Capitolo 4

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Ovunque

I guardiani della galassia si trovavano a Ovunque. O almeno una parte di loro. Dopo il ritrovamento di Thor, infatti, la squadra si era divisa: una parte era andata con Thor a cercare un'arma abbastanza potente da contenere i suoi poteri, cosa che faceva piacere a Peter Quill che si sentiva abbastanza sminuito dalla figura del Dio; l'altra parte, loro, erano andati a Ovunque, sotto ordine del Dio, a cercare la Gemma della Realtà.

I quattro guardiani sbarcarono sul pianeta, e si diressero verso la stanza del Collezionista. Dopo essersi nascosti dietro alcune macerie, poterono chiaramente vedere la figura di Thanos che minacciava il Collezionista.

-"Io non ce l'ho" Disse il Collezionista spaventato.
-"Tutti nella galassia sanno che venderesti tuo fratello se pensassi che aggiungerebbe il minimo gingillo alla tua patetica collezione" Rispose il Titano non credendogli.
Poter Quill si fermò, alzando il pugno in modo da far fermare gli altri, che però lo ignorarono continuando a camminare.
-"So che hai la Pietra della Realtà, Tivan. Darla a me ti risparmierà molta sofferenza" Continuò a parlare Thanos, mettendo un piede sul petto del Collezionista e premendo.
-"Te l'ho detto. L'ho venduto.Perché dovrei mentire?"
-"Immagino sia come respirare per te"
-"Come se fosse un suicidio" Rispose il Collezionista a fatica.
-"Quindi capisci. Nemmeno tu rinunceresti a qualcosa di così prezioso" Disse il Titano con voce ovvia.
-"Non sapevo cosa fosse"
-"Allora sei più stupido di quanto pensassi. Ultima possibilità, ciarlatano. Dov'è la Pietra?" Continuò a chiedere il Titano iniziando a perdere la pazienza.
-"Oggi..." Iniziò a sussurrare Drax. "Pagherà per la morte di mia moglie e mia figlia" Continuò estraendo un pugnale dal fodero della gamba.
-"Drax, Drax! Non ancora, non ancora" Cercò di fermarlo Quill. Drax lo guardò per un attimo squadrandolo, poi lo superò dirigendosi verso Thanos.
-"Drax, Drax, Drax. Non ha ancora la Pietra. La prendiamo, e poi possiamo fermarlo. Prima dobbiamo prendere la Pietra. Sì" Lo fermò nuovamente Quill, cercando di farlo ragionare.
-"No. No. Per Ovette. Per Camaria" Rispose Drax ormai accecato dalla rabbia e dalla voglia di vendetta. I due allora si misero a lottare, fino all'arrivo di Mantis, che mettendo le mani sulle tempie a Drax, lo fece addormentare. Il suo corpo cadde a penso morto sul pavimento, causando un forte rumore.
Thanos si girò verso l'origine del suono, e prima di dirigersi in quella direzione, prese il Collezionista gettandolo in un contenitore.
-"Okay. Gamora, Mantis, voi andate a destra. Io..." Non riuscì a finire la frase che Gamora si diresse verso Thanos.
Gamora saltò su Thanos da una pila di scatole, muovendo la sua spada contro di lui. Cercò di attaccarlo, ma il Titano come se già sapesse le sue mosse alla perfezione, riuscì ad afferrare la spada spezzandola. Gamora però non si diede per vinta, e pugnalò alla gola la restante metà della spada. La sua mascella inferiore si abbassò e lui stesso emise un gemito rauco, prima di venire pugnalato al petto con il pugnale rosso-ingioiellato, che aveva regalato alla ragazza la prima volta che la aveva trovata sul suo pianeta.

-"Perché? Perché? Figlia..." Disse Thanos cadendo. Le porse la mano, mentre il sangue sgorgava dalla ferita sul collo. Gamora solo in quel momento crollò, iniziando a singhiozzare.
-"È stato veloce" Disse Quill uscendo allo scoperto, mentre il Collezionista in sottofondo batteva le mani.
-"È tristezza che sento in te, figlia? Nel mio cuore, sapevo che ti importava ancora" La voce di Thanos si fece spazio nella stanza come se fosse un'eco, mentre lo scenario intorno a loro cambiò radicalmente. Fuoco e macerie erano sparse per tutta la stanza e il Collezionista e il corpo del Titano, sparirono.
-"Ma si sa sempre per certo. La realtà è spesso deludente" Disse Thanos apparendo davanti a loro vivo e vegeto. "Cioè, lo era. E ora... La realtà può essere quello che voglio" Comtinuò a parlare, mostrando la Gemma della Realtà posizionata nel Guanto dell'Infinito.
-"Sapevi che sarei venuta" Disse Gamora guardandolo. Le sue guance verdi ancora bagnate dalle lacrime, ma i suoi occhi adesso esprimevano tutt'altro che tristezza.
-"Ci contavo. C'è qualcosa di cui dobbiamo parlare"
Gamora prese la metà della spada che prima era caduta, ma non riuscì a fare niente, che Thanos la prese per la parte posteriore del collo mettendola di fronte a se, facendo gridare la ragazza.
-"Thanos!" Si sentì Drax gridare con rabbia. Ma prima che potesse fare qualcosa, lui è Mantis vennero colpiti da un'impulso della Gemma della Realtà, che li trasformò uno in una pila di cubi, e l'altra in una versione di nastri di se stessa.
-"Lasciala andare!" Disse Peter entrando nella stanza, con il suo blaster puntato verso il nemico.
-"Peter..." Sussurrò Gamora guardandolo.
-"Ti avevo detto di andare a destra"
-"Ora? Sul serio?" Disse Gamora sconcertata.
-"Lasciala andare. O ti faccio saltare quella cazzo di testa" Gridò Peter.
-"Peter... non lui" Disse Gamora guardandolo. Quest'ultimo la guardò, esitante. "Hai promesso! Hai promesso..." Continuò la ragazza.
-"Oh, figlia. Ti aspetti troppo da lui. L'ha chiesto, non è vero? Fallo e basta" Disse Thanos guardando Quill. Vedendo però che quest'ultimo non si muoveva, prese la figlia, spingendola vedo la pistola.
-"Ti avevo detto di andare a destra" Disse Quill con voce sofferente.
-"Ti amo, più di ogni altra cosa" Disse in risposta Gamora, mentre le lacrime iniziarono a scendere.
-"Anch'io ti amo" Rispose Quill anche lui piangente, prima di asciugarsi le lacrime in fretta e premere il grilletto. Dal blaster uscirono però delle bolle, facendo capire l'inganno del Titano.
-"Tu mi piaci molto" Disse Thanos sincero riferendosi a Peter, prima di teletrasportarsi con Gamora, lasciando da solo Quill, mentre Drax e Mantis si ricomponevano.

The kiss of Death 3- Marvel fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora