Fidanzato

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Mentre Alice era impegnata nell'organizzazione del mio matrimonio con Bella io ero affacciato alla vetrata della mia camera e guardavo fuori perso nei miei ricordi, lei era uscita di casa per delle commissioni, da quando le avevo noleggiato la Mercedes Guardian lei aveva iniziato a limitare le sue uscite in città allo stretto necessario, sapevo che non era necessario ma avevo bisogno di saperla al sicuro, lei era troppo fragile, troppo preziosa e doveva essere protetta, per convincerla mi era bastato manomettere il suo pick-up due settimane dopo averle estorto la promessa che le avrei scelto un nuovo veicolo solo se il vecchio si fosse rotto, il ricordo mi ha fatto scoppiare in una risata fragorosa.
Mia madre sentendomi ridere scelse di entrata in camera mia per chiedermi cosa ci fosse di così divertente, io la guardai e le risposi <<Nulla stavo solo pensando a Bella >> lei mi sorrise felice per me, <<tutto pronto per il matrimonio? >> pensò, ed io risposi con un <<grazie mamma,biglietti fatti e tutto pronto sono solo preoccupato per lei, mia madre mi si avvicino e mi mise un dito sul labbro <<andrà tutto bene io mi fido di te>> e con queste parole se ne andò lasciandomi nuovamente solo con i miei pensieri.
Dopo aver stretto l'accordo con Bella sono subito corso a parlarne con mio padre che mi aveva subito tranquillizzato, avvertendomi di non prendere le cose alla leggerà perché l'eccesso di sicurezza mi avrebbe potuto giocare un brutto scherzo, ma questo non sarebbe stato il mio caso perché io sono sempre stato un vampiro molto attento e con la testa sulle spalle.
Tornai alla finestra mi ritrovai nuovamente perso nei miei ricordi, non dimenticherò mai il giorno in cui abbiamo annunciato a suo padre che a breve ci saremmo sposati.
sembra un giorno come gli altri Charlie stava tornando a casa, i suoi pensieri per quel poco che riuscivo a percepire apparivano sereni, appena Bella aveva sentito il rumore dell'auto della polizia e aveva subito cercato di nascondere l'anello sotto il tavolo ma io non volevo che lo facesse perché volevo che il mondo intero sapesse che lei era solo mia!<<smettila di agitarti Bella per favore cerca di ricordare che non sei qui per confessare un omicidio >> le dissi , vederla così mi faceva male, sapevo perché reagiva così, per lei il matrimonio era una cosa che non aveva nulla a che fare con l'amore ma per me era diverso, ai miei tempi avrei dovuto corteggiarla a lungo con fiori e passeggiate sorvegliate, ovviamente sapevo benissimo che i tempi erano cambiati, ma io ero così e questo tratto di me non è mai cambiato.
<<facile dirlo per te>>rispose imbronciata come una bambina piccola, la sua espressione mi fece ridere, suo padre scese dalla macchina, attraverso il vialetto e apri la porta ed entro dentro casa, lei sbianco e con la gamba inizio ad avere una specie di tic nervoso, <<calmati Bella >> le sussurrai all'orecchio sperando di riuscire a calmare il suo stato d'animo, era così agitata che avevo quasi paura che il suo cuore schizzasse fuori dal suo petto.
<<ciao Charlie >> gli dissi con la gioia dipinta sul volto, Charlie ci vide seduti ed io feci finta di non notare la sua smorfia che gli veniva ogni volta che mi vedeva insieme a sua figlia, non potevo dargli torto, <<ma questo qui non ce l'ha una casa?>> pensó <<ciao ragazzi come va?>> si avvicina ancora di più a noi <<abbiamo una cosa da dirti>> risposi felice <<buone notizie>> Bella sembrava sempre più agitata <<papà siediti >>Charlie alzo un sopracciglio e la fisso per qualche secondo poi si avvicinò alla sua poltrona reclinabile <<qualcosa non va, sento che mi nascondono qualcosa, lei è così agitata, se le ha fatto qualcosa... >> Non riuscivo più a capire il senso dei suoi pensieri.
<<tutto ok >> disse lei tutto d'un fiato, quelle poche parole mi facevano male, sapevo come la pensava Bella sul matrimonio ma il nostro sarebbe stato diverso da quello dei suoi genitori, non ricordavo molto della mia vita da umano ma non dimenticherò mai l'amore che c'era a casa dei miei, mia madre era bellissima e mio padre la ricopriva sempre di attenzioni, diceva sempre che lei era la cosa più bella che gli fosse capitata, << certo che sì bella certo che sì se tutto va così alla grande perché sei sudata fradicia?>>
<< non sto sudando>>menti malissimo, infatti, nessuno le credette.
Lui la guardava mentre lei si stringeva a me con gli occhi di Charlie addosso con i suoi pensieri che prendevano un corso che la realtà non si sarebbe mai potuto concretizzare, nulla al mondo mi avrebbe reso più felice di avere un figlio da lei, ma la mia natura non me lo permetteva <<sei incinta >>esplose Charlie dando voce ai suoi pensieri, ma benché la domanda fosse chiaramente indirizzata a lei in realtà stava pensando e guardando me. <<no certo che no>> disse lei con aria nervosa, Charlie guardo attentamente Bella <<mia figlia non è una bugiarda, quando prova a mentire lo capisco subito perché c'è l'ha scritto sul viso>> pensò <<scusa >> <<scuse accettate>> Bella non sapeva cosa fare e soprattutto cosa dire così decisi di intervenire io <<c'è che mi rendo conto di aver affrontato la questione nel modo sbagliato, secondo la tradizione avrei dovuto chiedere a te per primo e non voglio mancarti di rispetto ma dal momento che Bella ha già detto di sì non voglio sminuire il valore della tua scelta anziché chiederti la sua mano chiederò la tua benedizione, ci sposiamo Charlie, l'amo più di ogni cosa al mondo, più della mia stessa vita e grazie a chi sa quale miracolo lei mi ricambia in tutto ci darai la tua benedizione?>> lui resta fermo per alcuni minuti sembra sereno ma in realtà nella sua mente ci sono migliaia di pensieri, il suo volto inizio a cambiare vari colori Bella sembrava in ansia io posai la mia mano su quella di Bella e poi le sussurrai <<aspetta un minuto>> ascoltando i suoi pensieri mi venne quasi da ridere, <<tutto sommato non sono così sorpreso >> Brontolo Charlie <<sapevo che prima o poi avrei dovuto fare i conti con qualcosa del genere, se ne siete sicuri>> domando Charlie guardando sua figlia "di Edward sono sicura al 100% >>risponde lei senza esitare, anche se conoscevo bene i suoi sentimenti per me sentirglielo dire mi rendeva felice <<ma perché sposarsi ?>> il suo pensiero si focalizzo nuovamente su una possibile gravidanza, Bella mi guardava con uno sguardo che diceva <<te lo avevo detto io che sarebbero tutti giunti alla stessa conclusione>> andremo a Dartmouth insieme ed ecco ci terrei a fare le cose per bene fa parte della mia educazione>> mi concentrai sulla voce mentale di Charlie poi lui si aprì in un sorriso <<non voglio essere io a distruggere i suoi sogni, sorrise sotto i buffi <<ok perfetto sposati libera però>> <<però cosa>>chiese lei in evidente stato di preoccupazione <<però devi dirlo tu a tua madre,io non ne farò parola con Reneé e tutta tua>> e poi scoppio a ridere, pensava davvero di aver trovato la giusta scappatoia, ma io conoscevo bene la mente di sua madre, sapevo esattamente cosa pensava lei di me e della mia relazione con sua figlia e questo mi rendeva molto più che tranquillo.
Visto che Alice non mi aveva assegnato alcun incarico perché voleva che mi rilassassi prima del matrimonio decisi di fare una passeggiata nella foresta, mi sono sempre chiesto come sarebbe andate le cose se avessi presentato la mia bella ai miei genitori ma l'immagine era sfuocata e incompleta perché i miei ricordi umani si sono quasi del tutto persi e questo mi addolorava perché stavo per condannare colei che amo allo stesso mio turbamento, volevo davvero costringerla ad un eternità di tenebra? la mia mente baleno al mio primo ricordo da neonato ma io ero avvantaggiato rispetto a lei, i miei non c'erano più ed io non stavo rinunciando a niente, lei invece stava per rinunciare al suo futuro, ad avere figli nipoti in cambio di una vita piena di rimpianti, forse aveva ragione Rosalie a credere che Bella non fosse matura abbastanza per prendere una decisione come quella così a cuor leggero, ma io non potevo continuare così perché di questo passo sarei impazzito, dovevo vederla, così mi diressi verso casa sua, poiché lei è sempre stata l'unica in grado di placare i miei attacchi di panico.

Breaking dawn secondo Edward Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora