Capitolo 3:
-No no. Ma che fai!-
-Sto svegliando un essere andato in letargo, non vedi?-
-Chiudi immediatamente quelle tende!-
-Madonna la pigrizia. Stai veramente prendendo delle coperte con i piedi?-mi deride mentre mi riapproprio del piumino disteso a terra.
-Se non me le strappavi di dosso, ora non starei cercando di recuperarle. -
-Torno di qua tra dieci minuti e se non sei in piedi e soprattutto vestita, ti butto sotto la doccia- uff, noia. Aspetta, in che senso ‘soprattutto vestita’?
–Ah mi dispiace, signorino scandalizzarla tanto, ma come d’altronde lei dovrebbe esserne a conoscenza, di notte soffro di gravi alzamenti di calore corporeo che non mi permettono di dormire in pigiama come il resto della società. Per questo il mio vestiario dovrà rimanere tale!- dico girandomi a pancia in giù, con il cuscino a ricoprire la testa deviando, così la scia dei raggi solari. D’altra parte non penso io sia l’unica a dormire con gli slip e il reggiseno… no (?) -Ora per cortesia, signorino, esca!-.
Ridacchia -Certo cara, anche perché i miei ormoni non penso resisterebbero un altro secondo, con questo panorama davanti. - rido alla sua affermazione e tirando il piumino fino alle spalle, gli mostro il mio bellissimo, ma che dico … magnifico dito medio.
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-Io ti avevo avvertita!- dice una volta sorpassata la porta di camera mia.
-Cosa? Dove sono? REY METTIMI GIU’- mi dimeno dalla sua presa mentre mi trasporta sulla spalla fino al bagno.
–Se non stai ferma cadremo tutti e due- dichiara dandomi una pacca sul sedere -Ora facciamo un bel bagnetto, cara. - Se morirò, lui morirà con me. Nel momento in cui mi rimette in piedi nella doccia e apre l’acqua, faccio appena in tempo ad aggrapparmi al suo colletto e spingerlo verso di me, sotto la cascata.
-Ahhh cazzo, è gelida!- trema mentre la sua maglietta azzurra e i jeans neri diventano sempre più scuri.
-Alla faccia tua, signorino. - rido. Cerca di spegnere l’interruttore dell’acqua ma i suoi capelli biondi gli rendono il tutto più difficile, perciò lo faccio al posto suo ed esco dalla doccia, coprendomi infine con un asciugamano grigio. Amo questo colore, bensì sia un colore spento e cupo io lo trovo pieno di significato, c’è chi lo trova persino banale ma io continuo ad adorarlo. Quale colore meglio del grigio, riesce a trasmetterti ansia o insicurezza? E poi il motivo che io gli ho attribuito me lo fa amare di più. Avete presente lo Yin e lo Yang… ecco in pratica sono due ‘’gocce’’ di colore bianco e nero ciascuna contenente un puntino del colore opposto al proprio che formano un cerchio. Il significato sarebbe che non esiste una singola cosa che non abbia una doppia faccia. Per esempio la bocca e i denti o anche il bene e il male. Se non esistesse il primo, il secondo non avrebbe senso di esistere poiché non avrebbe confronti. Noi nella quotidianità non riusciamo a distinguere le due “gocce” perciò viviamo nel grigio ovvero nell’ignoranza, che poi porta a insicurezza e ansia. In poche parole per me il grigio è una maschera che non riusciamo a togliere fino a quando non si sa con esattezza chi sia l’altro. E lo ammetto, io in prima persona faccio veramente fatica a togliere quella maschera, soprattutto perché ho visto troppe volte il male.
-Per colpa tua ora dovrò cambiarmi- sbraita una volta uscito dalla doccia,
-Per colpa tua ora dovrò asciugarmi, come la mettiamo?-
-bla, bla, bla, bla!- sghignazza mentre si spoglia.
-Hey! Hey! Hey! Hey! chefstai facendo?-
-Mi sto cambiando-
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Non lasciarmi.
Romansa-Non lasciarmi, ti prego! Non scappare da me, non tu!- lo imploro mentre rimane inerme sulla soglia di casa con il cappotto penzolante dalle braccia. -Non mi dai altra scelta!-risponde con le lacrime agli occhi. -Ti prego, non dire così. E' difficil...