Capitolo 6

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Uscì da quell'ascensore spiazzata, non sapevo ne cosa dire ne cosa fare, infatti rimasi lì per qualche minuto cercando di metabolizzare ciò che era appena successo, non so cosa mi dava più preoccupazione : il fatto che lui mi avesse parlato e guardato in un modo in cui nessuno aveva mai fatto prima o il fatto che mi avesse visto ballare da sola nel mare all'alba .

Andai dritta in camera dove le mie amiche erano già in cinto di prepararsi per la sera stessa , non dissi nulla appena entrata ma notai che loro videro il mio sguardo un po' perso , si iniziarono a preoccupare anche perché non proferì parola , mi sedetti sul mio letto fissando il vuoto.

<<Jane, è tutt'okay? Hai il viso un po' pallido.>>

<<Tutto bene ragazze tranquille , ho solo un po' di mal di testa>>

Decisi di non raccontare nulla, volevo che quell'attimo fosse solo mio e che soprattutto nessuno venisse a conoscenza del fatto che io dopo tanto tempo ho posato il mio sguardo su un uomo che non fosse il mio fidanzato.

Quella sera non volli uscire , rimasi a guardare per un po' le mie amiche prepararsi, erano bellissime, le guardai profondamente e mi accorsi come negli anni passati ho sempre cercato di rubare qualcosa ad ognuna di loro che io non avessi o che mi sarebbe servito, certo , in alcuni casi risultò solo una vana imitazione però in alcuni casi , imitare il loro atteggiamento mi aiutò molto. Poi col tempo , con la lontananza persi questa abitudine e mi ritrovai ad essere me stessa , cercando di esaltare i miei lati positivi

LE ragazze cercando a fondo di farmi cambiare idea, ma quella sera non ero in gran forma, l'incontro con quel ragazzo mi aveva destabilizzata. Quando tutte e tre uscirono fuori dalla stanza , mi ritrovai ancora una volta sola e l'immagine del mio ragazzo si fece spazio tra i mille pensieri, quando ero sola lui c'era , forse era arrivato il momento di cercare di chiarire anche un po' con Jess.

Mi feci coraggio e lo chiamai , il telefono non squillò per molto tempo, forse mi stava aspettando , per un attimo mi salì un senso di rabbia perché pensai che visto che la risposta è stata immediata lui era lì ad aspettarmi quando in realtà avrebbe potuto fare lui il primo passo , decisi di accantonare questo pensiero. Era molto più importante chiarire, ero stanca di discutere o di non parlare con lui.

<<Hey, Jess>>

<<Ciao ..

<< Come stai?

<<Vuoi saperlo davvero?

<< Senti , non voglio discutere.. non mi lasciò il tempo di finire

<< Se tu non avessi voluto discutere con me non saresti dovuta partire ma saresti dovuta essere qui accanto a me .

<< Non era quello che volevo.. Forse era un po' brutale dirlo così, ma non potevo non essere più sincera.

<<Ah...

<< Lo so, non voglio ferirti , però sii contento per me, mi sto divertendo tanto e mi manchi ..

<< Anche tu

Continuammo a parlare per un po' , gli raccontai di quanto bella fosse l'isola , di quanti posti ancora io e le ragazze avevamo in programma di visitare , evitai di raccontargli l'episodio dell'ascensore, in fondo era stato l'unico e solo e non aveva importanza, o così credevo . Lui invece mi raccontò del lavoro , che ogni tanto la sera si vedeva con gli amici e appena aveva un buco di qualche ora andava a farsi qualche bagno al mare.

<< Ora vado, non ho ancora cenato, mi raccomando fai la brava e ogni tanto mandami qualche messaggio . Buonanotte amore.>>

<<Buonanotte Jess>>

Staccò il telefono velocemente come se avesse qualcosa di importante da fare , mentre guardavo lo schermo mi accorsi che si era fatto davvero tardi e anch'io ancora non avevo cenato e soprattutto ancora non mi ero lavata.

Feci una doccia veloce, indossai un pantaloncino di jeans , una camicia bianca di lino e un paio di sandali oro. Non mi truccai anche perché il solo pensiero di dovermi struccare dopo mi stancava figuriamoci farlo per davvero.

Scesi giù nella sala ristorante dell'albergo e mi sedetti al tavolino a noi destinato . Intorno a me c'erano molte famiglie, alcuni anche con bimbi piccoli .

C'era una famiglia molto carina , lei era davvero piccola , aveva gli occhi dolci che si illuminavano quando guardava il suo bambino e quello che doveva essere il suo compagno , erano molto diversi tra loro eppure per me erano perfetti così , mi accorsi che li stavo fissando un po' troppo, ma diventare madre e avere una famiglia tutta mia è un sogno che mi accompagna fin da piccola . Ricordo quando già da adolescente ero in ricerca di un ragazzo con cui stare per sempre , ma all'epoca incontrai davvero tanti anzi troppi casi umani, sorrisi al pensiero .

Dopo aver cenato , uscì fuori dall'albergo che all'esterno aveva una piccola piscina con intorno tanti tavolini adornati da fiori rosa, mi sedetti su una delle sedie e alzai lo sguardo a fissare la luna e per un attimo mi sentì leggera, come se guardarla mi avesse portato via tutti i pensieri .

Si fece tardi e le ragazze ancora non erano tornate ed intorno a me non c'era più nessuno , molto probabilmente quasi tutti erano andati a dormire, ma io non avevo ancora sonno , volevo restare ancora un po' fuori e sentire l'aria fresca di quella serata.

Sentì improvvisamente dei passi dirigersi verso di me , pensai inizialmente che fosse qualche cameriere dell'albergo che stesse venendo a dirmi che a quell'ora non potevo stare lì, quindi involontariamente raccolsi la borsa che avevo a terra senza accorgermi che quella persona allontanò la sedia dal tavolino e si sedette proprio di fianco a me .

Non mi girai subito ,avevo gia capito chi fosse e avevo paura di girarmi e ritrovarmi ancora una volta quegli occhi verdi su di me .

Ma non ci riuscì, mi girai ed era proprio lui , si sedette appoggiandosi allo schienale della sedia con la testa rivolta verso il cielo .

<<E' bellissima non credi?>>

Non sentì inizialmente ciò che disse ,l'agitazione per un attimo mi fece diventare sorda e i miei occhi non facevano altro che fissare le sue labbra .

<<La luna?>> Cosa poteva mai essere bellissima? La pianta?! Quanto sono stupida.

Annuì mentre cercava di accendersi una sigaretta. Dopo averla accesa tornò alla posizione iniziale ma questa volta con lo sguardo rivolto verso di me .

<<Che ci fai qui da sola? Hai fatto arrabbiare le tue amiche?>>

<< Non ho fatto arrabbiare nessuno , semplicemente non avevo voglia di uscire.>> mi accorsi che il mio tono era un po' duro, e forse lo notò anche lui.

<< e tu?>>

<< Io sono sempre solo.>>

Sentì un velo malinconico nelle sue parole che se da un lato mi dovevano far allontanare da quel ragazzo che sembrava così misterioso , da un lato volevo andare più un fondo e capire davvero lui chi fosse.

<< Non in questo momento.>>

Mi accorsi che il suo sguardo cambiò , si incuriosì delle mie parole.

<< In questo momento ci sono io, quindi non sei solo >>

Forse le mie parole erano azzardate , forse avrei dovuto limitarmi a non rispondere e continuare a fissare il cielo anch'io ma in realtà lui mi capì e in attimo sentì la sua mano sul mio braccio , lo afferrò dolcemente forse per non farmi male , erano calde ma nonostante ciò senti un brivido attraversare tutto il mio corpo, un brivido che si conclude nell'esatto momento in cui lui mi dice :

<<Vieni con me..>> .

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 21, 2021 ⏰

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