Capitolo 2

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Gennaio 2022

Un mese.

È passato un mese da quando Ayla e Christian non si rivolgono la parola. Nemmeno gli auguri di Natale.

Un mese che Ayla ha passato chiusa in casa, sola con sé stessa, nel suo letto al caldo con le coperte che le formavano una corazza attorno al corpo e al cuore.

Chiara nel frattempo era in Italia per organizzare alcune cose con la redazione di Sky in vista della nuova stagione ma i suoi pensieri continuavano ad andare all'amica.

Il cellulare della giornalista è sulla scrivania ed emette una vibrazione quando la sorella di Ayla risponde al messaggio mandato poco fa.

Alice
È a letto da giorni, se si alza è solo per andare ad allenarsi. Non mangia e rifiuta la compagnia di chiunque.
Ti prego, aiutami

Chiara
Cerco il primo volo, ti informo

Alice
Ti devo un favore, non la riconosco più...

Chiara
Se è vero ciò che ci ha detto, di amare Christian, posso solo minimamente immaginare come si senta

Alice
Hai ragione. Fammi sapere più tardi

Chiara si infila il cellulare in tasca e continua nella lettura di una dichiarazione di George Russell reduce dalla firma di un contratto triennale con Mercedes al posto di Valtteri Bottas.

Dopo essere arrivata a un punto accettabile della lunga pergamena del numero 63, Chiara si avventa su un'altra finestra e apre il sito della Ryanair.

Cerca il primo volo diretto a Hedensted, ma scopre che non esiste un volo diretto verso il paese natale di Ayla, dovrà effettuare uno scalo a Copenhagen e solo allora potrà raggiungere la cittadina.

Osserva gli innumerevoli orari e prenota uno degli ultimi posti sull'aereo che decolla il prima possibile, il suo lavoro per oggi è finito e la dichiarazione di George Russell non è indispensabile al momento.

Afferra la sua borsa, saluta alcuni dei suoi collaboratori e si dirige verso casa sua; il viaggio dalla redazione fino all'appartamento in cui vive è caratterizzato da un breve ma intenso tragitto in metropolitana.

Tra ragazzini che si credono dei grandi rapper, stranieri che strillano ai telefoni in lingue estranee e alcune anziane pettegole, ciò che salva Chiara da quella tortura psicologica sono le sue cuffiette e una grande dose dei Pinguini Tattici Nucleari.

Esattamente, quel piccolo gruppo bergamasco la rende felice e le fa dimenticare tutto quello che la circonda.

La giornata potrebbe concludersi tranquillamente, se non fosse per il fatto che proprio quel giorno ha dimenticato le cuffiette.

Quando se ne rende conto un bambino inizia a strillare chiedendo alla mamma delle caramelle, che prontamente gli vengono negate, e immediatamente anche un cane di grosse dimensioni prende ad abbaiare.

Con la testa appesantita, chiude gli occhi e si appoggia al finestrino dietro di lei; prende alcuni respiri e cerca di calmarsi, continuando a ripetere come un mantra tra poco sarò a casa.

Per lo meno su questo punto, l'italiana non aveva torto; prima che possa rendersene conto, la metropolitana ferma alla stazione del piccolo paesino in cui vive con la sua coinquilina e scende dall'inferno in terra.

ENVY||Callum IlottDove le storie prendono vita. Scoprilo ora