Segreti

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Il silenzio regnava sovrano in tutta la casa.

Nicoletta non aveva il coraggio di parlare, nemmeno di gridare aiuto, aveva già visto di cosa era capace è non voleva provocarlo.

Angel si avvicinò a lei, la osservò e si sedette davanti a lei a terra.

-"Hai paura?."
Disse con una voce gelida e priva di sentimenti mentre le accarezzava la mano.

Come poteva non avere paura pensava lei, suo fratello era cambiato da meno di un giorno è aveva già reso invalida un ragazzo, solo dio poteva sapere di che altro sarebbe stato capace pensò lei.

-"SS....sssi."
Disse lei balbettando, siccome tremava per la paura.

Angel si alzò ed iniziò a camminare per la stanza avanti indietro per diversi minuti.

"Nella sua testa c'erano molti pensieri, doveva ripagare con la stessa moneta? O chiudere un'occhio? Pensava lui dentro la sua testa."

Si fermò ed osservò bene la sorella, aveva addosso una maglietta grigia lunga con dei pantaloncini bianchi.

-"Bene, ho capito cosa fare."
Disse sorridendo.

Si avvicinò a lei, la tirò verso di lui usando la maglietta, con movimento veloce le tagliò la maglietta con il coltello pieno di sangue, la prima cosa che notò furono i segni all'altezza del seno, lividi, andando giù vedeva solo la pelle bianca e candida come la neve.

Il movimento fú così veloce che lei ci mise alcuni attimi per capire cosa fosse successo, incrocio le mani per non far vedere altro ma ottenne solo l'effetto opposto, mise in appariscenza il suo reggiseno rosso ed i lividi che c'erano, cercò di coprirsi con la maglietta ma capì che ormai era tardi.

-"Cosa sono questi?."
Disse Angel segnando con le mani i lividi.

Ci furono diversi attimi di silenzio prima che lei rispose.

-"Sono stata picchiata."

"A quelle parole non sapeva come replicare."

-"Dai nostri fratelli, per quelle volte che mi sono intromessa . . Poi nostra sorella ormai ci ha preso gusto e continua ogni volta che mi vede."
Disse lei cercando di asciugarsi le lacrime che ormai non volevano più fermarsi.

-"Non mi hai mai difeso, perché avrebbero dovuto picchiarti?."
Disse lui distogliendo lo sguardo da lei

-"Hai ragione, loro hanno visto quello che facevo io come un modo di alleviarti il dolore."

"Angel iniziò a pensare ai momenti che Nicoletta si era messa in mezzo:"
-Una volta lo aveva buttato giù dalle scale mentre Josh stava andando a prendere la sua mazza.
-La seconda volta lo aveva fatto scivolare mentre dei ragazzi stavano per schiacciarlo verso il muro.
Continuarono a riaffiorire nella mente diverse scena simili, dove lei gli evitava un dolore più grande a modo suo."

Continuo a rimanere in silenzio, non sapeva cosa dire.

In quel momento lei allungo la mano per accarezzargli la sua ma lui la tirò indietro di scattò, poi la mise sopra a quella di lei.

-"Ti senti bene?."
Disse lei con voce premurosa

-"No, no, no, come potrei stare bene? Pensavo di odiare tutti, che nessuno era mai stato con me, ora invece tu hai provato a modo tuo a proteggermi."
Disse lui mettendosi le mani in faccia.

"Tutto questo per lui era inconcepibile, li aveva odiati tutti fino ad ora, invece ora si ritrovava con una sorella dalla sua parte e sapere che era sempre stato così a sua insaputa, non sapeva se fidarsi o no. "

La Rivincita di un perdenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora