-III-

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-Tesoro è pronto il pranzo, alza quel culo- apro gli occhi è d'avanti a me c'è ovviamente mamma

-cinque minuti- mi giro e richiudo gli occhi

-ah si? la metti così?- nemmeno il tempo di girarmi che mamma inizia a farmi il solletico

-Ma-mamma pe-per favore- a momenti smetto di respirare, mi alzo e rivolgo un bel dito medio verso la donnaccia difronte a me

-ti ringrazio luce dei miei occhi- le sorrido e ci avviamo verso la cucina, mi siedo difronte a mamma mentre a capo tavola c'è Josh, però non vedo Zoe

-dov'è Zoe?- attiro l'attenzione della coppia

-è andata a casa, torna qui domattina- ah mi dispiace vado d'amore e d'accordo con lei

-tesoro potresti andare a chiamare Cole?- vedo gli occhi di mamma diventare due fessure

-dov'è la sua camera?- mi alzo e comincio a salire

-difronte alla tua- ah perfetto, devo avercelo anche difronte con la camera, mi avvicino e sento il cuore accelerare improvvisamente, prendo un respiro e busso, da quando mi agito così facilmente?

-si?- apro la porta e lo trovo buttato sul letto completamente disfatto, con telefono in mano, la sua camera è leggermente disordinata, vedo che ha anche una libreria, la sua scrivania ha giusto un paio di cartacce buttate lì, lui diversamente da me ha un armadio nero che gli prende tutto l'angolo della camera; i miei occhi ritornano su di lui che mi sta fissando

-è pronto il pranzo- mi giro e mentre sto per uscire lo sento dire qualcosa

-culona- asp- che cosa?!

-che hai detto scusa?- fa finta di tossire

-culona- posso soffocarlo? ditemi di si vi prego

-cazzone- vedo che cambia espressione e non è tanto positiva

-che hai detto?- si sta alzando dal letto, faccio le stesse cose che ha fatto lui prima con me, tossisco per finta

-cazzone- metto il turbo e corro giù in cucina, mi siedo e sfodero un sorriso smagliante, vedo Cole che si dirige verso di me, oddio ora mi uccide, ed invece no signori, si sta sedendo proprio qui accanto

-sto morendo di fame- esordisce il ragazzo seduto di fianco

-oh caro, mangia pure- fulmino mamma con gli occhi, ma lei è come se non si fosse accorta di nulla

-è successo qualcosa sopra?- Josh ci guarda attento

-no- diciamo all'unisono io e Cole, ma poi sento un dolore alla gamba, mi accorgo solo ora che quel cazzone mi ha tirato un calcio nello stinco, ed io ricambio con più cattiveria, tanto che lo sento gemere, ridacchio e comincio a mangiare

-che avete fatto prima?- domando a mamma

- ah nulla di che , Josh mi ha fatto vedere il posto, perché non vai a farti un giro nel pomeriggio?-

- non lo so, non ho voglia, anche se dovrei prendere qualcosa di nuovo da indossare-

-in caso, dopo ti lascio la carta sul comodino della tua stanza-

-devi uscire?- nel mentre bevo un bicchiere d'acqua

-io e Josh dobbiamo andare a berci un caffè con degli amici- interessante, quindi presumo di avere casa tutta per me, ciò significa, guardarmi un film buttata sul divano senza problemi, finiamo di pranzare e vado dritta in camera mia, per ascoltare un po' di musica, nel mentre che disegno, sento aprire la porta ma non mi giro, perché penso che sia mia madre, ma in realtà ci casco di nuovo , e vedo il cazzone appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate e aria di sfida

-cosa ti porta qui, cazzone?-

-sappi zuccherino che non finisce qui, non di certo- lo guardo e alzo un sopracciglio

-questa dovrebbe essere una minaccia?- incrocio le braccia al petto

-prendilo più come un avviso, culona- dire che è insopportabile, sarebbe una stupidaggine, dato che è molto peggio, peggio di quel che mi aspettavo, sospiro

-va bene, ora se vuoi scusarmi sono impegnata, potresti che ne so, girare i tacchi e uscire?- mi alzo e mi avvicino, per accompagnarlo fuori, ma inaspettatamente mi prende il polso, quasi sobbalzo al tocco della sua mano, non fraintendetemi, sobbalzo dalla sorpresa, non perché sono tutta un calore e non vedo l'ora di farmi sbattere al muro

-ma che fai? sei scemo?- a sto punto mi prende anche l'altro chiude la porta col piede e mi butta sul letto

-cazzone, calma gli ormoni, non sono ancora la bambola gonfiabile di nessuno- vedo che avvicina il suo volto, ma io decido intelligentemente di fare finta di assecondarlo, per poi tirargli un bel morso sul collo

-ma che cazzo fai?- si alza di scatto e mi guarda male

-cosa faccio io? santo piripillo, mi hai buttata sul letto e a momenti mi baciavi, sei tu il deficiente della situazione- rimango seduta sul letto ad osservarlo

-chi ti ha detto che ti avrei baciato- beh beh beh ora no so che dirgli

-mi hai fatto intendere che volevi farlo, ecco perché ti ho morso- posso solo difendermi, ride e va via lasciandomi lì come la cretina, ma serio è proprio stupido. Sarà passata un'oretta, ed insieme anche la voglia di disegnare, prendo il telefono, e vedo che sono le quattro, presumo che mamma si già uscita, e dato che oggi non ho voglia (stranamente) di rimanere buttata sul letto, dedico di andarmi a fare un doccia per poi uscire e svuotare tutta la carta di mamma, prendo l'accappatoio e mi dirigo verso la doccia, mi lavo velocemente, per poi correre in camera solo con l'accappatoio dato che mi sono dimenticata il cambio, chiudo a chiave la porta (non si sa mai) e vado nella cabina armadio, prendo un jeans nero, e un top del medesimo colore, decido di spezzare così mi metto le air force 1, dato che fa caldino non ho voglia di mettermi l'eyeliner, così mi metto mascara e gloss di cui io sono follemente innamorata, ripongo tutto in borsa, occhiali da sole e si va a fare shopping, scendo le scale e nel mentre che mi dirigo verso la porta

-dove vai culona?- vedo Cole appoggiato con i gomiti sul bancone, col telefono tra le mani

-lo sai?-

-cosa?-

-chi si fa i cazzacci suoi campa cent'anni- mi giro e me ne vado chiudendo la porta alle mie spalle.

Miss.sfigataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora