Capitolo 2

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Madeline Bloomer aveva undici anni e viveva all'indirizzo Auson numero 4 nel paesino di Spinner's End.

Madeline abitava con Percy e Adelaide Bloomer: essi erano i due babbani che, all'età di due anni, l'avevano adottata dopo averla trovata davanti alla porta di casa. La ragazza aveva sempre saputo di essere stata adottata. La giovane era totalmente diversa sia caratterialmente che fisicamente dai genitori adottivi.

Madeline era mora con i capelli lunghi che portava sempre sciolti sulle spalle e due grandi occhi neri. Aveva un carattere timido e riservato infatti nella scuola per babbani che frequentava aveva una sola amica il cui nome era Adison Mc Leon.

Percy era un uomo alto magro dai capelli corti di colore rosso e aveva un carattere molto rude. Percy non aveva un impiego fisso ma bensì faceva lavoretti santuari.

Adelaide Bloomer era la figlia di Nicholas e Mary Carson una ricca famiglia di imprenditori. Alla morte degli anziani genitori Adelaide divenne il nuovo capo della Carson Industry e ricevette una cospicua eredità con cui l'intera famiglia si manteneva. Adelaide era bellissima: era alta, bionda e aveva gli occhi azzurri, ma aveva un carattere davvero acido!

In paese si vociferava che Percy aveva sposato Adelaide solo per convenienza e più di una donna diceva di essere l'amante di Percy.

La ricerca di un nuovo amore da parte di Percy era dovuta anche al fatto che la coppia non era mai riuscita ad avere dei figli. Così quando trovarono la piccola Madeline davanti alla loro porta decisero di adottarla.

Purtroppo non tutti coloro che adottano un figlio sanno realmente essere dei buoni genitori e sicuramente i Bloomer non erano dei buoni genitori. A causa loro Madeline non ebbe un'infanzia felice.

<<Perché mi avete adottata se mi odiate?>> aveva chiesto Madeline che ormai era diventata una ragazza di undici anni.

<<Sta zitta brutta lurida bastarda tu ci dovresti essere grata sennò a quest'ora ti trovavi in un orfanotrofio>> aveva sputato Percy

Madeline era estremamente grata ai coniugi Bloomer ma non capiva a cosa era dovuto tanto astio nei suoi confronti.

La ragazza si sentiva schiava nella sua stessa casa. Infatti i coniugi Bloomer usavano Madeline come loro personale donna delle pulizie. La piccola, appena tornava da scuola, aveva a malapena il tempo di cambiarsi e mangiare un boccone in tutta fretta che doveva sistemare la casa solo una volta che aveva finito tutto ciò poteva mettersi a fare i compiti che le erano stati assegnati a scuola. Il più delle volte il suo studio iniziava la sera dopo cena e finiva a notte ormai inoltrata.

Le poche volte che riusciva ad andare a dormire relativamente presto e riusciva anche ad addormentarsi nella sua mente compariva la sagoma di un uomo avvolto da un mantello nero che affermava di essere suo padre e le diceva che la stava vegliando da lontano e aggiungeva che le voleva bene. Inizialmente Madeline penso fosse un sogno ma quando l' accaduto iniziò a ripetersi con frequenza la ragazza iniziò a spaventarsi, ma decise di non dire niente a nessuno per paura di essere presa per pazza.

Così quella notte quando l'uomo gli comparve nuovamente in sogno Madeline riuscì a comunicarci:

<<Tu affermi di essere il mio vero padre ma dimmi per quale motivo mi hai abbandonato?!>>

<<Piccola mia l'ho fatto per proteggerti non ho avuto altra scelta Non c'è un solo giorno che non senta la tua mancanza. Ti vedo crescere da lontano. Sei diventata una donna meravigliosa>> disse la voce

<<Seh vabbè... Dammi una prova che sei mio padre... e poi come mai riesco a comunicare in sogno con te?>> replicò Madeline adirata

<<Piccola mia è ancora presto per rincontrarci. Tu riesci a comunicare con me perché siamo imprentati è una dote innata che ha iniziato a manifestarsi a partire dall'età di due anni. E poi non dimenticare mai che tu sei una strega figlia mia.>> disse la voce prima di sparire.

Madeline si svegliò di soprassalto nel cuore della notte si alzò e andò a bere un bicchiere d'acqua poi tornò in camera ma passò il resto della notte sveglia.

La mattina dopo Adelaide la svegliò urlando quando Madeline scese al piano di sotto Adelaide le consegnò una lettera e le disse di andarsene perché loro non volevano mostri in casa. Madeline non capiva così guardò la lettera: a quel che sembrava essa proveniva dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e le comunicava che era stata ammessa come alunna e la invitava a prendere tutto il necessario.

Mentre lei leggeva la lettera Adelaide aveva preso le sue cose e le aveva buttate fuori di casa poi l'aveva costretta a mettersi la lettera in tasca per poi afferrarla per un braccio e buttare fuori anche lei.

Madeline era scioccata: allora il suo sogno era vero! Era veramente una strega! Ma adesso cosa avrebbe fatto? Dove sarebbe andata? Lei ormai era sola al mondo.   

La figlia segreta di Severus PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora