Ricordi (La Stronza)

5 1 0
                                    

Te lo ricordi quando...
La mia mano sulla tua spalla di crepe
Le nostre bocche... piene di sete
Raccontavano storie ancora segrete
Ora che siamo pesci nella stessa rete

Te lo ricordi quando...
Respiravo appena
Le nottate lunghe come la mia anima in pena
La paranoia a fare da dopocena
Mentre l'insoddisfazione allena
Io mi chiudevo ancor prima della quarantena
Perché son sempre stato lo stronzo che si aliena

Te lo ricordi quando...
Eravamo in due a passeggiare
Prima che nel nostro corso ci fossero lame
Ci siam cercati come fame
Per poi essere il prossimo da avvelenare
Ora che ogni ferita sembra cucita con il sale

Te lo ricordi quando...
Eravamo giù in cantina
La tua voce farfugliava per prima
La stessa che avrei chiamato "assassina"
Prima eravamo emozioni di una bambina...
Adesso facciamo il pieno d'odio e puzza di benzina...

Te lo ricordi quando...
Cercavi di uccidere la mia insicurezza
Adesso che resta? Se non l'astrattezza
La stessa mano che chiamavo "carezza"
È la stessa... che adesso mi avvezza...
È la stessa che adesso mi detesta...

Amore mio... amore mio...
So che sei pronta ad infierire
Ma non cercare fra la paglia... se non conosci il fienile
Le tue labbra erano stelle da benedire
Adesso risuonano come tombe in cui morire
Nel bel mezzo della sparatoria, chi sarà il prossimo a colpire?
Sicuro non il primo che inizierà a gioire...

Ma i ricordi fra cui scavo escono come vermi
Mi sento Walton e tu sei la mia Shelley
Io sono il mostro e tu la lady
Ma in tutto questo Blake, ti facevo da Londra che non vedi
Perché le ferite aperte restano incastrate come fedi...

E ti ricordi quando...
Due passeri innocui
Ci siam curati dei nostri nodi
Ora che i miei modi son gli stessi che odi
Ora che l'orgoglio fa da colosso di Rodi...

Ma resta tutto un ricordo...

Nilo Ha Ucciso CarlettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora