Finalmente dopo aver raggiunto la maggior età posso andarmene via da questo collegio.
Mi chiamo Daphne, ho compiuto diciotto anni proprio ieri e finalmente oggi posso lasciare questo collegio, dove i miei genitori naturali mi hanno lasciata poco dopo la mia nascita, dentro la culla avevo due lettere, una conteneva il nome e la mia data di nascita, mentre l'altra conteneva una lettera per me, che dovevo leggere appena compiuti i diciotto anni. Ma ieri non l'ho letta, avevo paura, timore che potesse dirmi dove trovarli. Non voglio conoscerli nonostante tutti continuino a ripetermi di leggerla e cercarli. Ma a me non importa, se ci tenevano non mi avrebbero abbandonata.
Richiudo la valigia, pronta per prendere l'aereo che mi porterà in Siberia, in Russia. Il luogo più freddo dove passerò i miei cinque anni per studiare in accademia. Lì ho una famiglia che si è presa cura di me da lontano, la vorrei tanto conoscere. E sono pronta per partire e farmi una nuova vita.
<<Eii, pronta per partire?>> mi chiede Erik mentre metto giù la valigia, piena di piccoli e indimenticabili ricordi. Erik è il mio migliore amico, fin da piccoli mi è sempre stato vicino, quando piangevo lui era lì ad abbracciarmi. <<Sono super pronta>> rispondo con un gran sorriso. Mi fa male lasciarlo qui, vorrei che venisse con me ma non può, mancano ancora sei mesi prima dei suoi diciotto anni.
Mi prende la valigia e inizia a portarla verso la porta, lo seguo, ma prima di uscire guardo un'ultima volta ciò che ha rappresentato la mia casa per diciotto lunghissimi anni. Non mi è mai piaciuto il collegio, mi hanno proibito di uscire all'infuori di queste mura. Però ho imparato tanto, e adesso che sarò libera potrò girare il mondo.
Arrivo davanti il grande portone che mi permetterà di uscire da qui e conoscere il mondo. Ma prima che possa uscire qualcuno interrompe i miei pensieri.
<<Daffy, mi mancherai tantissimo, è stato bellissimo averti qui>> mi giro e vedo lei, Giorgia, una donna di trent'anni, alta, con i capelli ricci, è stata una madre per me. Corro ad abbracciarla, con le lacrime agli occhi gli dico <<Grazie per tutto quello che hai fatto, grazie per tutto, mi mancherai moltissimo anche tu, Giorgy. Abbi cura di te e spero che mi verrai a trovare>> scioglie l'abbraccio mi asciuga una lacrima con il pollice e mi fa cenno di andare, gli stampo un grosso bacio, saluto tutti con la mano e mi avvio alla porta.
Prima di uscire qualcuno mi tira il braccio, mi volto e vedo Erik, con gli occhi lucidi, mi butto tra le sue braccia. Erik è un ragazzo molto alto, con occhi azzurri e i capelli biondi, il principe azzurro che tutte sognano. Ma non per me, lui è un fratello, prima di lasciarlo andare gli dico <<Grazie Erik, per i bei momenti e per tutte quelle volte che hai dovuto asciugarmi le lacrime.>> Mi allontano un po e con un sorriso continuo <<Ti aspetto, ci sentiremo ogni giorno, mentre aspetto il tuo arrivo.>> A quelle parole mette una mano in tasca e tira fuori il telefono, mi sorride <<Come potremmo sentirci se non porti questo. Fai buon viaggio amica mia, ci vedremo presto>> lo abbraccio un'ultima volta ed esco da questo collegio che ha rappresentato la mia casa.
Non so cosa mi aspetti là fuori, ma sono pronta per conoscere il mondo.
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Una scoperta che cambia la vita
FantastikUna ragazza dopo aver compiuto 18 anni è libera di uscire dal collegio dove è stata abbandonata. Questo viaggio la porta in Russia, dalla sua famiglia adottiva ma scopre qualcosa che cambierà la sua vita