I giorni passarono ed il festival dello sport si avvicinò sempre di più, gli allenamenti diventavano sempre più faticosi e così sarebbe stato anche il giorno prima della gara.
-Salve professore!- lo salutai entrando nella palestra.
-Allora Takahashi pronta per domani?- si apprestò a chiedermi, a inizio anno a dir la verità, mi spaventava come professore, ma dopo averlo conosciuto un po' meglio per me è quasi un amico, certo però rimane il mio professore.
-Dopo il suo allenamento certo! Che facciamo oggi?-
-Possiamo anche non fare niente, domani devi essere riposata.-
-Eh? Ma come?! E perché mi ha chiamata? Potevo risparmiarmi di arrivare fino a qui.- misi il broncio, ormai scherzavo spesso con lui, cosa strana, chi se lo sarebbe mai aspettato!
-Parliamo un attimo- mi disse.- Sei nervosa vero?-
-Abbastanza-
Tranquilla andrai bene, è un'esperienza che hanno fatto tutti non c'è da preoccuparsi-
-Lo so ma sa, dopo tutto il tempo che ha impiegato per allenarmi non voglio deluderla, se lo ricorda anche lei no? "Non mi piace sprecare tempo inutilmente".- dissi tutto d'un fiato imitando la sua voce. Mi guardò storto. Si e anche per svariati minuti.
-Sai Takahashi, io non sono solito a simpatizzare per gli studenti, ma la tua volontà d'animo mi ha colpito molto, anche se tu non arrivassi prima, non mi deluderesti, ma non per questo non impegnarti di meno. Chiaro?-
-Sissignore!-
E così dicendo ognuno andò per la propria strada, io verso casa mia e presuppongo anche lui, provavo grande ammirazione verso Aizawa, o almeno è questo quello che pensavo e che avrei continuato a pensare non per molto.
Nonostante il festival dello sport fosse alle porte, quella notte dormii tranquillamente, coccolata dal pensiero di Aizawa che la sera prima mi incoraggiava. Di conseguenza la mattina seguente riposata e allegra, cosa a dir poco rara, mi alzai elettrizzata e pronta a iniziare una giornata piena di sfide.
Varcato il cancello era evidente la folla di persone che, in quel giorno importante non solo per noi studenti, si era riunita a vederci. Heroes, rappresentanti di agenzie, c'era ogni tipo di persona ed io in mezzo a tutta quella gente mi sentivo estremamente piccola ed estranea a un mondo così grande.
Non avevo ancora incontrato nessuno della mia classe così decisi di dirigermi da sola agli spogliatoi ed indossai la divisa dello Yuei.
Poco dopo l'arrivo del resto della classe ci chiamano per uscire, ci mettemmo in fila con noi, la sezione A, in testa, le porte si aprirono e di fronte a noi si aprì uno stadio enorme con centinaia di posti a sedere e altrettante persone a guardarci.
La folla applaudiva e ci chiamava, dopo l'episodio dello USJ eravamo ormai famosi e dopo in fantastico discorso di Bakugo, sicuro più che mai di vincere, Midnight decise finalmente di estrarre la prima gara: la corsa ad ostacoli.
Un giro dello stadio, ce la posso fare pensai. E poco prima di partire diressi lo sguardo verso la cabina dove oltre a Present Mic, il nostro fantastico ma forse un po' troppo rumoroso presentatore c'era Aizawa, il quale forse mi stava guardando anche se era difficile da capire com tutte quelle bende.
Tre, due, uno, partimmo il più spediti possibile ma in testa si posizionò immediatamente Todoroki sfruttando il suo ghiaccio, immobilizzò uno dei robot da zero punti usati all'esame, lasciandolo però instabile impedendoci il passaggio.
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Qualcosa d'impossibile
FanfictionE' la storia di una ragazza di nome Kyo che sogna di diventare una hero, durante il suo percorso ci saranno molti ostacoli ed incertezze e forse anche un amore proibito, riuscirà a coronare il suo sogno? *tutti i personaggi e la storia ad eccetto de...