lettera da George a Tori (divergent)

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Cara sorellona,

Ti scrivo per dirti che non sono morto, sono vivo e vegeto.

Mi scuso se non te l'ho mai detto, se in tutti questi anni non ho mai cercato di contattarti, ma gli ordini dall'alto erano chiari: MAI mettersi in contatto con gli abitanti di Chicago, pena: L'espulzione dal centro di controllo e trasferimento in un'altra città sperimentale; ed io non potevo permettermelo, non potevo lasciare Amar.

Emm... si,  è anche di questo che ti volevo parlare, mi sono messo ufficialmente insieme ad Amar, l'addestratore degli intrepidi.

È così dolce e forte allo stesso tempo, riesce a calmarmi guardandomi con quei suoi occhi *-*.

Comunque, com'è stare lassu?  Ci si diverte? Quattro mi ha chiesto se ti potevo chiedere di salutargli Tris .

Mi manchi tanto, anche se da cosa ti ho scritto non sembrerebbe .

Con affetto,

George

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