1.2.

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harry's pov

quando arrivammo a pochi centimetri di distanza, pian piano mi avvicinai di più a lui finché i nostri corpi si toccarono, allungai la mano e gli accarezzai la sua guancia. Chinai il collo, lo baciai e lo abbracciai.

Tutto ciò avvenne in silenzio.

Ci dimenticammo del tempo e della paura.

Neanche i fantasmi avrebbero potuto dividerci.

Ci abbracciamo per minuti e minuti, ci sentivamo a casa, dovunque fosse l'altro eravamo a casa...e come dissi in una mia canzone "you bring me home" perché la casa, la vera casa, non è una semplice struttura con mattoni e fondamenta, la casa è il posto dove ti sentire al sicuro e ti senti bene..e lui mi fa proprio questo effetto, accompagnato da altre miliardi di emozioni positive che mi fa sentire sempre e solo lui..lui è il mio mondo..lui è il mio tutto.

Misi due dita sotto il suo mento facendogli alzare la testa, lo baciai dopodichè mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai "sei la mia casa boo, ti amo".

A quel punto vidi Lou iniziare a sorridere come un bambino, mi guardò con il sorriso e il suo solito sguardo stupendo e mi disse "ti amo anch'io Hazza e non sai quanto"

dieci minuti dopo

uscimmo dal Colosseo più felici che mai ma anche molto confusi da ciò che era appena successo, perché una forza ci spingeva dalla parte opposta dell'altro, avrebbe dovuto significare qualcosa? era una specie di segno? non eravamo davvero anime gemelle o era solo un modo per farci capire che per quanto saremo lontani ci ritroveremo sempre perché il nostro amore continuerà anche nella vita ultraterrena?

ok magari mi stavo facendo troppi film mentali però ero davvero confuso.

Dopo un pò ci diremmo a Piazza Venezia, per andare al Vittoriano

louis' pov

già che sono nano di mio, vedere tutte quelle statue grandissime mi facevano sentire minuscolo.

quell'opera d'arte era stupenda, era un pezzo di storia italiana e per quanto male abitava qui è uno dei più belli monumenti di Roma secondo me e più si saliva più il panorama diventava bello.

ci godremo quella struttura per poco, eravamo stanchi per il viaggio e perché era tardi, eravamo ancora molto confusi da ciò che era successo al Colosseo indi per cui tornammo in hotel.

Arrivati abbiamo messo il pigiama e ci siamo subito stesi tra quelle lenzuola che odoravano di ammorbidente di lavanda.

Mi rifugiai tra le braccia muscolose di quel ragazzo riccio che tanto amavo. Appena chiusi gli occhi inspirai e un ondata di Tom Ford Vanille Fatale, il profumo di vitale importanza per Hazza, quando percepivo quel profumo mi sentivo a casa.

Quindi mi rilassai dopo aver dato, ovviamente, un bacino a Hazza accompagnato alla buonanotte e ad un ti amo, e finalmente abbracciati ci abbandonammo alle braccia di Morfeo.

noi siamo infinito, booDove le storie prendono vita. Scoprilo ora