allusioni sessuali, relazione tossica, menzioni religiose, cambio di pov.
il Tony di questa storia rispecchia ciò che abbiamo lasciato in Iron Man 2 (2010)
È IL PROFUMO, il suo profumo, a destarlo dal sogno ad occhi aperti che gli pare di star vivendo da un po'. E lo sa, dannatamente bene, che se l'è cercata. Che se lui non fosse stato in preda al panico e non avesse portato il telefono all'orecchio notti fa, lei non sarebbe qui, ora, ad aspettarlo dietro la porta legnosa, e scheggiata, dell'ufficio. Si maledice, vorrebbe prendersi a schiaffi e voltare, voltarle, le spalle. Voltare le spalle al suo passato, crogiolarsi nel presente ed essere giusto un po' spaventato del futuro che lo attende. E, dopotutto, ha sempre creduto che il futuro non sia altro che il risultato di una combinazione di azioni, pensieri e parole che dipendono solo da come si decide di affrontare il presente.
Non crede in Dio o in qualsiasi altra identità surreale che vorrebbe prendersi il merito di ciò che ha fatto nel corso della sua vita. Trova questi concetti basati su concetti narcisistici e così preistorici. Cosa porta le persone a buttarsi a capofitto nelle braccia di qualcuno di ignoto con la semplice voglia di sentirsi amati, protetti. L'amore, la vicinanza di qualcuno, non ha senso se non fisica o frutto di una connessione mentale. Può definirsi connessione mentale una serie pecore fedeli che incontrano il loro pastore in un luogo neanche conosciuto da esso? Dio, Buddha, Allah, sono tutte produzioni astrali dell'animo umano. Un qualcosa creato per darsi conforto nei momenti più bui. Si dice che la fede sia un qualcosa di intrinseco, che nasca insieme a te e che ti conduca sulla retta via quando ne si ha più bisogno. Non c'è niente di remotamente scientifico che dimostri l'esistenza di esseri tanto umani quanto onnipotenti. Non v'è parvenza della antica presenza sulla terra del Messia o testimoni di miracoli che non siano fuori di testa. E quindi, la domanda sorge spontanea: perché affidarsi al nulla, quando ci si può lasciare andare nel tutto, nel concreto?
Non sarebbe meglio, forse, pensare alla propria esistenza in questa vita che nella prossima? Le persone si vantano costantemente dei propri operati, anche quando l'intento è dei più genuini. Si parla di individui gentili, affabili, altruisti. "Altruista" è ciò che più lo infastidisce. Chi è altruista, o si definisce come tale, non è che un altruista verso se stesso, non nei confronti di altri. D'altronde, le due cose sono imprescindibili. Non esiste l'una senza l'altra. Due facce della stessa identica medaglia. Eppure, non si è mai sentito che una persona altruista abbia mai avuto il coraggio di definirsi egoista, avida di provare sensazioni che lo facciano stare bene, almeno un po'. Esiste anche il termine "disinteressato". In che senso? In quale vita un essere umano, di carne, ossa e sentimenti, è mai stato in grado di risultare disinteressato? E' ancora un ossimoro. Ma si può mai vivere di ossimori, di opposti che si scontrano, si vogliono e poi si ammazzano? Non ci sarebbe nulla di male a descriversi come interessati agli altri nel proprio interesse, ma sembra così tanto un fattore negativo che la gente ne è spaventata. Ipocriti e pecore.
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❪ tony stark ❫ 𝑨𝑹𝑰𝑬𝑺 。short story
Fiksi PenggemarZora sa di aver perso Tony e Tony sa di non poter stare di nuovo con Zora. Ma Zora è testarda e Tony la ama più di quanto ami la sua armatura. In un intreccio di commercio illegale, Pepper Potts ed un amore che è destinato a naufragare come il Titan...