The Hybrid|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ

Capitolo 17

Taehyung non era mai stato una persona paziente. Era curioso, ostinato ed una testa calda e questi suoi 'difetti' lo avevano accompagnato per tutta la sua infanzia – e nell'orfanotrofio aveva potuto sperimentare quanto queste sue caratteristiche avessero potuto metterlo nei guai – e sia durante la sua adolescenza che tutt'ora stava vivendo.

Quindi, quando spostò lo sguardo per constatare che le due del mattino fossero appena scattate, iniziò a mordicchiarsi le labbra per il nervosismo ed allo stesso tempo cercò di calmarsi. L'ultima cosa che voleva in quel momento era che Namjoon percepisse la sua agitazione dovuta alla sua fuga notturna con il suo complice Yoongi, che era da ore non si faceva vedere. Gli aveva detto che sarebbe passato a prenderlo quando il buio sarebbe calato e lui, insieme a tutti gli altri vampiri, diventavano padroni di quell'oscurità.

Il pensiero che avesse cambiato idea o che lo avesse preso in giro gli sfiorò per un momento i pensieri ma si rifiutava di credere che il vampiro avesse infranto la promessa che gli aveva fatto. D'altronde gli era stato utile quando, per forza di cose, gli aveva procurato quell'incontro con Jimin.

Di Irene non aveva avuto bisogno nemmeno di porsi il dubbio che avesse potuto spifferare qualcosa al leader, tanto che Taehyung sapeva non gli andasse a genio. Forse per lei quella era un'occasione per toglierselo dai piedi... in qualunque caso a Taehyung non sarebbe realmente importato. Ciò di cui gli importava realmente era là fuori e probabilmente in quell'esatto momento stava sopportando le pene dell'inferno.

Guardò la porta – che si era premurato di chiudere a chiave, nel caso in cui Namjoon avesse voluto entrare – e poi ripuntò lo sguardo sulla finestra dove adesso la figura del vampiro si trovava sul davanzale con un'espressione indecifrabile ed il dito puntato sulle labbra ad indicargli di fare silenzio. Quasi gli sembrò di scorgere del sangue secco su quella mano ma non si soffermò troppo su quel dettaglio ed al contrario provò ad avvicinarsi al corvino con passo felpato per non attrarre l'attenzione del capobranco.

«Sei in ritardo.» puntualizzò quando dopo un attimo di esitazione afferrò la mano fredda e pallida del vampiro, che con una delicatezza non credeva potesse appartenergli, lo aiutò ad accovacciarsi nella sua stessa posizione sul davanzale della finestra, rispondendo con un semplice «Un piccolo contrattempo.» prima che la loro attenzione venisse attratta da dei passi pesanti ed il bussare insistente dietro la porta della sua stanza.

«Taehyung.» la voce di Namjoon si espanse «Taehyung esci.» la sua insistenza gli fece capire subito che l'odore del vampiro non doveva essere passato oltre al fiuto sopraffino del licantropo. Non si fece intimorire però ed al contrario si girò per guardare il volto pallido di Yoongi, reso ancora più latteo dalla luce bianca della luna sopra di loro, prima che tramite le loro mani ancora unite non lo spinse verso il basso facendolo cadere verso il terreno foglioso sotto di loro.

Trattenne un urlo e chiuse gli occhi d'istino prima di sentire il forte impatto del suo stomaco contro qualcosa di spigoloso e duro, prima di aprire gli occhi per rendersi conto che Yoongi lo avesse afferrato al volo e poter guardare per una frazione di secondo l'interno della sua stanza – tramite la finestra sempre più lontana – dove un Namjoon aveva fatto il suo ingresso forzando la serratura seguito a ruota dai due gemellini che lo videro allontanarsi insieme al vampiro.

Non seppe precisamente quanto tempo ci misero o se Yoongi avesse corso o camminato per quanto tranquillo gli fosse sembrato una volta essersi fermato. Fu di fatto però che, non appena mise i piedi di per terra, proprio sul marciapiede di fronte l'entrata di casa sua, sentì il bisogno di sedersi per stabilizzarsi.

«Da qui non posso più entrare.» lo riportò alla realtà il vampiro guardando gli interni bui della casa, per poi aggiungere «Nessuno potrà farlo.» che non fece altro che creargli una smorfia sulle labbra.