Dopo ore di taxi arrivo arrivo in aeroporto, sono agitatissima, non vedo l'ora di vivere con la mia nuova famiglia, non vedo l'ora di conoscerli. Mi hanno spedito tantissime lettere durante la mia permanenza in collegio, mi hanno raccontato che avrò una sorellastra, mi hanno detto che mi hanno adottato dopo aver saputo che non potevano avere più figli. La mia sorellastra si chiama Desirée, ha un anno in più di me, me l'hanno descritta come la ragazza più gentile e bella del mondo, ma questo voglio giudicarlo io. I miei genitori adottivi si chiamano Miky e Aron, hanno dei bei nomi, un po strani.
Mentre mi avvio per salire sull'aereo sento il telefono vibrare, lo prendo e vedo un messaggio, lo leggo <<Ti auguro un buon viaggio, appena arrivi mandami un messaggio, voglio sapere tutto, sulla nuova casa e i tuoi genitori.>> è Erik, sorrido e gli rispondo subito << Va bene, tranquillo, ti racconterò ogni dettaglio, sono sull'aereo ci sentiamo quando arrivo a casa>> sorrido e gli mando un altro messaggio <<È strano da dire "appena arrivo a casa" ci dovrò fare l'abitudine, a presto>>. Metto il telefono in modalità aereo, e mi accomodo al mio posto. Ho una strana sensazione, c'è qualcosa che non mi piacerà nella nuova vita.
Dopo cinque ore di viaggio.
Mi sveglio di soprassalto, quando sento che è ora dell'atterraggio, mi allaccio la cintura. Ma come mi sono addormentata, io volevo vedere cosa si prova a stare su un aereo che vola così alto. Sarà per la prossima volta.
Finalmente sono arrivata a destinazione, tiro fuori il telefono, tolgo la modalità aereo e mando un messaggio veloce a Erik che non mi ha più risposto <<Sono arrivata a terra, non ho visto un granché mi sono addormentata, uffa!>>
Appena recupero la valigia mi dirigo verso l'uscita alla ricerca di Miky e Aron, quando li vedo correre verso di me. Si fermano a pochi passi da me, sembrano molto giovani, Miky penso che sia sulla trentina mentre Aron sui trentacinque. Miky è una donna bellissima, lunghi capelli castano chiaro con dei riflessi biondi, gli occhi sono di un verde bellissimo, è alta, vestita con un vestito a fiori molto pensante mentre Aron è poco più alto di lei, con i capelli neri e gli occhi neri, non capisco cosa ci trovi in lui a guardarlo inquieta un po, lui indossa un jeans e una felpa pesante.
Alla fine siamo in Siberia, e il mio outfit non si addice per niente al clima, infatti il mio corpo inizia a tremare, i due mi fanno un gran sorriso, <<Benvenuta in Siberia>> dicono insieme, poi Aron continua <<Forza andiamo a casa, questo non è il luogo per parlare e tu ti devi coprire>> con un sorriso mi prende la valigia e si dirige alla macchina, Miky mi guarda mi prende per un braccio e inizia a parlare <<Sono davvero felice che finalmente tu sia qui, ero stanca di vederti tramite foto o videochiamate, finalmente posso conoscerti meglio e viziarti>> all'improvviso il sorriso scompare si ferma e mi guarda negli occhi <<Mi dispiace non essere venuta prima, ma non potevo, non riuscivo a venire>> gli accarezzo la mano e gli faccio un sorriso come per dire "fa niente adesso sono qui", lei intuisce e mi accompagna alla macchina.
Arriviamo a casa mezz'ora dopo, abitano davvero lontano dall'aeroporto, visto che abbiamo preso strade secondarie per accorciare, visto che l'autostrada era piena, file e file di macchine. Mi mostrano la casa e rimango un po delusa per la mia stanza, sembra un ripostiglio rimesso a nuovo per tirar fuori una camera. I colori della stanza sono davvero belli, sono di un blu notte con piccole stelle in tutte le pareti, con una luna al centro. <<Wow, è davvero bella questa camera, i colori sono bellissimi, il blu è il mio colore preferito>> li vedo sorridere, non posso dire la verità riguardo la camera perché ovviamente non li conosco così bene, anche se mi hanno insegnato ad essere sempre sincera.
Miky mi abbraccia <<Siamo davvero felici che tu sia qui, non puoi capire quante volte abbiamo dipinto questa stanza, volevamo che ti piacesse che ti sentissi a casa infatti Giorgia ci ha aiutato tantissimo. Mi dispiace per le dimensioni, pensavamo di riuscire a comprare una casa più grande ma non ci siamo riusciti>> mi allontano, gli sorrido <<Va bene, in collegio ci hanno fatto adattare a posti più piccoli di questo, non è un problema, l'importante è che adesso non debba dividerla con nessuno>> si mettono ridere, Aron mi fa cenno con la testa che sta andando via, Miky mi guarda di nuovo mi appoggio una mano sulla spalla e mi dice <<Mi sono permessa di fare un po di acquisti per te, immaginavo che non sarebbe stato facile abituarsi al clima, ma tranquilla è davvero bello qui nonostante il freddo>> le sorrido e con un cenno del capo la ringrazio. Mi saluta ed esce. Mi butto sul letto e chiamo Erik <<Eii ciao>> mi risponde con un gran sorriso, ricambio il sorriso <<Ciao, sono arrivata viva, nonostante il freddo appena uscita dall'aeroporto mi ha fatta diventare un ghiacciolo, menomale che Miky e Aron erano già lì, mi hanno portato a casa e comprato vestiti per adattarmi qui>> lui inizia a ridere e tra le risate mi risponde <<Tipico di te, come se Giorgia non ti avesse avvertito che lì trovavi freddo e un paio di jeans e una maglietta leggera non ti avrebbero protetto per non parlare del giubbotto di pelle che hai messo>> in effetti non ha tutti i torti conciata così sarei morta di freddo. Gli faccio la linguaccia e gli dico <<Stavo andando a conoscere la mia nuova famiglia devo fare una buona impressione, sai com'è prima che si pentano di avermi scelto e cresciuta>>. Erik ride, poi diventa serio mi guarda e dice <<Devo andare, ti spiego più tardi>>. Non so cosa sia successo ma questa cosa mi rattrista, non voglio che si allontani solo perché non potremmo sentirci ogni giorno, è come un fratello per me e questo la distanza non lo può cambiare. Mentre rimango a pensare mi addormento.
Sento una mano che mi accarezza e piano piano apro gli occhi e vedo Miky che mi accarezza il braccio con un lieve sorriso sul viso, vorrei sapere cosa pensa. La sento mormorare <<Quant'è bella, mi sarebbe piaciuto vederla crescere di persona, dovevo essere io a crescerla io ma non hanno voluto "era più al sicuro" non è giusto>> la sento singhiozzare, così decido di aprire gli occhi e sistemarmi per poterla abbracciare. La prendo per mano le sorrido <<Non è colpa tua, recupereremo il tempo perso, faremo le cose che fanno mamma e figlia>> abbasso lo sguardo imbarazzata, non ho mai avuto una madre, non so cosa fare.
Si asciuga le lacrime che stavano iniziando a scendere si alza mi sorride e risponde <<Si va bene, faremo tantissime cose insieme e una volta a settimana andremo in una spa, e andremo al bar, faremo colazione insieme, e.. >> mi metto a ridere e la fermo <<Si si ho capito>> abbassa gli occhi imbarazzata e mi dice <<Andiamo la cena è pronta!>>
Inizio a scendere le scale che mi portano davanti la porta scorrevole della sala da pranzo, sono agitata, è arrivata l'ora di conoscere la mia sorellastra Desirée, loro me l'hanno descritta come una persona gentile però qualcosa mi dice che non sarà così. Prendo un respiro profondo, prima che possa aprire Miky mi sorride <<Stai tranquilla, andrete d'accordo>> le sorrido, apre la porta ed entro. Mi siedo al tavolo, Aron mette le cose in tavola e mi sorride, si siede e Miky ci raggiunge, sarà andata a chiamare Desirée ed eccola che scende.
Ci sediamo a tavola, Miky ci guarda sorride e dice <<Desy, Daphne, sono contenta che finalmente siamo tutti qui, spero che imparerete a conoscervi e ad andare d'accordo>> alzo un po lo sguardo dal piatto per vedere il viso di Desy, è una bella ragazza i capelli biondi -avrà fatto il colore- vedo la ricrescita castana, ha gli occhi grandi di un verde/marroncino, sarà alta 160 cm, è magra indossa un paio di jeans aderenti e una maglia viola a pancia di fuori con sotto un body che copre la pelle che la maglia fa vedere. La scuto con la coda dell'occhio la vedo sorridere, noto che adesso mi guarda e mi sorride <<Mi fa davvero piacere avere una sorella, finalmente non sarò sola>> ricambio il sorriso abbasso lo sguardo imbarazzata e gli rispondo <<Non ho mai avuto una sorella, ho visto molti film e serie TV tra sorelle e desideravo averne una per fare le cose da sorelle>> abbasso gli occhi imbarazzata per ciò che ho detto mi sento così umiliata, Desy mi appoggia una mano sulla mia e sorride, Aron ci guarda e dice <<Bene, avrete tempo per parlare, adesso mangiamo>> annuiamo tutti e iniziamo a mangiare.
Dopo cena aiuto a sparecchiare e a lavare i piatti, Desy li lava e io li asciugo e sistemo. Appena abbiamo finito sono già le 22:30, diamo la buonanotte e saliamo in camera, prima che possa entrare nella mia Desy mi chiama <<Daphneee vieni in camera mia, in fondo al corridoio>> prendo lunghi respiri mentre attraverso il corridoio dove si trovano tre camere e un bagno, ho una bruttissima sensazione. Arrivo davanti la porta busso e lei mi apre, le sorrido ma prima che possa parlare mi prende per il braccio e mi fa sedere sul letto <<Senti, Daphne io voglio andare d'accordo con te per far felici i miei genitori, io non ho mai voluto un'altra sorella soprattutto non mia di sangue, quindi ascoltami bene>> sogghigna e continua <<Non faremo mai tutte quelle cose da sorelle amorevoli, faremo le brave sorelle sola davanti ai miei genitori,
chiaro?>> abbasso lo sguardo e faccio cenno di sì con la testa, mi alzo per andare nella mia stanza, prima di uscire mi giro e gli dico <<Mi dispiace per ciò che hai detto, Miky ci sperava in noi due, mi dispiace che tu non abbia la mentalità di farla felice, di sopportare che io finisca gli studi e poi vada via>> la vedo sgranare gli occhi e continuo <<L'ho vista piangere, mi ha sempre parlato bene di te, ma a quanto pare si sbaglia non ti conosce abbastanza>> prima che possa parlare esco e chiudo la porta alle mie spalle. Arrivo in camera metto il pigiama, mi lavo il viso e mi butto sul letto, ripenso alla conversazione di prima, che brutta persona io pagherei per avere una sorella, per viverla. Ma Miky interrompe i miei pensieri <<Posso entrare?>> annuisco, si siede accanto a me mi accarezza i capelli, <<Ti posso pettinare i capelli?>> annuisco e le sorrido. Inizia a pettinarmi i capelli, mi giro verso di lei e gli dico <<Grazie Miky per questa nuova vita>> sorride e vedo una lacrima scendere dal suo viso, gli passo il pollice per asciugarla mi abbraccia, <<Grazie a te per essere voluta venire>> sorride <<Di enti, ti ho iscritto in accademia, domani è il tuo primo giorno ti accompagno io, puoi scegliere se stare lì o tornare a casa, adesso riposa>> mi stampa un bacio sulla fronte ed esce con un sorriso.
Non ci credo domani il mio primo giorno in accademia non vedo l'ora. Con il pensiero del mio primo giorno mi addormento felice per la mia nuova famiglia e la mia nuova vita.
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Una scoperta che cambia la vita
FantasyUna ragazza dopo aver compiuto 18 anni è libera di uscire dal collegio dove è stata abbandonata. Questo viaggio la porta in Russia, dalla sua famiglia adottiva ma scopre qualcosa che cambierà la sua vita