All'interno di quella porta le voci sembravano solo un lontano rumore, attutito, un sussurro. Aprii la porta e le voci si amplificarono improvvisamente e mi sentivo al sicuro, in quel caos, come se nessuno, in questo modo, potesse udire i miei pensieri.
Con lo sguardo cercavo una faccia amica, con cui condividere la mia gioia da primo giorno di liceo.
Ho dimenticato di presentarmi, sono Ashley, ho 14 anni, e come pensò abbiate intuito, è il primo giorno di liceo, sono una ragazza totalmente ordinaria, ho i capelli e gli occhi castani, non sono grassa ma neanche magrissima, e sono decisamente bassa. L'unica cosa che ho e che può essere definita speciale sono i miei amici.
"Non ci credo Ash, ti sei già persa il primo giorno!"
"Non mi sono persa stupido, stavo cercando te e gli altri!"
"Allora vieni che ti stavamo aspettando"
Lui è Vic, il mio migliore amico, ci conosciamo da quando siamo piccoli e siamo inseparabili, lui non lo ammetterà mai ma mi vuole un mondo di bene, come io a lui in fin dei conti.
Mi avvicino agli altri, sono tutti appoggiati agli armadietti e parlano fra di loro, nessuno si è ancora accorto che sono arrivata,
"Ciao anche a voi ragazzi, grazie di avermi salutato e di esservi accorti di me!"
"Scusa, ciao Ash, come va?" risponde Kate dopo avermi sentita
"Tranquilla scherzavo, a parte l'ansia tutto bene" volevo fare una buona impressione, non sono mai stata simpatica a nessuno dei miei professori e vorrei cambiare le cose da quest' anno.
"Non dirlo a me! Qui mi fanno tutti paura." Mi sarei spaventata se Dean non fosse stato terrorizzato, lo è costantemente.
"Che novità!" Ribatte Stephany e a Rick scappa una risata.
"Questo pomeriggio non rompete il cazzo e andiamo tutti quanti al parcheggio abbandonato a fare skate, non accetto un no come risposta!" Esclamo.
"Ok ma io non ci salgo sullo scorri mano delle scale mobili!" L'anno scorso Dean ci è salito per una sfida è si è dovuto tenere il gesso alla gamba per 3 mesi, non deve essere stato piacevole visto il modo in cui è caduto.
"D'accordo Dean tranquillo." Ribatte Tom.
"Deciso, alle 4 tutti davanti al parcheggio non arrivate in ritardo!" Kate è sempre stata una a cui piace organizzare, lasciamo sempre fare a lei quando si tratta di decidere. Gli altri continuano a parlare fra di loro, io invece non amo molto stare in compagnia, non fraintendetemi adoro i miei amici ma ho sempre preferito stare un po' da sola.
Per cui mi infilo gli auricolari e faccio partire una canzone, non faccio più di tanto caso alle parole più che altro mi concentro sulla melodia, mi guardo intorno, cerco uno sguardo perso come il mio, per un secondo due occhi azzurri e agghiaccianti incontrarono i miei e mi è bastato quel secondo per percepire la malinconia del suo sguardo, fu talmente breve quell'istante che non ho idea di chi sia il proprietario di quegli occhi così tristi, ma non ci feci più tanto caso perché me ne dimenticai non appena il suono della campanella interruppe i miei pensieri.
In prima ora ho chimica per cui saluto i miei amici e corro verso la penultima stanza infondo al corridoio. La lezione non fu particolarmente interessante, in realtà era noiosissima ma ho cercato di restare sveglia almeno per il mio primo giorno, le ore continuarono spedite una dopo l'altra fino a quando la campanella di fine giornata mi diede il via libera per tornare a casa.
Mentre mi dirigevo verso il parcheggio abbandonato mi tornarono in mente quei due occhi tristi visti la mattina stessa, non ne conoscevo il proprietario ma quegli occhi mi davano un senso di casa, sembra stupido ma è così. Mi sento così simile a qualcuno di cui non conosco neanche il nome.Ciao a tutti questo è il primo libro che scrivo quindi spero davvero che vi piaccia!! Fatemi sapere nei commenti che cosa ne pensate e se avete qualche idea per come continuare la storia!❤️❤️✨
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Allora resta
RomanceSperavo non finisse mai, quel breve lasso di tempo in cui ero felice, in cui pensavo di essere felice. È finita prima di quanto mi aspettassi, senza preavviso si è chiuso il sipario, proprio quando avevo acceso i riflettori. E dietro a quegli enormi...