- CAPITOLO 4 -

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"IL BUIO"

Non ricordo più nulla dopo quella frase.
Mi svegliai nel buio più totale, speravo con tutta me stessa che fosse uno scherzo, ma così non e stato. Cercavo di muovermi ma nonostante i miei sforzi non ci riuscivo; Mentre mi agitavo una voce roca e grossa mi disse :<< Piccolina smettila di provarci, sei legata ad una sedia e solo io posso liberarti.>>
Rimasi immobile, mi avevano rapita!? E per quale motivo poi?
Le mie domande trovarono risposte in pochi secondi.
<< Sei un ostaggio, e se ti stai chiedendo perché.. ho centomila ragioni da darti.>>
<< Io non ho idea del perché sono qui, sicuramente c'è un equivoco. Potreste almeno sbendarmi, mi manca l'aria.>>
<< Ti assicuro che non c'è nessun equivoco. Tu sei Maya Rogers, figlia di Adam Rogers. Giusto?>> annuì in segno di risposta. << Allora non mi sono sbagliato. Visto che per un po' sarai nostra ospite voglio rassicurarti, puoi stare tranquilla non ti faremo del male, finché tuo padre farà ciò che gli chiediamo; e come atto di fiducia ora ti sbendo così puoi vedere il mio volto.>>
Mi tolse la benda e dalla poca luce che c'era riuscì a capire dove mi trovavo, più o meno; ero in una stanza vuota e fredda con solo un piccolo lettino e una lampadina pendolante.
Appena vidi il volto di quell'uomo rimasi sbalordita, dalla sua voce sembrava molto più adulto invece era un po' più grande di me, non solo aveva un tratto familiare l'avevo già visto da qualche parte.
<< Aspetta! ma tu eri alla premiazione di mio padre, ho visto che ti congratulavi con lui. Puoi spiegarmi il motivo di tutto questo cosa vuoi da me ? visto che non riesco a capirlo!>> Gli chiesi in tono autoritario ma colmo di paura. << Beh! il carattere non ti manca e hai anche una buona memoria. Da te non voglio nulla, da tuo padre si! e l'unico modo in cui posso averlo sei tu.>> - << Ma scusa, cosa puoi volere tu da mio padre?>>
<< Vedi Maya, voi avete un patrimonio che potrebbe sfamare altre due generazioni. A tuo padre quei soldi non servono a me si! Ho provato a chiederglieli con gentilezza ma non ha accettato, quindi sono stato costretto ad usare il piano B. Cioè tu!>>
Riassumendo io era stata rapita perché questo ragazzo voleva il premio in denaro di mio padre. Mi sembrava tutto surreale come uno di quei telefilm che piacciono a mio padre; Solo che ero diventata io in prima persona la merce di scambio.
<< Quindi se ho capito bene, stai chiedendo un riscatto? Sai che ora conoscendo il tuo viso se non mi ucciderai andrò dritta alla polizia?>>
<< Non credo lo farai. >> - << Perché non dovrei?>>
Si avvicinò abbassandosi sulle ginocchia, con il suo viso ad un palmo dal mio e con una voce calma ma terrificante mi disse: << Sono due le opzioni: numero uno: posso ucciderti senza rischiare che mi denunci; numero due: posso fare in modo che la tua permanenza qui diventi un vero e proprio incubo. Così quando tutto questo sarà finito non vorrai far altro che dimenticare tutto e non ricordare neanche un secondo del nostro tempo insieme.>>
La sicurezza e la convinzione di quelle parole rendevano lui ai miei occhi il diavolo in persone, mentre io avevo perso quel poco di coraggio dimostrato all'inizio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 13, 2021 ⏰

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