L'età del Jazz

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Quant'è bella Federica mentre ingurgita i pop-corn. Quante volte l'ho sognata: noi, da idioti, sul divano a guardarci le reclame. E non si poteva mai. Ma bramavo il tradimento. Quant'è saggia Federica che mi accoglie in casa sua; in quella che era la sua bolla, in collisione contro il mondo, di rinunce e di timori. Sofferte scelte d'anni stolti. Federica e i suoi umori. Federica alza la mano e la posa sul mio viso: Federica ha già deciso. Quant'è vera, Federica: io e lei nell'età del jazz: intrecciandoci le dita, la lingua e il fuoco che svampa i jeans.

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