa dei genitori e la dipendenza da loro, ritardando sempre più l'ingresso nel mondo degli adulti. Spesso, sono gli stessi genitori a ostacolare la crescita e l'allontanamento dei figli, che tendono sempre a essere considerati i loro "bambini".
L'adolescenza è caratterizzata da una molteplicità di cambiamenti su svariati fronti, che coinvolgono il giovane e spesso sconvolgono la sua famiglia.
La sessualità
Sul piano sessuale l'adolescente sperimenta l'abbandono del corpo infantile per acquisirne uno adulto. Compaiono i caratteri sessuali secondari e si raggiunge la maturità riproduttiva. Per alcuni ragazzi tutto ciò può essere sconvolgente perché si sentono impreparati e impotenti di fronte all'esplosione del loro corpo. La tempesta ormonale tipica di questa età può mettere a disagio perché la società chiede di controllare le proprie pulsioni sessuali, originando ansie e tensioni. Alcuni possono reagire cercando di nascondere la nascente sessualità per prolungare il più possibile la propria infanzia, mentre altri possono esasperarla assumendo precocemente comportamenti e abbigliamento "da grandi", per sentirsi più adulti. Il corpo sessuato spaventa ma incuriosisce, si vuole conoscerlo, esplorarlo, la masturbazione è molto praticata in questa fase della vita, a quanto pare più dai maschi che dalle femmine. Il legame preferenziale con il "migliore amico" è un modo per dare sfogo, nella prima adolescenza, in un modo consentito dalla nostra società, ad una latente omosessualità che inconsciamente è molto forte in questa fase della vita. Questo avviene anche attraverso il contatto fisico, è tipico per le ragazzine camminare mano nella mano, a volte baciarsi sulle labbra, mentre per i ragazzi i contatti fisici sono in genere connotati da maggiore aggressività. La nostra cultura è infatti propensa a giudicare meno compromettente l'affettività espressa in pubblico tra due donne che non tra due uomini. Per alcuni adolescenti si pone il problema della propria sessualità, si può avere il timore di non essere "normali", di essere omosessuali o incapaci di avere rapporti sessuali. Più avanti assume maggiore rilevanza la figura del "fidanzatina/o", con cui si possono avere le prime esperienze, che inizialmente possono essere dettate più dal desiderio di provare qualcosa a sé stessi, di essere "capaci", più che dal vero sentimento. Per questo motivo i primi rapporti possono essere sconvolgenti o deludenti: essere pronti fisicamente non vuol dire necessariamente esserlo anche mentalmente.
Le amicizieIn questo periodo della vita diventano fondamentali gli amici, che non sono più dei compagni di giochi ma dei confidenti e delle persone con cui confrontarsi. La figura dell'amico del cuore acquisisce grande importanza, ci si sente più sicuri quando si è con lui, lo si vede spesso come una figura da imitare, da cui trarre spunto per formarsi una propria identità. L'adolescente, maggiormente libero di muoversi in modo autonomo, ha la possibilità di incontrare nuove persone e scegliere i propri amici, che non sono più soltanto i compagni di scuola o i vicini di casa, ma ragazzi incontrati nei modi più svariati. Si sente l'esigenza di fare parte di un gruppo di coetanei, con cui trascorrere il tempo libero, condividere interessi, confrontarsi. Nascono in questo modo i gruppi informali che si differenziano da quelli formali (quali la classe o la squadra sportiva) per non essere gestiti da adulti e non avere particolari finalità. Aumenta il tempo trascorso fuori casa, con gli amici con cui si intrattiene una relazione intensa e continuativa, fondata sulla condivisione di esperienze e valori e da cui ci si sente sostenuti emotivamente. Fare parte di un gruppo rafforza la propria autostima, ci si sente più forti perché non soli, il gruppo conferisce un'identità e senso di appartenenza ai suoi membri. Accanto ai vantaggi dell'appartenere ad un gruppo, si possono intravedere degli aspetti negativi: protetti dal gruppo ci si sente forti e si possono commettere azioni sconsiderate, dettate da sensazioni di onnipotenza, o si possono assumere comportamenti contrari ai propri principi per la paura di contraddire il gruppo e rimanere soli. Ovviamente queste ultime considerazioni si riferiscono più a eccezioni che non alla regola.
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50 Sfumature Di Autolesionismo.
Short StoryRaccolta di informazioni SULL'AUTOLESIONISMO, il pensieri di suicidarsi, la depressione e come superare tutto questo... Storie di autolesioniste. Prese da internet. Certe storie le ho scritte io. Certe mene avete inviate voi. Spero vi siano utili...