tic tac tic tac

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Ero in cucina a preparare la colazione a Bella quando Seth mi si avvicina << Edward come stai?>>
<<Come vuoi che stia? Non ce la faccio a vederla così, non riesco nemmeno a starle vicino come dovrei, non accetto la sua scelta di sacrificarsi per quella cosa>>
<< in salute e in malattia>> mi ricordo lui con voce triste, aveva ragione, mi stavo comportando male per l'ennesima volta, avevo giurato davanti a Dio che le sarei rimasto accanto e invece la stavo lasciando sola.
<<adesso ci si era messo anche Sam con il branco a peggiorare la situazione>>
<< a proposito perché dopo il nostro avvertimento non avete preso Bella per portarla in un luogo sicuro?>>
<<ci abbiamo pensato ma non ci e stato possibile perché Bella era ed è troppo debole per essere portata via, inoltre qui mio padre ha tutti i macchinari e le credenziali per procurarsi il sangue per nutrirla>>
Porsi a Seth un piatto di uova e bacon e lui si complimento per la mia cucina, quando noto che Bella aveva freddo si sedette accanto a lei posando una mano sulla sua spalla e con l'altra continuò a mangiare.
Io mi avvicinai a loro, questo contatto non mi dava fastidio perché nella mente di Seth leggevo solo affetto fraterno, << durante la notte prima che tu arrivassi, quella cosa le aveva rotto un altra costola, mio padre gliela ha fasciata e Rosalie si è limitata a blaterare qualcosa sul fatto che anche i bambini umani rompono le costole>>
Lui mi guardo scettico pensando << forse nei libri horror>> io sorrisi al suo commento, in effetti aveva ragione, pur di far apparire le cose normali si inventava di tutto.
Sentiamo squillare il telefono ma nessuno rispondeva <<Non usate rispondere al telefono voi vampiri ?>>
<< E Charlie>> risposi privo di emozione << Bella parla con lui quasi ogni giorno, gli ha detto che sta mele ma che si sta riprendendo>> io ero contrario a questa falsa perché anche se fosse riuscita a sopravvivere, cosa di cui dubitavo, avremmo comunque dovuto inscenare il suo funerale e questo lo avrebbe fatto soffrire ancora di più.
<< perche>>
<< questa è una decisione di Bella e in questo momento non me la sento di costringerla a fare niente>>
Poco dopo anche Jacob si svegliò e insieme partirono per andare in ricognizione.
Bella e Rosalie erano in bagno, io ero rimasto sul divano con la testa fra le gambe accanto a mia madre Esme, l'immagine di Bella scheletrico e deforme mi si era stampata nel cervello, appena Jacob entro in casa mia come fosse il padrone, cerco subito mia moglie con lo sguardo ed io lo rassicura i che stava bene, beh diciamo che non era peggiorata.
<<meraviglioso>> borbotto Rosalie. Jacob si volto e la vide sbucare da un corridoio mezzo nascosto dalle scale. Teneva la mia Bella fra le braccia e si rivolse a lui << mi pareva di aver sentito un cattivo odore>>
Quando vidi il sorriso che mia moglie rivolgeva al suo amico mi sentii morire, perché a me non sorrideva più così da un bel Po, non era giusto, anzi era sbagliato.
<<Jacob, sei venuto>>
<<Ciao Bells>>
Io ed Esme ci alzammo. Rosalie aiuto Bella a stendersi che impallidi trattenendo il fiato, quasi fosse intenzionata a non emettere alcun suono.
Io le posai una mano sulla fronte, poi sul collo, stavo cercando di capire come stava, se aveva la febbre senza farmene accorgere.
<<Hai freddo?>> mormorai
<<sto bene>>
<<Bella hai sentito cos'ha detto Carlisle, non devi minimizzare. Non ci aiuta a prenderci cura di voi>>
<<Okay. Ho un Po freddo. Edward, mi passeresti quella coperta?>>
Jacob alzò gli occhi al cielo <<Sbaglio o è il motivo per cui sono qui?>>
<<Sei appena arrivato, dopo aver corso tutto il giorno, immagino. Perciò riposati un attimo. Probabilmente mi scaldero nel giro di niente>>
Jacob si stese per terra, preoccupato di come toccarla senza ferirla, le mise una mano sul braccio e l'altra sul viso, anche in questo momento ero geloso di lui.
<<Grazie, Jake>> disse e la sentii rabbrividire.
<<Gia>> rispose Jake
Io ero seduto accanto al bracciolo del divano accanto ai piedi di Bella. Non riuscivo a smettere di guardarla.
<<Rosalie, perché non vai a prendere qualcosa da mangiare per Jacob?>> suggerì Alice
<<Perché non va a mangiarsi la carcassa di qualche bestia>> penso Rosalie
<<Grazie, Alice, ma non credo di voler mangiare qualcosa in cui ha sputato la bionda. Scommetto che il mio organismo non reagirebbe bene al veleno>> rispose Jake
<<Rosalie non metterebbe mai Esme in imbarazzo, dando prova di una tale mancanza di ospitalità>>
<<certo che no>> rispose Rose, si alzò e andò in cucina, stava pensando di trasformare una zuppiera in una ciotola per cani
<<Se lo avvelena me lo dici, vero?>> mi chiese Jake
<<si>> gli promisi sicuro che lei non lo avrebbe avvelenato
I due cominciano a battibeccare come cane e gatto, certo che Jacob dovrebbe aggiornare il suo repertorio, al giorno d'oggi le battute sulle bionde non fanno più ridere nessuno, sono solo degradanti.
Jacob cominciava a chiedersi quanto tempo rimanesse da vivere a Bella, questo pensiero mi portava ad affrontare la dura realtà, presto l'avrei persa e non ci sarebbe stato più un per sempre felici e contenti per noi.
Appena Bella si addormenta io e Jacob parliamo della situazione di Charlie, in effetti anche io come lui trovo che sia sbagliato illudere un padre facendoli credere che la figlia sta meglio, ma non cera nulla che io potessi fare per farla ragionare senza farla soffrire, lui mi vedeva debole e forse aveva ragione.
Ho spiegato a Jacob che secondo le ricerche fatte, i bambini nascevano squarciato il ventre della madre a morsi e che .... nessuna era mai sopravvissuta, quando Rosalie ha commentato che il piccolo sarebbe stato bene non riuscì ad ascoltare altro, la mia mente era piena di rabbia.
Bella si sveglia a causa dei continui battibecchi tra Rosalie e Jacob quando viene travolta da un dolore così forte da causare delle convulsioni in tutto il corpo, mio padre accorse subito, odiavo quella cosa, il modo in cui mia moglie lo considerava mi mandava in bestia.
Bella aveva detto che secondo lei, la cosa che portava in grembo somigliava a Jacob e questo portò me e Carlisle a riflettere sulle similitudini genetiche che loro avevano in comune, magari era per questo che Alice non poteva vedere nessuno dei due.

Breaking dawn secondo Edward Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora