Capitolo 1

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(T/N)'s POV

Era una calda mattinata di Settembre e i primi raggi di sole iniziavano a trapassare dalla tenda bianca della mia camera.
Alle 7 in punto del mattino la sveglia iniziò a suonare interrompendo in pieno il mio sonno.
Aspettai qualche secondo per riprendermi dal rumore improvviso, poi allungai un braccio per spegnerla prima di farmi venire una crisi di nervi.
Quando finalmente ci riuscì mi stropicciai gli occhi e, ancora stordita da quel suono fastidioso, mi girai verso l'oggetto.

<<Puntuale come sempre brutta stronzetta eh??!>> dissi con una voce ancora impastata dal sonno.

Dopo poco mi misi a ridacchiare con la testa ancora sul cuscino pensando a quanto fossi stupida ad aver parlato alla sveglia, ma d'altronde non era la prima volta.
Trovai il coraggio e mi alzai dal letto infilando le mie bellissime pantofole morbide, afferrai il telefono dal comodino e mi diressi verso la cucina pensando di aver scordato qualcosa, ma forse era solo uno stupido presentimento quindi non ci feci molto conto.
Attraversai il corridoio e scesi le scale per poi arrivare finalmente in cucina dove mia zia stava facendo colazione.

<<Buongiorno (T/n)>>
Mi salutò, fissò il tavolo e poi mi rivolse nuovamente lo sguardo con aria confusa.

<<Aspetta un attimo...é successo qualcosa?
Di solito sei sveglia non prima delle 9 e mezzo, se vuoi qualcosa da me arriva dritta al punto che devo andare a lavoro>>

<<Non é successo niente, solo che oggi avevo impostato la sveglia prima ma non ricordo il motivo...>>

<<Dovresti essere più organizzata te lo dico sempre, ma ormai non credo riuscirai a cambiare quella tua testa disordinata visto che sei irrecuperabile. Non voglio litigare con te già da ora quindi la farò breve, prima del mio ritorno ricordati di apparecchiare la tavola e stendere i panni della lavatrice>> affermò con tono rígido mentre continuava a girare con un cucchiaino il suo caffè.

Lei é sempre stata molto seria con me, infatti da quando sono morti i miei genitori mi sembra di essere Rapunzel, rinchiusa in una torre prigioniera della matrigna cattiva.
Mi tiene sempre d'occhio e mi impone molti limiti e regole severe, ma così facendo non comprende che come tutte le adolescenti ho bisogno dei miei spazi.

Le rivolsi un'occhiataccia per poi sedermi anch'io a tavola per fare colazione, mangiai qualche biscotto inzuppandolo nel latte e nel mentre controllavo le notifiche sul telefono.
Oggi ero proprio ricercata, 3 chiamate perse e una miriade di messaggi da due chat; i miei due migliori amici, Mina e Kirishima, continuavano a chiedermi dove fossi inondandomi di messaggi e cercando in tutti i modi di rintracciarmi.
Inizialmente ero perplessa perché non ricordavo ci dovessimo incontrare, poi in un messaggio uscì una parola chiave che mi fece accendere una lampadina...

ESAME!

Mollai istantaneamente il biscotto che stavo per mangiare, il quale sprofondò nel latte peggio del Titanic, e mi alzai di scatto dalla sedia.

<<Oddio é oggi, sono in un mega ritardo!!>>
Urlai in preda al panico per poi controllare l'orario, le 7:30, mi sarei dovuta dare una mossa per arrivare in tempo.

Mi fiondai in bagno per cambiarmi, visto che avevo ancora addosso il pigiama, e mi lavai velocemente. Poi una pettinata di capelli e via, arrivai davanti alla porta e stavo per uscire, però in quel momento sentì la voce di mia zia che mi fermò all'improvviso.

<<Dove scappi così di fretta??>>
<<Devo incontrarmi con Mina e Kirishima>> le risposi incrociando le dita dietro la schiena sperando che mi lasciasse uscire.
<<Ah con quei due...beh cerca di fare presto>>
<<Ci proverò>>
Cosí dissi per poi varcare la soglia di casa e iniziare a correre all'impazzata sentendo finalmente un minimo di libertà in corpo.

Simply you  {Bakugouxreader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora