Siamo uomini, esseri bisognosi di perenne rinnovamento, zoppi ciechi viaggiatori dell'universo, saltanti di globo in globo, foglie che volano in un vento di musica.
Bisognosi di scoprire e vedere, toccare con mano la nostra conoscenza, la nostra ragione, viaggiatori, turisti della vita, polvere del tempo.
Turisti della vita che spinti dalla sete di conoscere hanno visto e toccato i mari, le isole piú remote e poi le cime dei monti, le polveri della Luna, i deserti di Marte rincorrendo le comete come sogni la mattina.
Ma ancora ignari, ancora schiavi del nostro Io che é come ombra nella notte, invisibile, misterioso e pauroso.
Lo cerchiamo ma a malapena lo sentiamo, nelle nostre emozioni nascosto nel profondo di noi, come vipera pronto a mordere e sputare velenosi sentimenti.
Uomini esseri stupendi, sofferenti vittime dell'infinito scorrere del tempo che corre e no, non aspetta i ritardatari che senza pietà vengono schiacciati e sepolti.
Il tempo che corre tagliando ferite e altrettanto rapidamente facendole richiudere, esitando solo su quelle dei sentimenti le cui cicatrici rimangono doloranti per sempre, a ricordo.
Il tempo in cui ci illudiamo di poche parole, di uno sguardo curioso o di un bacio fuggito da un labbro distratto.
Tempo e amore, due voci che cantano il doloroso destino dell'uomo in un coro illusorio di bellezza che al suo interno ne nasconde tanta e amara.
Amore dove 4 lettere di "ciao" possono dare inizio a tanto tempo d'amore o a tanto tempo di sofferenza e illusione.
Illusione che con la noia e l'ignoranza rappresentano i mali dell'uomo.
Uomini, deboli che soffrono per poco ma resistono al tanto, disposti a credere nell'invisibile pur di sperare che il film della loro vita non abbia fine, come il viaggiatore che si attarda a torna a casa.
Uomini cercatori di Dio per il quale perdiamo giornate a pensarlo, cercando di vederlo o sentirlo per fare in modo che la venerazione non sia vana.
Uomini che ci stupiamo per i grandi doni della natura e le bellezze dello spazio ma che rimaniamo veramente colpiti solo di fronte a noi stessi, a ció che noi nascondiamo e che a volte esplode bruciando il nostro piccolo globo, rompendo la monotonia.
Uomini, creature Fragili, compagni del lungo viaggio che é la vita.
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De Homo
Non-Fictionun piccolo testo filosofico, una riflessione sull' uomo, sulla nostra fragilità e la nostra mente