When we first met.

115 3 4
                                    


Mi guardo allo specchio e faccio una smorfia di disgusto.
<<Sei proprio brutta!>> dico alla mia immagine riflessa.
Cerco di aggiustare un po' i capelli ma è inutile, non stanno mai come voglio io.
Decido di lasciar perdere ogni tentativo di rendermi un po' più presentabile, tanto è tutto inutile.
Esco di casa e mi chiudo la porta alle spalle, mi fermo un attimo, respiro e inizio a scendere le scale.
Il karaoke non è tanto lontano da casa, per arrivarci ci metto solo 5 minuti a piedi.
Laura mi sta aspettando fuori dal pub, sta fumando.
<<Weilà! Era anche ora che ti facessi vedere, ti sto aspettando da ben 1 minuto e 27 secondi>> mi dice mentre si avvicina a me e mi da un bacio sulla guancia.
<<Disse colei che di solito si fa aspettare per almeno mezz'ora buona. Me la offri una sigaretta?>>
Di solito non fumo ma a volte mi viene un vuoto dentro ed è l'unico modo che conosco per colmarlo.
<<Non avrai mica intenzione di diventare una fumatrice incallita, mia cara Kate?>> mi prende in giro porgendomi il suo pacchetto tutto rosa di sigarette ultrasottili.
<<Di certo non con i filini di paglia che ti fumi tu!>> le faccio l'occhiolino mentre mi accendo la sigaretta e inizio ad aspirarne il fumo.
<<Hai intenzione di cantare stasera?>> mi chiede Laura.
<<Ma non scherzare!! Lo sai che ho deciso di non cantare più.>> rispondo con un pizzico di rabbia, è un tasto dolente questo.

Amo cantare, fin da quando ero piccola ma purtroppo non sono così brava come vorrei.
Una volta mi ero iscritta a una gara di canto ed ero arrivata in finale.
Avevo scelto una canzone di Adele per la serata della finale, l'avevo provata tantissimo, me la sognavo la notte, la sapevo alla perfezione.
La sera della finale c'era tantissima gente, molte più persone di quante non ce ne fossero state le serate precedenti.
Le mie mani avevano iniziato a sudare fin da subito ed ero tesissima.
Io mi dovevo esibire per prima.
Per un momento di distrazione, in cui stavo osservando l'enorme quantitativo di gente che c'era nella sala, avevo perso l'attacco della mia canzone. "Non c'è problema, si può rimediare" mi ero detta e, con voce tremante avevo iniziato a cantare.
Non stavo andando neanche così tanto male ma nel punto in cui dovevo alzare la voce, nel punto più difficile della canzone, quello che avevo provato e riprovato fino a perfezionarlo la mia voce aveva slittato e io avevo rovinato l'intera canzone.
La gente aveva iniziato ad applaudire: volevano incoraggiarmi...facevo così tanta pena.
Non ebbi il coraggio di finire la canzone, posai il microfono e uscii dal pub con le lacrime agli occhi: fu in quel momento che decisi che non avrei mai più cantato davanti a qualcuno.
Il mio problema era il fatto di essere una persona molto timida, avevo fatto una fatica tremenda per riuscire a esibirmi davanti a qualcuno ma dopo ciò che avevo combinato non avrei mai più avuto il coraggio di cantare davanti a qualcuno.

Finisco la sigaretta ed entro nel pub seguita da Laura.
Il locale è diviso in due parti: al piano di sopra c'è il karaoke e sotto si balla.
Solitamente ascoltiamo una o due canzoni e scendiamo a ballare ma stasera non ho proprio voglia di stare a vedere la gente sul palco mentre canta.

Io e Laura attiriamo l'attenzione del barista e ordiniamo da bere.
Con il mio Baileys in mano scendo le scale e mi dirigo alla console per salutare Luke, il dj.
Lo conosco da un paio di anni ed è simpaticissimo.

Laura mi dice che va a ballare e io decido di seguirla. Questa sera voglio solo divertirmi e non pensare a nulla.

Inizio a ballare cercando di concentrarmi al massimo sulla musica e non pensando a come posso sembrare alla gente che mi vede: di sicuro sembro una cogliona.
Sono troppo impacciata ma non importa, non deve interessarmi questa sera.

Vedo un ragazzo molto bello che mi si avvicina.
Ha i capelli mori e gli occhi azzurri, è alto e ha un fisico asciutto. Indossa dei pantaloni da tuta e un maglione molto largo in stile rapper.
"Che gran pezzo di figo" dico tra me e me ammirandolo mentre continuo a ballare.
È proprio il tipo di ragazzo che mi piace.
Lui continua ad avvicinarsi, ora mi è di fronte e avvicina la bocca al mio orecchio.
<<Ma dimmi una cosa...>> dice al mio orecchio e si ferma a guardarmi.
Ha una voce troppo sexy!
<<Tutto quello che vuoi.>> rispondo sorridendo.
<<Stai schiacciando dei scarafaggi o cosa?>> dice sogghignando riferendosi al mio modo di ballare.
Che stronzo!
<<Hmm...non sono mai stata brava a ballare. Tu però potresti fare una cosa per me...>>
<<Tutto quello che vuoi.>> ripete la stessa risposta che gli ho dato io prima.
<<Vattene un po' affanculo!>> gli sorrido, mi giro e continuando a ballare mi dirigo verso l'uscita ma non prima di notare la sua espressione sgomenta.

I know you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora