Harry capì la destinazione di Hermione non appena si lasciarono la Tana alle spalle.
Il vento gli accarezzava il volto e gli scompigliava i capelli. Doveva socchiudere gli occhi per via del vento, ma non intendeva lamentarsi della velocità.
«Dove stiamo andando?» chiese Ron, col tono abbastanza alto per farsi sentire.
«Ad Hogwarts.» rispose Hermione, come se fosse una cosa normale svegliarsi alle sette di mattino e volare fino alla scuola di magia.
«Per fare cosa?»
«Lo vedrete.»
Harry incrociò lo sguardo di Ron e alzò le spalle.
Dopo qualche altro miglio, Harry si affiancò ad Hermione. Non le era mai piaciuto volare.
«Perché non usiamo l'Espresso?» le domandò.
Hermione gli lanciò un'occhiata truce. «L'Espresso non è agibile.» rispose, e Harry ricordò che era stato colpito anch'esso.
Una seconda domanda gli venne spontanea - Perché non ci Smaterializzamo? - ma alla fine si trattenne. Hermione non era a suo agio sulla scopa, e non voleva darle altri motivi per una fattura.
Si fermarono tre volte durante il tragitto, e quando arrivarono nei pressi del castello Harry fu felice di potersi fermare. Ma poi i suoi occhi si posarono sul castello e distolse lo sguardo.
Il dolore era troppo forte.
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La ricostruzione di Hogwarts
FanfictionHogwarts. Il castello è andato distrutto. Molte vite innocenti sono andate perdute. Per Harry e i suoi compagni è giunto il momento di ricominciare. E il modo migliore per farlo è partire proprio dal castello. E allacciare nuove amicizie, che li ren...