Il secondo giorno inizia, indosso la divisa e mi dirigo verso l'enorme struttura che ospita lo Yuei. Mi siedo al banco con la speranza di una giornata migliore quando vedo entrare in clase il professore Aizawa con in mano una pila di fogli.
-Avete fatto un buon lavoro nell'esercitazione di ieri, mi sono fatto mostrare il video e i voti.- disse scocciato come al suo solito. -Ah, stavo dimenticando, Takahashi il tuo quirk alla fine non è poi così inutile, hai fatto un buon lavoro.-
Ero sorpresa ma questa volta in senso positivo! Sapevo di non essere un completo fallimento dovevo solamente dimostrarlo! -Grazie professore- risposi rivolgendogli un sorriso più che sincero.
Dopo l'elezione del capoclasse sempre il nostro fidato coordinatore ci informò della prova di salvataggio che si sarebbe effettuata allo USJ, non vedo l'ora, questa giornata sta andando proprio nel verso giusto!
-Takahashi dopo le lezioni ti devo parlare.- e da chi poteva provenire questa frase se non dal bruco della classe. Sapevo che non poteva andare tutto bene, maledizione a me perché parlo, cos'ho fatto questa volta?
Le lezioni finiscono e a me tocca restare in aula, mi avvicino alla cattedra e chiedo spiegazioni al professore che sembra ancora più stanco di me dopo questa giornata di lavoro.
-Professore di cosa mi deve parlare?-
-Vedendo il video, quello dell'allenamento di ieri, ho pensato che sarebbe stato utile darti aiutarti con il tuo percorso da hero, anche tu come me hai un quirk non fisico e posso capire che sia particolarmente difficile arrivare al livello dei tuoi compagni, ho visto che nelle materie teoriche e nello studio sei brava, ciò significa che vuoi diventare seriamente un eroe, quindi sono disposto ad aiutarti per migliorare sotto un punto di vista per te più complicato.-
-Oh, se devo essere sincera non me lo aspettavo proprio da lei!- mi guardò con sguardo offeso e mi resi conto di aver formulato decisamente male la frase. -Voglio dire accetto volentieri, sarebbe fantastico, solo che non me lo aspettavo, tutto qui ecco.-
-Bene, allora ci vediamo tutti i giorni dopo scuola al campo d'allenamento.-
-Ok, grazie per l'aiuto e buona sera- me ne andai ancora confusa, e pensare che tutti lo ritenevano troppo severo. Secondo me però nasconde del buono dentro di sé.
La sveglia suona e penso che sia uno dei pochi giorni in cui sono felice d'alzarmi, si parte per lo USJ! Mi preparo il più in fretta possibile per poi riunirmi davanti a scuola insieme ai miei compagni, non ho avuto molte occasione per fare amicizia con loro ma mi stanno particolarmente simpatici Kirishima e Mina, probabilmente sono gli unici miei amici qui, ogni tanto anche Bakugo mi parla cosa strana ma non so se si può considerare come un amico, di certo andiamo d'accordo e questo lo considero un grande traguardo visto il tipo che è.
Dopo un breve appello salimmo sul pulmino, parlammo un po' di quanta sia l'agitazione per questa prova e grazie a questo conobbi meglio tutti. Finalmente arrivammo e sia da fuori che da dentro saltò subito all'occhio la maestosità della struttura. Ci accolse l'hero numero tredici e ci illustrò i vari luoghi di salvataggio ma purtroppo dietro di lui si aprì un warp nero come il mio umore dopo aver visto uscire svariati villain da esso.
I professori ci dissero di stare indietro, ma io mi bloccai perché tra quell'ammasso di figure minacciose ne riconobbi una Tomura Shigaraki.
Ero piccola forse avevo cinque o sei anni, non ricordo bene... I miei genitori erano appena stati uccisi da alcuni villain di poca importanza ed io ero distrutta. Un uomo mi vide piangere e mi disse che io potevo vendicarmi di questa società ingiusta, dovevo unirmi a lui e diventare più forte, lui sarebbe stato capace di darmi tutti i poteri che volevo. Fu in quel periodo che conobbi Tomura, anche lui come me era orfano ed essendo gli unici bambini in quel posto che ormai cadeva a pezzi, ci tiravamo su il morale a vicenda. Per me ormai lui era come un fratello ed All for One come un padre. Ciò che mi fece cambiare idea fu un fatto avvenuto quattro anni dopo: gli heroes ci attaccarono ed All for One preferì salvare Tomura piuttosto che me, era più forte e più obbediente, come biasimarlo. Resta il fatto che se lui mi avesse amato veramente come si ama una figlia non mi avrebbe mai abbandonata e grazie a questo capì che lui non lo faceva per me, o per Tomura, ma solo per se stesso, per diventare più forte a discapito delle vite altrui. Lì capii che gli eroi mi volevano salvare ed aiutare combattendo contro il male ed io sarei diventata come loro. Solo una cosa rimpiango, quella di non essere riuscita a salvare oltre che me anche Shigaraki da quell'oscurità.
Non lo vedevo da quel giorno, si ricorderà di me? Alla fine è riuscito a diventare un villain, nonostante questo provo ancora un'incredibile affetto nei suoi confronti. Non resistetti e iniziai a correre verso di lui. -Tomura! Tomura sono io! Kyo!- Tutti i miei compagni furono mandati chissà dove mentre io correvo verso di lui quasi con le lacrime agli occhi. Si accorse di me e si avvicinò anche lui, finalmente eravamo vicini e gli saltai addosso stringendogli le braccia al collo.
-Kyo Takahashi sei davvero tu?- Mi squadrò da capo a piedi, o almeno per quel che poteva.
-Si sono io!- risposi tutto d'un fiato.
-Sai non pensavo ci saremmo mai rivisti, ammetto che mi sei mancata-
-Anche tu fratellone- e gli diedi un buffetto in fronte, come tempo fa era solito lui fare a me.
Guardandomi negli occhi tornò serio e a malincuore confessò: -Scusami ora devo finire qui, ma non è l'ultima volta che ci vedremo, tornerò a riprenderti.-
Il mio sorriso svanì lentamente, solo in quel momento mi resi conto della situazione in cui mi trovavo: Tomura era il cattivo, voleva far male ai miei compagni e ai professori, aveva ordinato ad un nomu gigante di uccidere Aizawa che sembrava potesse morire da un momento all'altro e diamine cosa stavo facendo io? La riunione di famiglia con mio "fratello" che oltretutto era a capo dei villain. Vedere il professore sdraiato a terra ormai esanime mi diede una fitta al cuore e allora lo pregai: - Tomura ti prego non ucciderlo! Ti prego! Loro sono quasi una famiglia per me!-
-Cara sorellina, mi dispiace per tutto ma questa è la strada che ho scelto- aumentò il passo in mia direzione - Capisco che possa farti male ma non posso fermarmi, però tu non sei costretta a vedere tutto questo, ciao, ci rivedremo presto- mi diede un leggero colpo sulla spalla che mi fece svenire e così non vidi più niente, aspettando novità al mio risveglio.
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Qualcosa d'impossibile
FanficE' la storia di una ragazza di nome Kyo che sogna di diventare una hero, durante il suo percorso ci saranno molti ostacoli ed incertezze e forse anche un amore proibito, riuscirà a coronare il suo sogno? *tutti i personaggi e la storia ad eccetto de...