Che succede? Cos'è questo terribile senso di vuoto... Onai... Onai? Stai bene? Sei morta?
Ti prego, no...
Tate si svegliò di soprassalto guardandosi intorno, purtroppo era ancora lì, in quella sporca cella e quella terribile sensazione... cos'è stato?
Nel sogno vide il filo che collegava il suo branco spezzarsi e la figura di Onai dissolversi lentamente.
Drizzò la schiena mettendosi così a sedere e si passò una mano fra i capelli, era davvero stanco, le porzioni di cibo erano davvero misere, il materasso duro come marmo e la puzza dell'umidità peggiorava solo le cose, l'unico momento in cui riusciva a rilassarsi fu solamente quando si faceva la doccia riuscendo a pulirsi da quello sporco, anche se poi, era costretto ad indossare gli stessi vestiti.
Raccolse le gambe in un abbraccio, accomodandosi al meglio sopra il lettino, e si abbandonò ai pensieri.
Ray, perchè?
Pensavo mi amassi.Mi sbagliavo, cavolo se mi sbagliavo, eppure io ci ho creduto, ci ho creduto così tanto che penso di non aver ancora realizzato questo grande torto che mi hai fatto.
Nonostante questo... io ancora ti amo.
Tu invece? Pensavo di saperlo, ero sicuro mi amassi... pensavo mi amassi.
"Pensavo mi amassi" Sussurrò con il viso nascosto tra le braccia.
"Vedo che la prigionia ti ha dato completamente alla testa, ora parli addirittura da solo" Disse una voce roca dall'altro capo della porta a sbarre.
Tate quasi perse un battito nel riconoscerla, alzò lo sguardo e incontrò gli occhi rosso sangue di Ray.
Il cuore batteva forte nonostante tutto, nonostante tutta quella delusione... e tutto quell'amore.Voltò la testa e prese ad osservare il cielo limpido e azzurro.
"Che c'è ora non mi parli più?" Chiese freddamente.
"Come potrei!?" Disse a tono, sentendo la rabbia crescere.
"Fa niente, tanto meglio così..." Aprì velocemente la porta e afferrò per un braccio il ragazzo.
"... almeno non dovrò sentire le tue lagne" Lo strattonò bruscamente facendolo uscire dalla cella.
"Che stai facendo!" Chiese Tate.
Ray non rispose, si limitò a lanciargli un'occhiata, lo caricò sulle spalle e velocemente lo portò alla sala del trono facendolo inginocchiare davanti ai due troni, dove si trovavano il Re e la principessa.
"Vostra maestà" Si inchinò con eleganza il vampiro.
"Ecco il beta da voi richiesto" Disse rialzandosi.
"Grazie mille, Ray, ora puoi andare" Lo ringraziò il Re.
"Credo in questo momento tu sia molto confuso e ti starai chiedendo come mai tu sia qui..." Iniziò a parlare Diarlock, in piedi vicino al Re.
"La verità è tu hai qualcosa che appartiene alla principessa e devi assolutamente restituirgliela"Disse senza giri di parole.
"Che vuoi dire?"Chiese Tate confuso.
"Vedi, circa sedici anni fa, una domestica che serviva il castello rimase incinta e per questo ella scappò dal castello..."Disse il Re
"Perchè?"Chiese ancora Tate.
"Quella domestica in realtà era un licantropo, si era piegata al nostro volere pur di ricevere un tetto sulla testa e del buon cibo, ovviamente tutto questo le venne dato ma stando a delle condizioni.
Gli proposi di diventare una domestica e lei accettò, era davvero una brava donna effettivamente"Una leggera risata interruppe il discorso del Re.
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moonlight
Werewolf𝐂 𝐎 𝐌 𝐏 𝐋 𝐄 𝐓 𝐀 (non revisionata) Nel vasto regno della natura, molte specie animali coesistono con il loro nemico naturale. Tuttavia, se spostiamo lo sguardo verso il mondo soprannaturale, i primi avversari che vengono in mente sono i vampi...