capitolo 2

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È venerdì mattina.
Mi sto dirigendo alla stazione della mia città per poter arrivare a Roma agli studi.
Saluto i miei genitori con un abbraccio forte e salgo sul treno.
Mi infilo le cuffiette ed entro nel mio mondo ripassando mentalmente la coreografia.
Amo con tutta me stessa ballare, vivo per la danza.
Talmente assorta nei miei pensieri non mi accorgo nemmeno di essere arrivata a destinazione.
Esco dal treno e percorro la stazione, prendo un taxi e arrivò agli studi di amici.
Sono grandi esattamente come mi immaginavo.
Ad accogliermi fuori c'è Mari.
"Cia T/n"
"Ciao Maria"
"Vieni con me"
Mi porta dentro e mi dice di aspettare finché non mi avrebbe chiamata.
Intanto la puntata inizia.
Tutti i ragazzi vanno a sedersi al loro banco.
"Questa settimana" inzia maria "la maestra Celentano ha voluto mettere in sfida Rosa con una ragazza che ha notato. Vieni pure T/N"
Entro in studio. Vengo accolta da un caloroso applauso che non capisco se mi rassicuri o mi metta ancora più ansia.
"Vuoi dire qualcosa prima di ballare?"
"Si vorrei ringraziare la maestra Celentano per questa grande opportunità"
La maestra Celentano mi sorride e mima un "figurati" con i gesti.
"Scendi anche tu Rosa"
La ragazza, bellissima, scende la gradinata e si siede sulla sieda di sfida parallela alla mia.
"Rosa parti tu"
Rosa si pone al centro e inzia a danzare.
"Lorella?"
"A me piace XHE ci posso fare"
"Veronica"
"Non e la più dotata ma nel suo se la cava"
"Ale"
"Sapete già il mio pensiero su Rosa ma se volete ve mi ripeto"
"No no va bene così, t/n inzia pure"
La musica parte e io inzio a a danzare, mi sento libera e finita la coreografia tutta l'ansia si era mutata in adrenalina.
"Lorella"
"Wow! Non saprei che altro dire"
"Veronica"
"Non ho parole, è stata davvero eccellente"
"Ale"
"Ho sempre ragione, lei si che ha talento"
Maria interpello il professore che ci avrebbe giudicate.
"Devo dire che nessuna delle tue ha fatto male ma come dai commenti delle maestre T/N e stata davvero eccellente. Coordinazione e senso della musica. Per me mi dispiace ma ad uscire oggi sarà Rosa"
Tutti i ragazzi scesero ad abbracciare quest'ultima e io zitta rimasi in disparte.
Rosa si avvicinò a me, per un momento pensai che mi avrebbe uccisa ma si avvicinò a me mi abbracciò
"Brava, piacere alla Celentano non è da tutti" mi disse a bassa voce
La strinsi più forte.
"Eri la mia preferita quando ti guardavo da fuori" le dissi. Effettivamente era così, era una ragazza forte, molto forte e che non si faceva mettere i piedi in testa facilmente e questo le faceva onore.
Mi diressi a occupare il banco libero di rosa e la punta proseguì.
Tornammo in casetta alla fine e Giulia mi indicò il letto di rosa su cui mi sistemai io.
Posi le mie cose nell'armadio e usci in giardino a prendere un po' d'ari.
Mi sedetti su una panchina.
"Ei"
Mi voltai.
"Piacere Alessandro"
"Piacere t/n"
"Tutto bene?" Mi chiese il ragazzo.
"Si sì tutto bene dai"
"Ti ho visto qui sola e ho pensato che ti sarebbe servita un po' di compagnia no?"
"Hai ragione" dissi accennando una risata.
"Sei bella quando sorridi" mi disse.
Arrossii di colpo.
"E anche quando arrossisci" disse per poi sedersi accanto a me.
"Grazie" dissi sotto voce.
I vetri della casetta erano trasparenti e tra una cosa è l'altra iniziai a notare le varie coppie.
Sa Giovanni e Giulia, i più carini.
Aka7even e Martina, non era chiaro cosa ci fosse tra loro.
Deddy era sul divano e stava piangendo.
"Cos'ha Deddy?"
"Stava con Rosa, è triste penso"
"Mi scusi solo un attimo"
Mi alzai e rientrai dentro.
"Hey" dissi
Non ebbi risposta.
Mi sedetti accanto a Deddy.
"Hey, come va?"
Che domande, sta piangendo.
"Non benissimo"
"Lo vedo"
"Volevi dirmi qualcosa?"
"Si, mi spiace che rosa sia uscita, mi sento in colpa a vederti così"
"Ma ei non è colpa tua dai"
Non risposi.
"Vieni qui" mi disse abbracciandomi.
"Non è colpa tua" continuò.
"Grazie"
"Grazie a te"
Mi alzai.
Mi diressi verso aka è Martina.
"Avete visto Ale?"
Incrociai lo sguardo con quello di Luca.
Lui era come incantato.
"No" rispose Martina fredda.
"No si in realtà è andato in camera sua" disse Aka
"Grazie" me ne andai.
"Hey ale"
"Hey, sei tornata?"
"Si te l'avevo detto no"
"Si sì, hai parlato con Deddy?"
"Si"
"Solo parlato"
"Si"
"Allora perché ti stava abbracciando?"
"Ale ma che-? Sei geloso?"
"Io? No!"
"Aleeee dai, sono arrivata oggi come cavolo"
"Non ti ricordi vero?"
"Io non- aspetta, ALE"
Spruzzai gioia da tutti i pori e lo abbracciai forte.
Ale era il mio migliore amico ai tempi delle medie, alle medie mi prendevano di mira e lui mi difendeva, purtroppo ci siamo persi quando io mi sono dovuta trasferire in Piemonte.
"Mi sei mancato"
"Anche tu" mi disse lui.
"Ora vado a dormire Ale, ho un sonno pazzesco"
"Buonanotte principessa"

voglio solo te//aka7evenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora