Nono Capitolo.💖

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PARLA EMMA
sono in sala con Elodie.
Si è entrata nella nostra squadra anche lei e sono felicissima.
Elodie: come sta Alessia?
I miei occhi diventano lucidi
Emma: ancora in coma. E mi sento tanto in colpa
Usciamo dalla sala
Elodie: ti vuole bene e non è colpa tua.
Va in sala relax e io esco fuori a fumare.
Vedo arrivare la sua famiglia e ci salutiamo.
Giulia: sta uguale.
Metto le mani sul viso e vedo arrivare le mie amiche.
Elena: oi Dani come sta Alessia?
Daniele: uguale ha perso troppo sangue e la situazione non ha nessuna piega.
Elena annuisce e Daniele fa un piccolo sorriso.
Simone: pronto? Mhmh...COSA!si sì ok arriviamo
attacca e dice
Simone: Alessia! L'hanno portata di urgenza per la defibrillazione
Corriamo tutti in ospedale e poco dopo arriviamo.
Dottoressa: ragazzi niente. Non si è svegliata qualcuno vuole entrare?
Rosa: si entra Emma
dice la mamma della mia migliore amica.
entro in stanza e mi avvicino
Emma: ei ciao amo.
Dico piangendo, è bruttissimo vederla li.
Emma: se solo ti avessi spostata adesso non saresti li.
Prendo la sua mano e
Emma: è colpa mia.
sento che mi stringe la mano e poi
Alessia: Emma. Non è colpa tua.
Emma: SI È SVEGLIATA
arrivano i dottori e la controllano
Dottore: come ti senti?
Alessia: un po' affaticata
I dottori ci salutano e entrano gli altri
Daniele: Ale
Alessia: eiei
Dice facendo un piccolo sorriso.
Parla un po' con tutti
Emma: rimango io qua con lei
Saluto tutti e mi siedo
Emma: ei...
Alessia: perché dici che è colpa tua?
Emma: perché è così.
Alessia: no Emma no.
Emma: SI INVECE ALE
Alessia: VUOI ESSERE ACCONTENTA E VUOI CHE TI DICO CHE È COLPA TUA OK VA BENE EMMA, COME DICI TU È COLPA TUA. QUANDO NON È COSI EMMA QUANDO NON È COSI.
lo dice mentre si prepara per uscire da qui
Alessia: MA SE SEI PIÙ SODDISFATTA COSI VA BENE OK.
prende la borsa firma per uscire e poi andiamo via.
torniamo a casa. Si viviamo insieme.
si butta sul divano e non mi rivolge parola
Si guarda allo specchio e vede le cicatrici vicino alla spalla.
Emma: serve una mano
Alessia: no grazie
Esce fuori al balcone e si accende una sigaretta.
Comincia a fumare. E poi da un calcio alla sedia che c'è fuori.
Esco fuori per calmarla e la fermo
Emma: ma sei pazza
Alessia: DEVO SFOGARMI.
Emma: e che lo fai così ma nsei normale
Alessia: ma vaffanculo un po'
Butta la sigaretta e entro andandosene in camera.
...
Sono le due e non riesco a dormire.
Prima mi ha chiamata Stefano e non ho risposto non voglio avere nulla a che fare con lui. E poi ho litigato con Alessia a cena peggio che mai.
fuori piove e io ho paura dei tuoni e dei lampi.
Mi ricordi quando dormivo con Stefano che c'era lui e mi diceva che dovevo stare tranquilla e lui ci sarebbe sempre stato.
E bene si ancora non lo dimentico è forte il sentimento.
esco dalla camera e vedo Alessia che sta per uscire di casa
Emma: dove vai?
Alessia: a fare un giro non riesco a dormire
Emma: ma piove dove cazzo vai
Alessia: dove cazzo voglio
Emma: STASERA MI STAI ROMPENDO IL CAZZO TANTISSIMO
Alessia: TU SEI PIÙ PESANTE
non ci vedo più e
Emma: ERA MEGLIO CHE RIMANEVI ALTRO TEMPO IN OSPEDALE
fa una risata nervosa
Alessia: ERA MEGLIO CHE LA PISTOLA PRENDEVA TE E IO MI FACEVO I CAZZI MIEI.
ah...
Mi guarda con gli occhi lucidi
Alessia: però ti voglio bene quindi mi sono messa in mezzo
Emma: POTEVI FARTI I CAZZI TUOI
Alessia: DA STASERA ME LI FARÒ PERCHE SONO MORTA PER TE.
prende la giacca e se ne va sbattendo la porta.
scoppio a piangere e urlo incazzata nera.
Odio litigare con la mia migliore amica.
...
Sono quattro giorni che non parliamo
Elisa: buongiorno ale
Alessia: buongiorno eli
Siamo ai studi e mi guarda e poi si accende una sigaretta.
Emma: hai intenzione di parlarmi?
Alessia: come scusi?
Emma: a anche.
Alessia: mi volevi morta, e ora per te sono morta.
se ne va via e si tocca le cicatrici.
Elena: SE NON FATE PACE VI AMMAZZO
Emma: FAI UN PIACERE A LEI
si rigira
Alessia: EMMA MA TI SENTI. MA NON TI FAI SCHIFO MA CHE CAZZO TI PASSA PER LA TESTA, DAVVERO TU PENSI CHE IO TI VOGLIA MORTA. MA TU DIMMI CHE CAZZO HAI DENTRO A QUEL PORTAPRANZO VUOTO CHE TI RITROVI AL POSTO DEL CERVELLO?
Emma: beh io lo pensavo davvero anche del fatto che dovevi rimanere lì.
Mi sta piangendo davanti
Alessia: ok...
Tira fuori la valigia da dietro la porta
Emma: dove vai?
Alessia: me ne vado!
Si toglie la felpa e porta una canotta
Marcello: hai fatto un tatuaggio nuovo?
Si gira e lo mostra
" Emma " e dalla a parte un filo che passa sopra il nome fa un piccolo giretto e poi finisce con un cuore più grande e uno più piccolo.
Emma: ah...
Alessia: e b Emma B.
Mentre va via la guardo
...
Rientro a casa e vedo Alessia sul divano piangere.
Sente le porta chiudersi e si gira.
Emma: tu non eri quella che doveva partire?
Alessia: parto quando voglio
Emma: ok
Me ne vado in camera poso le borse io giubbotto e poi scendo.
Vedo che mette la crema sulle varie cicatrici e la mette velocemente e poi appena arriva sotto la spalla dove c'è il mio nome e massaggia delicatamente.
Emma: perché fai delicatamente la?
Alessia: c'è il tuo nome.
Emma: e quindi?
Alessia: devo trattarlo bene no?
rimango spiazzata da quelle parole.
Alessia: io vado a riposare.
Emma: aspetta
vedo i suoi occhi lucidi
Alessia: dimmi
Emma: no niente buonanotte va sul divano e si addormenta.
Abbiamo la camera assieme e lei dorme qui.
Comincia a piovere, Anzi comincia un temporale assurdo.
io non riesco a dormire, passano due tre ore e mi spaventi sempre di più.
Sento una melodia e sento Alessia cantare
Alessia: senza farsi del male ma adesso aaaamamiiii dopo di noi c'è solo il vento e porta via l'amore.
scendo giù e vedo che sta mezza insonnolita.
Emma; Alessia?
Si gira di scatto e mi guarda
Emma: vieni a dormire su?
annuisce e sale con me
Si allunga a letto e anche io mi metto a dormire.
salto in aria ad un tuono e vorrei Stefano qui con me.
Alessia: se vuoi chiamo Stefano.
Ma come fa a sapere tutto
Emma: ma che sei pazza?
Alessia: notte
Comunque l'ho trattata di merda.
Non riesco a dormire sto temporale di merda.
Sento le braccia di Alessia girarmi e poi mi abbraccia. Rimango immobile e sinceramente non me l'aspettavo.
l'abbraccio anche io
Alessia: ti voglio bene
Emma: scusa.
Alessia: non fa niente.

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