The professor|| Tom Felton

Capitolo 19

Lilith: " allora Jess! Quale vestito mi metto?! Quello rosso o quello blu?!" Urlò dal bagno per farmi sentire da lei.

Mi sto facendo la doccia, mentre Jess è sdraiata sul letto.

Jess: " quello rosso!"

Mi finisco di fare la doccia e mi asciugo i capelli. Li ho fatti lisci. Poi mi sono truccata: ho messo un lucidalabbra alla mela verde e una linea di matita nera con del mascara. E infine, indosso dei tacchi nero.

Io: " sono pronta. Va bene così? Manca qualcosa? Gli piacerò? " dico senza fermarmi.

Ero molto ansiosa...

Jess:" sei prontissima, non ti manca niente sei perfetta e gli piacerai sicuramente! Mi dice ridendo.

Io:" dai non fare la scema! Dimmi la verità!"

Jess:" sei bellissima, veramente!"

Io:" grazie Jess! Ti voglio bene ci vediamo dopo" dico lasciandole un bacio sulla guancia.

Jess:" ti voglio bene anche io e divertiti"

Esco dalla camera e mi dirigo al punto di incontro con Tom. Abbiamo scelto di incontrarci lontano dalla scuola, per non farci vedere.

TOM'S POV

Sto aspettando Lilith da 10 minuti. Sono talmente agitato che sono venuto con 20 minuti di anticipo.
Ancora non riesco a crederci...mi ha dato una seconda possibilità!
Se devo essere sincero stavo per gettare la spugna...cominciavo a credere che non voleva sapere più niente di me. Ma quando oggi è venuta da me sono stato il ragazzo più felice del mondo! Per non parlare di quel bacio...le sue labbra morbide e calde, i suoi abbracci e le sue mani nei miei capelli...lei è unica, lei è il mio sole.

Mi stavo perdendo così tanto nei miei pensieri che non mi ero reso conto della presenza di Lilith.

Lilith: "Ciao Tom..."

Io: "Ciao Lilith. Sei stupenda...bellissima" le dico lasciandole un bacio sulla guancia.

Era veramente stupenda con quel vestito rosso e quel lucidalabbra...cavolo mi dava una voglia matta di posare le mie labbra sulle sue e non staccarmi più.

FINE TOM'S POV

Tom era così bello. Aveva dei pantaloni neri e una camicia bianca.

Tom: "Vieni...ti porto in un posto" mi dice aprendomi la porta di una macchina.
Mi fa cenno di entrare.

Io: "allora...dove andiamo?" chiedo curiosa.

Tom: "è una sorpresa!" mi dice con un sorrisone.

Io: "ok ok" rido.

Inizialmente c'è stato un pò di silenzio imbarazzante, così decido di appoggiare la testa sulla sua spalla.

Tom: "ei...come sta Aldo? E tu?" mi chiede.

Io: "si fa vedere forte ma sta malissimo dentro. Gli manca tantissimo Emma. Vorrei poter stare con lui e poterlo abbracciare e dirgli che andrà tutto bene...ma non posso..."

Tom: "e tu invece?"

Io: "cosa?"

Tom: "non fare finta non capire...come stai?" mi chiede con tono molto dolce.

Io: "bene" mento.

Tom: "non mentirmi principessa. Tu puoi dirmi una bugia ma i tuoi occhi...quelli mi parleranno per sempre"

Io: "mi manca...si. Come fa a non mancarmi la mia migliore amica...Emma p una di quelle persone che non puoi dimenticare, entra dentro di te e non ti lascia più andare. Tra le due era lei quella più vivace. Non mi ha mai lasciata sola, ha sempre mantenuto le sue promesse, tutte tranne una: mai dirsi bugie. E per questo la odio...o meglio vorrei odiarla per avermi mentito, ma non ci riesco. Non dicendomi della sua malattia non mi ha dato l'opportunità di starle accanto, di dimostrarle che ci sarei stata anche io per ogni cosa...ha pensato come sempre prima al bene degli altri che al suo. Sai...noi abbiamo sempre sognato di sposarci insieme...purtroppo ciò non sarà possibile. Mi manca raccontarle tutto, mi manca fare pazzie con lei, mi mancano i suoi abbracci, il suo sorriso, la sua voce, i suoi occhi...mi manca tutto di lei...mi sento come se mi avesse abbandonata" gli dico con le lacrime agli occhi.

Tom: "lei non ti ha abbondonata. Lei ancora qui con te, nel tuo cuore"

Io: "Sai...io ogni tanto prendo una sua foto e parlo con lei. Aspetto che mi risponda ma non lo fa mai...non lo farà mai. Io non riesco a vivere senza di lei..." dico scoppiando a piangere.

Tom accosta e mi prende il viso tra le mani.

Tom: "ei...ascoltami bene. Tu devi essere forte! Tu devi vivere anche per lei! Devi dedicare ogni tuo successo a lei. E quando mi sposerai lei sarà con te" dice accarezzandomi una guancia.

Io: "quando ti sposerò" trattengo una risata.

Tom: "si" afferma sicuro di se.

Io: "cosa ti fa pensare che ti sposerò?" rido.

Tom: "Noi siamo destinati a stare insieme piccola..." dice per poi baciarmi.