La storia di Nadine

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storia inventata da me.

Si può essere infelici a 20anni? Sì,si può se la tua famiglia è povera e ti ha costretto a essere in sposa a un uomo ricco.

Mi chiamo Nadine,ho 20 anni. Abitavo in una casa con i miei genitori e la mia sorellina,Alycia.

Un giorno,mio padre venne a casa e mi disse: sei stata venduta a un uomo,mi spiace ma è l’unico modo che abbiamo per proseguire la nostra vita,e non far finire male tua sorella.

Mi porse un contratto prematrimoniale. Io ero molto depressa.

Mia madre non voleva,ma mio padre aveva già messo tutto a posto.

Il contratto diceva:
‘’ sposerò la ragazza vergine di nome Nadine Parkison.
mi impegnerò a mantenerla, darle 500dollari alla settimana ( che potrà dare anche alla sua famiglia)

Potrò esserle infedele,ma lei dovrà essere devota solo a me.

Non potrà uscire di casa,se non per fare corsi specializzati nei suoi hobby.

Non uscirà la sera ,se non in mia compagnia.

Non potrò lavorare,ne guidare una macchina.

Potrà usare il pc,il cellulare, la tv, vedere film e dedicarsi al giardino e ai suoi hobby,purchè nelle mura di casa’’.

-sei matto papà?- dissiin lacrime.

-Lo so. Non sarà facile,ma 2000dollari al mese sono tanti! Nessuno assume una come te. – mi rinfacciò.

-Lo so.- non avevo trovato nessun lavoro,anche se l’avevo cercato ardentemente.

-La cerimonia sarà il prossimo mese. Domani andrai con tua madre e il tuo futuro marito a prendere l’abito da sposa.-

-lui com’è?- dissi.

-Gentile. Non è il ragazzo dei tuoi sogni,ma è ricco. Ha 37anni.-

-Come si chiama?-

-Peter.- mi disse,poi se ne andò.

Mi prepararono molto accuratamente,all’incontro con quell’uomo.

Mi fissò. Io fissai lui. Eravamo nel 2015 cazzo! Non avevo intenzione di comportarmi come nel 1800 e abbassare la testa.

Era abbastanza vecchio,mostrava più dei suoi 37 anni. Avev i capelli biondi quasi rasati,occhi nocciola,labbra sottili.

-Ciao. Piacere di conoscerti!- mi disse baciandomi la guancia.

-Ciao- risposi.

-Sei molto bella. Ti andrebbe di passeggiare,con me?-

Io presi la sua mano.

Mi pareva di aver per mano mio padre,o uno zio.

-Ti piacciono i fiori?-domandò.

-Si.- dissi.

-Alla cerimonia,ne ho ordinati molti.-

-mi piacciono nei campi,dove vivono. Non dove muoiono- dissi acida.

Lui si massaggiò il sopracciglio.

-Ok. Come pensi di prendere l’abito da sposa? Hai invitato delle amiche?- mi chiese.

-Posso invitare le mie amiche?- domandai.

-Naturalmente. Ti chiedo di essere molto rapida,però . ho bisogno del numero degli invitati al più presto. Ci sposeremo tra un mese! Ho chiesto la chiesa di saint gabine,l’hai mai visitata?- mi disse.

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