Elogio funebre a Fred Weasley. -George

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"Fred Weasley, un nome, un uomo coraggioso, divertente, unico (beh, più o meno)."

La sua era una risata aspra, strozzata da un gemito freddo. Cercava di non piangere davanti a tutta quella gente. Davanti a sua madre, a sua sorella, ai suoi fratelli, a tutta la sua famiglia, a quei prozii di cui non sapeva nemmeno il nome, o a tutti coloro che erano lì solo perché si sentivano obbligati. C'erano anche i loro vecchi compagni di scuola. C'era Cho Chang, Seamus, Dean, Harry, Hermione, Angelina, Neville. Tutti lo guardavano. Ma cosa pensavano in realtà? Magari un "oh, poverino. Si sentirà distrutto. Dopo andrò a dargli una pacca sulla spalla e tutto andrà meglio." o magari un "dovrebbe esserci lui al suo posto" oppure semplicemente un "perché mi trovo qui?".

"Non era solo il mio gemello. Era il mio migliore amico. Facevamo le peggio risate insieme, eravamo un duo, eravamo i ciarlatani, facevamo ridere chiunque. La risata altrui era fonte della nostra. Non siamo mai andati bene a scuola, non eravamo educati, non ci sentivamo mai a nostro agio senza far scherzi a qualcuno. Non ci separavamo mai e.." La cravatta iniziava a stringere e la camicia ad impregnarsi di sudore. Era sudore freddo, di qualcuno soggetto alla disperazione. Si massaggiava le tempie per cercare di calmare il nervosismo.

"Ci completavamo, eravamo tutt'uno. Cercavamo sempre la positività anche nel giorno più buio."

'Proprio questo mi servirebbe' diceva dentro di sé. 'Non pensavo sarebbe mai arrivato, e invece eccolo lì. Eccolo il giorno più buio della mia vita. Speravo che saresti stato tu a renderlo migliore, e invece tu sei l'unica cosa fondamentale che manca.'

Una forte nausea gli fece annebbiare la vista per un secondo o due, tanto da far chiedere al parroco se tutto andasse bene.

Grifondoro? E dov'era tutto questo coraggio? Non riusciva nemmeno a finire un dannatissimo elogio funebre.

"Tu saresti dovuto morire come ogni uomo merita. Anziano, con moglie, figli, nipoti e con una storia alle spalle. E invece sei stato portato via da noi da un esercito oscuro, a soli venti anni. NON È GIUSTO! LA VITA NON È GIUSTA! IO.."

Le sue grida echeggiavano in tutta la chiesa. George era caduto in un fiume di lacrime ma riuscì a contenere la sua rabbia, la sua amarezza e la sua disperazione e terminare l'elogio. Ormai era l'unica cosa che poteva regalargli.

"Fred.. Ecco.. Lui non avrebbe voluto vedermi piangere. Non avrebbe voluto vedere tutta la sua famiglia disperata e i suoi amici troppo scossi per poter aggiungere parola. Quindi questo vi chiedo: ricordate Fred come il ragazzo divertente, spensierato e grintoso, che ci ha regalato speranza, attimi gioiosi e felicità. Non voglio che il vostro ultimo ricordo riguardo lui sia una lapide troppo piccola per il suo animo."

Non riusciva a capire come avesse fatto a trovare tutta quella forza per pronunciare quelle parole. Con la coda dell'occhio riuscì a vedere Arthur stringere a sé Molly, la quale non riusciva a smettere di asciugarsi la faccia riempita di lacrime.

"Fred Weasley non è realmente morto. È ancora qui con noi, non possiamo vederlo né sentirlo, è vero, ma lui giace dentro di noi. Qui dentro..." aggiunse portandosi una mano al petto e stringendo talmente forte da sgualcire quella bella camicia nera.

"Un ultima cosa, per favore. Vorrei che voi tutti riusciste a non piangere e non disperarvi, e che pensaste, per un momento, a tutti i bei momenti passati con lui. Alle risate, agli aiuti offertovi, agli scherzi, ai danni, ai guai e agli spregi. Un momento, vi prego, solo un momento. Per donargli un'ultima risata."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 08, 2015 ⏰

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